CAMPIONATO MONDIALE FORMULA 1 – ( Anni 90 )

Formula 1

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Nelson Piquet e la “sfavillante” Benetton B191 – 1991

Il Campionato del Mondo di Formula Uno della FIA o Campionato Mondiale di Formula Uno della FIA (inglese: FIA Formula One World Championship), comunemente abbreviato in Campionato del Mondo di Formula Uno o Campionato Mondiale di Formula Uno, o anche semplicemente in Mondiale di Formula Uno, è un campionato mondiale automobilistico per vetture di Formula Uno organizzato annualmente dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), il più importante organismo per la regolamentazione di competizioni automobilistiche a carattere internazionale. La prima edizione del Campionato Mondiale di Formula Uno si è svolta nel 1950, l’ultima è attualmente in corso.

I duelli infiniti Formula 1 anni 90 – Clicca 

VIDEO 2 – I piloti – Clicca

Alex Caffi  “divide”  l’auto in due – Clicca Sopra

Formula 1 – Anni ’90

Un giovanissimo Schumacher al debutto con la Jordan
Un giovanissimo Schumacher al debutto con la Jordan

Il Campionato Mondiale di Formula Uno è unanimemente ritenuto la massima espressione dell’automobilismo e attualmente è l’unica competizione destinata alle vetture di Formula Uno.

Il campionato con il maggior numero di partecipanti fu quello del 1989, al quale si iscrissero ben 39 auto (su cui si alternarono un totale di 49 piloti, di cui 29 raccolsero almeno 1 punto in classifica), appartenenti a 20 diversi team, alcuni dei quali non riuscirono mai a superare le “prequalifiche” che si tenevano il venerdì mattina e, quindi, a partecipare alle prove ufficiali.

Team Ferrari 1991 - Jean Alesi e Alain Prost
Team Ferrari 1991 – Jean Alesi e Alain Prost

Le squadre siglarono un secondo “Patto della Concordia” nel 1992 e un terzo nel 1997, che è scaduto alla fine del 2007. Nei primi anni novanta, le squadre introdussero diversi aiuti elettronici nella guida: le sospensioni attive, il cambio semi-automatico e il controllo di trazione. Alcune di queste innovazioni vennero introdotte sulle auto di serie. La FIA, consapevole che tanta tecnologia tendesse ad attenuare molto le abilità dei piloti, abolì l’assistenza elettronica nel 1994. Molti osservatori sostennero che tale abolizione derivasse dal fatto che la FIA non avesse i mezzi necessari per supportare tali aiuti ai piloti e così, negli anni seguenti, l’elettronica ritornò gradualmente nelle competizioni, anche se in maniera meno massiccia.

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Sulle piste, la McLaren e la Williams dominarono le gare. Motorizzata dalla Porsche,  Honda, e Mercedes-Benz la McLaren vinse 16 campionati (sette costruttori, nove piloti), mentre la Williams motorizzata dalla Ford, Honda, e Renault vinse anch’essa 16 titoli (nove costruttori, sette piloti). La rivalità nata tra il brasiliano Ayrton Senna e il francese Alain Prost raggiunse l’apice nel periodo 1988/1990, e continuò anche dopo il ritiro del primo campione del mondo transalpino nel 1993. Senna morì tragicamente nel Gran Premio di San Marino del 1994, quando un pezzo della sospensione anteriore destra gli perforò il casco dopo un incidente avvenuto nella curva del Tamburello.

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Un giovanissimo Trulli nel 1996

Dopo la tragica gara di Imola 1994 (nel quale anche il giovane pilota austriaco Roland Ratzenberger morì nel corso delle qualificazioni), la FIA addusse ragioni di sicurezza per imporre cambiamenti nel regolamento, che altrimenti (per via del Patto della Concordia) avrebbero dovuto ottenere l’approvazione di tutte le squadre.

I cambiamenti più notevoli si registrarono nella stagione 1998 in quella che venne denominata la “Narrow Track Era”. Oltre alla messa in sicurezza di diversi circuiti, vennero introdotte le scanalature sugli pneumatici (tre sulle gomme anteriori, portate a quattro a partire dal 1999, e quattro sulle posteriori). L’obiettivo era ridurre la velocità media durante le corse con pista asciutta, aumentando la difficoltà dei piloti senza aggiungere rischi e assicurando un miglio

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Ayrton Senna su Mc Laren MP4 – 1991

I risultati furono contrastanti: la mancanza di grip meccanico ha stimolato progettisti di fama che hanno tentato di colmare il deficit aerodinamico con dispositivi che tendono a rendere le auto sempre più dipendenti dalla traiettoria predefinita delle altre vetture che procedono lungo il circuito; il che ha reso più difficili i sorpassi. Gli pneumatici scanalati hanno inoltre avuto inizialmente un effetto secondario sfavorevole a causa dei forti residui di gomma che rimanevano all’interno delle stesse scanalature. Le squadre più innovatrici tentarono di trovare altre soluzioni per questi cambiamenti drastici.

Un giovanissio Schumacher con Briatore

La McLaren, con una macchina progettata da Adrian Newey durante la stagione 1998, utilizzò un ammortizzatore sui freni che permetteva al pilota la frenata indipendente su una o l’altra ruota posteriore per migliorare l’aerodinamicità nelle curve. Questo aiuto al pilota venne in seguito vietato. In ogni caso, dopo il 1º maggio 1994 nessun pilota ha più perso la vita in una gara di Formula 1 (e, in generale, soltanto tre hanno perso la vita da quando si usano i telai in fibra di carbonio: Senna, Ratzemberger e De Angelis). Si contano tuttavia due commissari di pista deceduti: uno durante il Gran Premio d’Italia del 2000, e un altro nel Gran Premio d’Australia del 2001.

La Ferrari di Schumacher del 1996 la F310
La Ferrari di Schumacher del 1996 la F310

I piloti di McLaren, Williams, Renault (in precedenza Benetton) e Ferrari hanno vinto tutti i campionati del mondo dal 1984 al 2008. Con i cambiamenti tecnologici avvenuti negli anni novanta, i costi per competere in Formula 1 crebbero a dismisura.

Il debutto di De la Rosa con la Arrows – 1999

Questi onerosi incrementi, in aggiunta al dominio dei quattro maggiori team, hanno causato l’impoverimento delle squadre indipendenti che si videro private dei mezzi per poter realmente competere. Problemi finanziari costrinsero diversi team a chiudere i battenti e, dal 1990, ben 28 squadre finirono fuori dal giro della Formula 1. Ciò trova conferma nelle parole del proprietario della Jordan, il quale in una dichiarazione sancì la fine dell’era dei costruttori privati. 

Edizioni e albo d’oro Formula 1 Anni ’90

41 1990 16 Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito McLaren Bandiera del Regno Unito McLaren
42 1991 16 Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito McLaren Bandiera del Regno Unito McLaren
43 1992 16 Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell Bandiera del Regno Unito Williams Bandiera del Regno Unito Williams
44 1993 16 Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera del Regno Unito Williams Bandiera del Regno Unito Williams
45 1994 16 Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Benetton Bandiera del Regno Unito Williams
46 1995 17 Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Benetton Bandiera dell'Italia Benetton
47 1996 16 Bandiera del Regno Unito Damon Hill Bandiera del Regno Unito Williams Bandiera del Regno Unito Williams
48 1997 17 Bandiera del Canada Jacques Villeneuve Bandiera del Regno Unito Williams Bandiera del Regno Unito Williams
49 1998 16 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Bandiera del Regno Unito McLaren Bandiera del Regno Unito McLaren
50 1999 16 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Bandiera del Regno Unito McLaren Bandiera dell'Italia Ferrari
51 2000 17 Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari Bandiera dell'Italia Ferrari
Pit stop Mc Laren - 1999
Pit stop Mc Laren – 1999
Piloti della stagione 1999
Piloti della stagione 1999

Testo tratto e modificatohttp://it.wikipedia.org/wiki/Formula_1

Articolo in collaborazione con: http://autoemotodepoca.altervista.org
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