AMICI MIEI – Mario Monicelli – (1975)

Amici Miei

Cast di Amici Miei di Monicelli

Amici miei è un film italiano del 1975 diretto da Mario Monicelli.

Il progetto del film apparteneva a Pietro Germi, che non ebbe però la possibilità di realizzarlo a causa della prematura scomparsa.

Il VIDEO del Trailer – Clicca sopra

VIDEO 2  – VIDEO 3  – Una carrellata di Supercazzole e il famoso Ma vaffa zum  – Clicca 

Nel film ha origine il termine “supercazzola”, utilizzato nel gergo comune per indicare un giro di parole privo di alcun senso, fatto allo scopo di confondere le idee al proprio interlocutore.

Cast di Amici Miei

Amici_miei

Il cast prevedeva originariamente la partecipazione di Marcello Mastroianni nel ruolo del nobile decaduto, mentre Ugo Tognazzi doveva interpretare il giornalista. Tuttavia Mastroianni rifiutò la parte perché riteneva che nei film corali la sua prestazione venisse sempre superata dagli altri attori co-protagonisti. La parte del nobile decaduto andò allora a Tognazzi, che accettò subito, e per la parte del giornalista fu ingaggiato Philippe Noiret.

Critica

Unitamente ad altre famose pellicole dello stesso periodo, segna l’inizio di un ciclo nuovo e conclusivo di quel genere cinematografico meglio conosciuto come commedia all’italiana.

L’amarezza, il disincanto, la fine delle illusioni di benessere e le tensioni sociali che caratterizzano l’Italia degli inizi degli anni settanta fanno la loro comparsa anche in questo genere comico e di costume. La risata piena si vela di tratti malinconici e tristi, i personaggi rimangono comici ma diventano amari e patetici. Scompaiono definitivamente il lieto fine e il finale leggero o comunque umoristico e lasciano il posto alla precarietà di una condizione umana spesso senza prospettiva.

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Monicelli riprende in questa pellicola il tema della amicizia virile che aveva già trattato in alcuni film precedenti (I soliti ignoti, La grande guerra, L’armata Brancaleone) e che tornerà a trattare in lavori successivi. Il vincolo, la vitalità e la complicità del gruppo vengono proposti come risposta alle minacce esistenziali provenienti dall’ambiente, dal lavoro, dalla famiglia stessa.

I membri del piccolo gruppo di amici vivono la contraddizione di una vita normale verso la quale sono assolutamente attratti (Melandri cerca insistentemente una donna, Mascetti si abbandona costantemente ai sogni di nobiltà, Perozzi vive pericolose avventure extra-coniugali) ma è fondamentalmente l’appartenenza alla banda che supplisce, con le sue dinamiche goliardiche, alla carenza delle quali sono vittime, fornendo così una soluzione, una via di fuga.

Il gruppo reagisce nei confronti di ogni singolo membro che tenta di intraprendere una via solitaria e mette in atto tutta una serie di iniziative, compreso il dileggio, per ricondurlo a sé. Anche la morte, estremo atto solitario di Perozzi, viene vissuta in questa ottica e su questa originalità si accende il finale del film. A0122

Amici Miei e le supercazzoleTesto tratto e modificato http://it.wikipedia.org/wiki/Amici_miei

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