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Napoli Campione
Il Campionato di Serie A 1986-87 fu l’ottantacinquesimo campionato di calcio italiano, il cinquantacinquesimo giocato a girone unico.
Il primo storico scudetto – Clicca Sopra
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La stagione 1986-87 partì sotto il segno dell’incertezza. Innanzitutto, i verdetti a cui aveva portato l’indagine sul Totonero crearono ansie in zona salvezza, dove l’Udinese, annullata la sentenza di primo grado che la condannava alla B, si ritrovò penalizzata in partenza di ben nove punti; inoltre, la promozione venne negata al Lanerossi Vicenza (che sarebbe ritornato in massima serie dopo sette anni) e alla Triestina (che ricevette un punto di penalizzazione perdendo il terzo posto che avrebbe altrimenti rilevato dal Vicenza), dando via libera all’esordio dell’Empoli tra le grandi.
Fu comunque l’anno del Napoli, che riuscì a dominare buona parte del campionato e vincerlo grazie all’apporto fondamentale dell’allenatore Ottavio Bianchi, a Diego Armando Maradona, a giocatori come Bruscolotti e Bagni ed al ritrovato Bruno Giordano.
Il campionato prese il via il 14 settembre, con la sorprendente affermazione della matricola Empoli (che la settimana dopo si ritrovò in testa con la Juventus) sull’Inter; inizialmente i partenopei non sfondarono e si limitarono ad inseguire la Juventus, che tentò la fuga; poi, il 9 novembre, nello scontro diretto giocato a Torino con le due squadre appaiate in testa, gli azzurri s’imposero per 1-3.
Il Napoli così balzò in testa alla classifica e mantenne il primo posto fino alla fine del girone d’andata, resistendo anche al blitz dell’Inter, che agganciò i partenopei alla quattordicesima, per poi sciupare tutto perdendo a Verona l’11 gennaio. Sognavano imprese il Como, che si ritrovò in zona Uefa, e l’Udinese, che recuperò tutto lo svantaggio iniziale e terminò il girone d’andata alla non proibitiva distanza di sei punti dal tredicesimo posto. Entrambe, però, non seppero gestire le rispettive situazioni nel girone di ritorno.
Il Napoli iniziò alla grande il girone di ritorno, vincendo quattro gare di fila e staccando il folto gruppo delle inseguitrici, che comprendeva ora anche Roma e Milan. All’inizio di aprile i partenopei incapparono però in una serie negativa che permise all’Inter di avvicinarsi pericolosamente: i punti di distanza tra napoletani e milanesi rimasero due fino alle ultime giornate. L’Inter cercò l’aggancio, ma il 3 maggio cadde ad Ascoli Piceno e al Napoli bastò un pareggio per ipotecare lo scudetto, che arrivò
sette giorni dopo al San Paolo, dopo l’1-1 contro la Fiorentina, nella partita in cui Roberto Baggio segnò per i viola il suo primo gol in Serie A: in una Napoli in festa, Maradona, già Campione del Mondo con l’Argentina, diventò “Re Diego”, un’icona vincente ed un idolo per tutta la città. In extremis, la Juventus soffiò all’Inter il secondo posto; capocannoniere fu il trentenne milanista Pietro Paolo Virdis. Il 1986-87 fu l’ultimo campionato di Michel Platini con la maglia della Juventus. Fece scalpore la notizia del suo ritiro a soli 32 anni, data dal giocatore alla vigilia dell’ultima partita di Campionato.
In zona Uefa la corsa della Roma si fermò coi primi caldi primaverili: battuta a San Siro e a domicilio dalla Sampdoria di Gianluca Vialli, dilapidò il vantaggio che ad un certo punto le aveva consegnato la piazza d’onore della graduatoria. Furono proprio i liguri ad agganciare in extremis il Milan al quinto posto, l’ultimo posto utile per entrare in Europa. I rossoneri, in svantaggio sui blucerchiati sia per differenza reti che nello scontro diretto, si giovarono della modifica regolamentaria che proprio in questa stagione aveva reintrodotto gli spareggi per assegnare i piazzamenti rilevanti del torneo. Fu un gol di Daniele Massaro allo scadere dei tempi supplementari che il 23 maggio al Comunale di Torino premiò i meneghini riportandoli sul palcoscenico continentale a discapito dei genovesi.
In coda non riuscì il miracolo all’Udinese, che si arrese nel finale; espugnando Como, si salvò in extremis l’Empoli, che condannò alla Serie B altre due squadre lombarde, l’Atalanta e il Brescia. Per i bergamaschi ci fu tuttavia una dolce consolazione: giunti in finale di Coppa Italia contro il Napoli che si aggiudicò anche il secondo torneo nazionale, furono chiamati comunque a disputare la Coppa delle Coppe in loco dei partenopei qualificati in Coppa dei Campioni. Gli orobici diventeranno così non solo l’unica società italiana di B che abbia mai disputato le coppe europee, ma grazie ad un brillante cammino stabiliranno il record di miglior squadra cadetta di tutta Europa mai apparsa nelle competizioni UEFA.
Classifica finale
Verdetti
- Napoli Campione d’Italia 1986-1987, vincente della Coppa Italia 1986-1987 e qualificato in Coppa dei Campioni 1987-1988.
- Juventus, Inter, Hellas Verona e Milan qualificate in Coppa UEFA 1987-1988.
- Brescia, Atalanta e Udinese retrocesse in Serie B 1987-1988.
Classifica dei marcatori
Giocatore | Squadra | Nazionalità | Reti | Rigori | |
---|---|---|---|---|---|
1° | Pietro Paolo Virdis | Milan | 17 | 2 | |
2° | Gianluca Vialli | Sampdoria | 12 | – | |
3° | Alessandro Altobelli | Inter | 11 | 1 | |
4° | Ramón Díaz | Fiorentina | 10 | – | |
Diego Armando Maradona | Napoli | 10 | 3 | ||
Aldo Serena | Juventus | 10 | – | ||
7° | Andrea Carnevale | Napoli | 8 | – | |
Preben Elkjær Larsen | Verona | 8 | – | ||
Wim Kieft | Torino | 8 | 1 | ||
10° | Francesco Graziani | Udinese | 7 | – | |
Tullio Gritti | Brescia | 7 | 2 | ||
Marino Magrin | Atalanta | 7 | 5 | ||
Lionello Manfredonia | Juventus | 7 | – A0652 |
La serie B è vinta dal Pescara seguita in A dal Pisa e Cesena.
In serie C i rispettivi gironi sono vinti dal Piacenza/Padova e Catanzaro/Barletta.
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