Bollenti Spiriti
Bello spezzone di film – Clicca Sopra
Bollenti spiriti è un film del 1981 diretto dal regista Giorgio Capitani ed interpretato da Johnny Dorelli e Gloria Guida.
Bollenti Spiriti – Breve Trama
Il Conte Giovanni degli Uberti è un nobile prossimo al crack finanziario; nessuna delle sue idee imprenditoriali ha avuto successo ed è indebitato fino al collo. Il suo avvocato non sa più come salvarlo dai creditori che vogliono portargli via tutti i suoi beni. Ma arriva il colpo di fortuna: ha ereditato un magnifico castello da suo zio Ubezio e un’immobiliare svizzera è pronta a pagarlo 2 miliardi per trasformarlo in un albergo.
Tutti i suoi problemi sembrano risolti, ma subito se ne presenta uno; non è l’unico erede, l’infermiera che ha curato lo zio negli ultimi tempi ha avuto il 10% del castello. Se non riesce ad accaparrarsi quel 10% non potrà vendere il castello all’immobiliare svizzera. Inoltre il castello è infestato dal fantasma di Guiscardo, suo antenato condannato da una maledizione a vagare tra le stanze finché non riuscirà a fare l’amore con una donna. Come se non bastasse, il ricco imprenditore immobiliare svizzero che vuole comprare il castello è il marito della sua donna, se lo riconosce, addio affare. Riuscirà lo sfortunato Conte a vendere il castello?
Produzione
Il film è il primo realizzato insieme dal duo Dorelli-Guida che, da lì a poco, si uniranno come coppia anche nella vita reale. I due attori avevano già lavorato insieme in teatro nel 1979 nella commedia musicale Accendiamo la lampada.
La regia è curata da Giorgio Capitani uno tra i più prolifici registi della commedia all’italiana a cavallo tra gli anni settanta e ottanta. Le riprese del film sono state effettuate nel Castello Piccolomini di Balsorano in Italia.
Distribuzione e Accoglienza
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane il 30 dicembre del 1981.
Il film è stato accolto positivamente dalla critica dell’epoca che ha apprezzato come il regista sia riuscito a strizzare l’occhio ai classici del passato, riuscendo, al tempo stesso, a divertire lo spettatore senza mai cadere in banali volgarità, alle quali, sempre più sovente, fanno ricorso alcune produzioni per ottenere un facile consenso.
Si è classificato al 42º posto tra i primi 100 film di maggior incasso della stagione cinematografica italiana 1981-1982. A0614
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