CAGIVA FRECCIA C9 C10 C12 – (1987/1990) – Italia

cagiva freccia

La Cagiva Freccia è una motocicletta stradale sportiva con carenature emulate dalla Ducati Paso, munita di miscelatore, prodotta dalla Cagiva dal 1987 al 1990 nella sola cilindrata di 125 cc, tale modello cambiava il prefisso del nome ogni volta che veniva aggiornata: Freccia C9, Freccia C10R, Freccia C12R e Freccia C12SP.

Un Cagiva Freccia C9 – Clicca Sopra

VIDEO 2 La trasformazione da un Cagiva freccia C9 a un C12 – Clicca

VIDEO 3  Un bel C12R – Clicca 

Cagiva Freccia

CAGIVA_FRECCIA_DUCATI_PASO

Per ogni modello della Freccia si hanno una versione normale e una versione SP, per le competizioni Sport Production, non omologata per uso su strada, inoltre tutti i modelli hanno la curiosa particolarità del cupolino non trasparente ma dipinto con i colori della moto. La rivale “storica” della Freccia sul mercato fu l’Aprilia l’AF1, ma non era da meno neanche la Gilera SP.

Cagiva Freccia C9

Cagiva freccia c9

La Freccia C9 è stata prodotta solo per un anno: il 1987. Si trattava di una moto stradale molto carenata: non solo non si vedevano né il motore né il telaio ma pure il serbatoio era completamente coperto.

Il telaio è un bitrave in acciaio a tubi rettangolari, con telaietto a tubi quadrati integrato (in un sol pezzo), mentre il forcellone posteriore è in acciaio con bracci simmetrici a sezione rettangolare, le forcelle invece sono da 35 mm con una corsa di 140 mm, mentre i supporti per i semimanubri sono avvitati sulla piastra di sterzo e sagomati in modo da coprire anche i tappi dei steli della forcella.

Munita di un motore a due tempi completamente ridisegnato rispetto ai precedenti e dove compare per la prima volta nei modelli stradali un sistema di controllo dello scarico, che è del tipo a doppia valvola di scarico a comando meccanico CTS (Cagiva Tourque System) e CPC (Cagiva Power Chamber) ad (interruttore centrifugo), l’adozione di un sistema d’equilibratura e adoperava un’espansione molto particolare: oltre a passare sotto il motore, tipico per questo tipo di moto, terminava sotto il codino, dividendosi in due tubi (spilli) ai quali si agganciavano due silenziatori piuttosto fini, di forma conica, che trovavano alloggiamento ai lati del codone.

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L’impianto frenante all’anteriore montava un monodisco in ghisa della Brembo da 260 mm, protetto da un avvolgente parafango anteriore che lasciava scoperta solo mezza ruota, mentre al posteriore montava un uguale disco Brembo da 240 mm. Era sufficientemente potente da garantire spazi ridotti, ma non ai livelli di quelli delle attuali 125 sul mercato come la Mito. Il cambio era a sei marce, come tutti i 125 attuali, con la differenza che la prima risultava essere molto corta, ideale per le salite e la ridotta potenza del motore, ma poco pratica per l’uso su pista.

Il rubinetto della benzina era del tipo a due posizioni (ON e OFF) con la segnalazione tramite led della riserva, questo tipo di rubinetto verrà mantenuto anche sulle serie successive.

La Freccia C9 fu commercializzata in due colorazioni diverse, una bianca e rossa, esattamente come in foto, l’altra bianca e blu (che sostituiva il rosso). La colorazione bicolore verrà utilizzata solo su questo modello, per i successivi la Cagiva sceglierà una colorazione monocromatica.

Sulla base di questo modello venne creata la Moto Morini Dart 350/400.

Dimensioni e pesi
Ingombri (Lungh.xLargh.xAlt.) 1.960 x 780 x 1.110 mm
Altezze Sella: 770 mm – Minima da terra: 170 mm
Interasse: 1.370 mm Massa a vuoto: 125 kg Capacità serbatoio: 15 l
Meccanica
Tipo motore: Monocilindrico a 2 tempi Raffreddamento: a liquido
Cilindrata 124,63 cm3 (Alesaggio 56 x Corsa 50,6 mm)
Distribuzione: valvola lamellare Alimentazione: carburatore Dell’Orto PHBH 28 ND
Potenza: 24,14 CV (17,75 kW) a 10.500 rpm Coppia: – Rapporto di compressione: –
Frizione: multidisco in bagno d’olio Cambio: sequenziale a 6 marce (sempre in presa)1°: 11/34 (3,090) 2°: 14/26 (1,857) 3°: 17/23 (1,352) 4°: 21/23 (1,095) 5°: 23/22 (0,956) 6°: 22/19 (0,863)
Accensione elettronica CDI
Trasmissione Primaria a ingranaggi 20/65 (3,25);
Secondaria a catena 14/38 (2,714)
Avviamento elettrico
Ciclistica
Telaio bitrave in tubi rettangolari e quadri in acciaio ad alta resistenza
Sospensioni Anteriori: forcella teleidraulica da 35 mm “MARZOCCHI” / Posteriori: monoammortizzatore con regolazione del precarico “MARZOCCHI”
Freni Anteriore: disco singolo da 260 mm Brembo / Posteriore: disco singolo da 240 mm
Pneumatici anteriore da 100/80 16 su cerchio con canale da 2,5″; posteriore da 110/80 17 su cerchio con canale da 3″

Cagiva Freccia C10R & Freccia C10 Anniversary

cagiva freccia c10

Pure la C10R, evoluzione del modello precedente, fu prodotta per un solo anno: il 1988. Ciò che la caratterizza e la distingue dalla C9R è una diversa carenatura con frecce e specchi retrovisori integrati; l’adozione di un nuovo gruppo termico con un sistema della valvola di scarico migliorato, pur rimanendo meccanico, inoltre non si usa più la CPC (Cagiva Power Chamber), e la scelta d’una più classica espansione terminante a lato del forcellone.   

Della Freccia C10R venne presentata pure una versione limitata di soli 500 esemplari, chiamata Anniversary con alcune migliorie rispetto al modello ordinario: la prima marcia del cambio rivista, l’adozione dello pneumatico più grande al posteriore (130/70 17), il controllo elettronico della valvola di scarico, che mantiene l’apertura della valvola sempre a 7250 rpm come nel dispositivo meccanico, l’aggiornamento della biella e dell’albero motore, con l’adozione del nuovo cilindro (800060433) che ha la predisposizione per il sistema d’azionamento meccanico della valvola di scarico, dove è sufficiente una semplice foratura del cilindro, rendendolo utilizzabile sui vecchi modelli.

Per quanto riguarda la carburazione della moto, questa fu rivista, con l’adozione le galleggiante da 9,5g invece che da 11 g, dal getto del massimo da 140 al posto del 135, mentre la valvola gas rimaneva la 50, lo spillo il X29, il getto del minimo il 40, l’emulsionatore 272 DV, getto d’avviamento da 65 e getto di potenza da 50, mentre a partire dalla matricola 5P006005 fu ulteriormente rivista, con spillo conico X36, getto del minimo da 45, getto del massimo da 110, emulsionatore 274 DV e getto di potenza da 100, mentre il cambio fu dotato della prima marcia più lunga.

Questo modello è stato commercializzato in numerose colorazioni, principalmente nella versione monocroma rossa, ma altrettanto diffuse furono la nera e la gialla.

CAGIVA_FRECCIA_STRUMENTAZIONE

Dimensioni e pesi
Ingombri (Lungh.xLargh.xAlt.) 1.960 x 650 x 1.130 mm
Altezze Sella: 770 mm – Minima da terra: 135 mm
Interasse: 1.370 mm Massa a vuoto: 125 kg Capacità serbatoio: 15 l
Meccanica
Tipo motore: Monocilindrico a 2 tempi Raffreddamento: a liquido
Cilindrata 124,63 cm3 (Alesaggio 56 x Corsa 50,6 mm)
Distribuzione: valvola lamellare Alimentazione: carburatore Dell’Orto PHBH 28 ND
Potenza: 28,33 CV (20,8 kW) a 10.500 rpm Coppia: – Rapporto di compressione: –
Frizione: multidisco in bagno d’olio Cambio: sequenziale a 6 marce (sempre in presa)1°: 11/34 (3,090) dalla matricola 5P007014 1°: 11/30 (2,727) 2°: 14/26 (1,857) 3°: 17/23 (1,352) 4°: 21/23 (1,095) 5°: 23/22 (0,956) 6°: 22/19 (0,863)
Accensione elettronica CDI
Trasmissione Primaria a ingranaggi 20/65 (3,25);
Secondaria a catena 14/39 (2,785)
Avviamento elettrico
Ciclistica
Telaio bitrave in tubi rettangolari e quadri in acciaio ad alta resistenza
Sospensioni Anteriori: forcella teleidraulica da 35 mm “MARZOCCHI” / Posteriori: monoammortizzatore con regolazione del precarico “MARZOCCHI”
Freni Anteriore: disco singolo da 260 mm Brembo / Posteriore: disco singolo da 240 mm
Pneumatici anteriore da 100/80 16 su cerchio con canale da 2,5″; posteriore da 110/80 17 su cerchio con canale da 3″
Versione ANNIVERSARY il posteriore è da 130/70 17 su cerchio con canale da 3″

Cagiva Freccia C12R

La Freccia C12R è stata prodotta nell’arco di un solo anno: il 1989. Si differenzia dalla Freccia C10R e Anniversary principalmente per il cambio a sette marce, la marcia è stata aggiunta per essere utilizzata dai modelli SP, non è molto più lunga della sesta, ma per poterla utilizzare nei modelli stradali, diventava necessario accorciare i rapporti del cambio; a meno che non ci si volesse limitare a viaggiare a regimi medio-bassi.

Altre differenze sono nella carenatura, che oltre per le colorazioni e le scritte, differisce per l’adozione di un parafango anteriore decisamente più piccolo del precedente e differenza più di rilievo è per l’adozione di un impianto frenante anteriore con un disco maggiorato e che richiede al pilota meno forza sulla leva.

Per quanto riguarda la carburazione della moto, questa fu rivista con l’adozione di una versione nuova del carburatore, con l’adozione le galleggiante da 6,5g invece che da 9,5 g, la valvola gas da 45 invece che da 50, con spillo conico X31 al posto del X36, getto del massimo da 132 invece che da 110, l’emulsionatore 265 EN al posto del 274 DV, getto di potenza da 90 invece che da 100, getto del minimo da 44 invece che da 45.

La C12R fu commercializzata in varie colorazioni, principalmente nella livrea completamente rossa, esattamente come il modello C10R, ma molto diffuse anche le versioni nera o bianca. È sulla base di questo modello che verrà creata la Mito alla quale si affiancherà la rara Freccia C12 SP (Lucky Explorer) fino a quando, divenuta carenata, ne prenderà definitivamente il posto.

Dimensioni e pesi
Ingombri (Lungh.xLargh.xAlt.) 1.960 x 650 x 1.130 mm
Altezze Sella: 770 mm – Minima da terra: 135 mm
Interasse: 1.370 mm Massa a vuoto: 125 kg Capacità serbatoio: 15 l
Meccanica
Tipo motore: Monocilindrico a 2 tempi; con valvola C.T.S. a comando elettronico sullo scarico Raffreddamento: a liquido
Cilindrata 124,63 cm3 (Alesaggio 56 x Corsa 50,6 mm)
Distribuzione: valvola lamellare Alimentazione: carburatore Dell’Orto PHBH 28 RD; diametro diffusore 28 mm; getto massimo 132; getto potenza 90; getto minimo 44; valvola gas 45; spillo conico X31
Potenza: 28,80 CV (21,17 kW) a 10.100 rpm Coppia: – Rapporto di compressione: –
Frizione: multidisco in bagno d’olio Cambio: sequenziale a 7 marce (sempre in presa)1°: 11/30 (2,727) 2°: 14/26 (1,857) 3°: 17/24 (1,411) 4°: 21/24 (1,142) 5°: 23/22 (0,956) 6°: 22/19 (0,863) 7°: 22/18 (0,818)
Accensione elettronica CDI; anticipo 14° 30′ P.P.M.S. (corsa pistone= 1mm); candela Champion N2C (distanza elettrodi 0,5)
Trasmissione Primaria a ingranaggi 20/65 (3,25);
Secondaria a catena 14/41 (2,928)
Avviamento elettrico
Ciclistica
Telaio bitrave in tubi rettangolari e quadri in acciaio ad alta resistenza
Sospensioni Anteriori: forcella teleidraulica da 35 mm “MARZOCCHI” / Posteriori: monoammortizzatore con regolazione del precarico “MARZOCCHI”
Freni Anteriore: a disco fisso da 298 mm Brembo con comando idraulico; pinza flottante / Posteriore: a disco fisso da 240 mm con comando idraulico; pinza fissa
Pneumatici anteriore da 100/80 16 su cerchio con canale da 2,5″; posteriore da 120/80 17 su cerchio con canale da 3″

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