ULTIMO TANGO A PARIGI – Bernardo Bertolucci – (1972)

ultimo tango a parigi

Ultimo tango a Parigi è un film del 1972 diretto da Bernardo Bertolucci, interpretato da Marlon Brando, Maria Schneider e Jean-Pierre Léaud.

Per vedere il Trailer VIDEO – Clicca  SOPRA 

VIDEO 2 – La scena del bagno – Clicca

Ultimo Tango a Parigi

marlon_brando_ultimo_tango_a_parigin_maira_schneider

La sceneggiatura fu scritta da Bernardo Bertolucci, Franco Arcalli e Agnès Varda (dialoghi aggiuntivi), e adattata da Robert Alley. La fotografia è di Vittorio Storaro. Le musiche jazz del film furono composte da Gato Barbieri, arrangiate e condotte da Oliver Nelson. Varda sembra basò la scena finale sulla morte di Jim Morrison.

Produzione

L‘idea nacque dalle fantasie sessuali personali di Bertolucci, che affermò di aver sognato di vedere una bellissima donna sconosciuta per strada e di aver fatto l’amore con lei senza sapere chi fosse.

Il film fu inizialmente pensato per Jean-Louis Trintignant e Dominique Sanda, che avevano già lavorato con Bertolucci ne Il conformista. Quando Trintignant rifiutò la parte poi assegnata a Brando, anche la Sanda, che aveva sviluppato l’idea originale con il regista, decise di non parteciparvi.

Il film causò in Italia un forte scandalo, per le numerose esplicite scene di sesso e in particolare per una scena di sesso anale nella quale è utilizzato del burro. La sequenza in cui Brando e la Schneider consumano il loro primo rapporto include otto secondi, che vennero censurati, nei quali la Schneider sembra abbia un orgasmo. VIDEO  (Gli 8 secondi clicca sotto)

Il film fu proiettato integralmente, in anteprima mondiale, il 14 ottobre 1972 a New York, e fu subito chiaro che l’opera avrebbe scatenato infinite discussioni. In Italia uscì nelle sale il 15 dicembre 1972, un giorno dopo l’anteprima europea; la settimana seguente il film fu sequestrato per “esasperato pansessualismo fine a se stesso”. In seguito a questa e ad altre denunce, cominciò un iter giudiziario che portò il 2 febbraio 1973 a una sentenza di assoluzione in primo grado, a una di condanna nel secondo processo d’appello (il primo, sempre con sentenza di condanna nel giugno del 1973, era stato annullato per un vizio di forma) il 20 novembre 1974, e il 29 gennaio 1976 alla sentenza della Cassazione, che condannò la pellicola alla distruzione. Furono salvate fortunatamente alcune copie che oggi sono conservate presso la Cineteca Nazionale, da conservare come corpo del reato.

Per il regista ci fu una sentenza definitiva per offesa al comune senso del pudore, reato per il quale fu privato dei diritti politici per cinque anni e fu condannato a quattro mesi di detenzione (pena poi sospesa).

Nell’ottobre del 1982 la pellicola venne proiettata a Roma durante una rassegna cinematografica dal titolo “Ladri di cinema”. Il fatto costò agli organizzatori una denuncia. Questi, però, vennero assolti nel processo penale che li vide imputate, e l’opera non fu più considerata proibita.

A distanza di quindici anni, nel 1987, la censura riabilitò il film, permettendone la distribuzione nelle sale (Bertolucci stesso ne aveva conservato clandestinamente una copia). L’opera ottenne un vasto consenso di pubblico, che giudicò il film godibile nonostante la drammaticità e non datato.

In un’intervista al Daily Mail,la Schneider rivelò che la famosa scena del burro non era in copione, ma fu un’idea estemporanea di Brando. Proprio in questi giorni (Febbraio 2011) è arrivata la triste notizia che la bella Romy Schneider (58 anni)  è deceduta a causa di una brutta malattia che non lascia scampo. A0231

Testo tratto e modificato:  http://it.wikipedia.org/wiki/File:UltimoTangoAParigi1972WP.jpg

web
free counters

Chiunque vanti titoli sulle foto di questo articolo mi contatti subito per la loro immediata rimozione

Per contattare l’amministratore di questo sito invia una mail a: francoberte1963@virgilio.it

oppure mi invii un messaggio sulla pagina Facebook

Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.