A scuola negli anni 60
A Scuola negli anni 60 – Scuola Elementare
La scuola primaria (comunemente denominata scuola elementare) rappresenta in Italia il primo livello del primo ciclo dell’istruzione obbligatoria: la sua durata è di cinque anni, inizia all’età di sei anni; segue la scuola dell’infanzia e precede la scuola secondaria di primo grado (comunemente denominata scuola media).
Da vari anni sono stati introdotti gli istituti comprensivi, che accorpano una o più scuole primarie solitamente con una scuola secondaria di primo grado. Tali enti educativi, dotati di una sempre maggiore autonomia, sono diretti da un dirigente scolastico, che ha preso il posto delle precedenti figure del direttore didattico e del preside di scuola media.
La scuola primaria, prima della riforma Moratti (legge n. 53/2003) si chiamava ufficialmente “scuola elementare” ed era strutturata in due cicli didattici distinti ma unitari:
- il 1º ciclo che comprendeva la 1ª e la 2ª classe elementare;
- il 2º ciclo costituito dal triennio terminale dell’istruzione elementare.
A conclusione della 5ª classe vi era un tempo un esame finale di licenza che permetteva l’accesso alla scuola media inferiore. Tale esame è stato abolito a seguito di norme approvate dall’allora Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Letizia Moratti.
La scuola elementare, fino al 1990 era organizzata secondo il principio del maestro unico (cioè un maestro per ciascuna classe). Dal 1990, con l’approvazione della legge 148 del 5 giugno 1990 e dopo anni di sperimentazione, scomparve questa figura e si passò al gruppo di docenti (il cosiddetto modulo didattico). Fino al Governo Berlusconi III era previsto, al termine del quinquennio, l’esame di licenza elementare che dava accesso alla scuola media inferiore (l’attuale scuola secondaria di primo grado).
Nella scuola elementare, dal 1990 in poi, gli insegnanti erano tre ogni due classi (oppure quattro maestri ogni tre classi), ciascuno titolare di un ambito disciplinare (linguistico-espressivo, matematico-scientifico, antropologico.
La riforma della scuola media del 1962
Dopo lunghe trattative tra DC e PSI, viene approvata la legge n.1859 del 31 dicembre 1962. Essa prevede l’abolizione della scuola di Avviamento al lavoro con la creazione di una scuola media unificata che permetta l’accesso a tutte le scuole superiori. Nello stesso periodo vengono aumentate in Italia le classi miste maschili e femminili, che progressivamente sostituiranno le classi composte esclusivamente da elementi del medesimo sesso. Permane comunque un’ambiguità sulla questione “Latino”, di cui in II Media si studiano obbligatoriamente “Elementi” insieme all’Italiano, mentre diventa materia facoltativa nell’ultimo (terzo) anno, ma necessaria per l’accesso al liceo; viceversa lo studio di nessuna materia è richiesto per l’iscrizione agli istituti tecnici e professionali. Questa ambiguità verrà superata solo a distanza di quindici anni, con l’abolizione del latino (propugnata sin dal dopoguerra da Pietro Nenni). A0972
Di seguito un po’ di materiale didattico usato in quegli anni
Chiunque vanti titoli sulle foto di questo articolo mi contatti subito per la loro immediata rimozione
Per contattare l’amministratore di questo sito invia una mail a: francoberte1963@virgilio.it
oppure mi invii un messaggio sulla pagina Facebook
Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo
Sito straordinario … grazie per tutte queste belle emozioni !!!!!
Io ho iniziato le elementari nel 1960. Sono sempre stato in una classe mista. Grembiulino bianco per bambine e nero per bambini. E fiocchetto, naturalmente. Una delle prime scuole a tempo pieno (h. 8-16), con cucina e refettorio.
Bella ricostruzione, mi ci trovo in pieno, salvo per un dettaglio: c’era un esame anche al termine della seconda elementare, ho un vago ricordo (era il 1970..) di un dettato, alcune operazioni artimetiche e di avere recitato a memoria “san martino”.
Bene per questo sito interessante, sto cercando l’immagine di quel grosso schermo (che i maestri chiamavano Optical) di circa 1 metro per un metro, che funzionava con una disco rotante a fessura radiali, illuminato da dietro e davanti al quale il maestro metteva i vari schermi a tema (il flusso dell’acqua, ecc) che grazie a quel sistema, mostrava un flusso animato.
all’inizio delle lezioni….si faceva la preghiera….ora voglio togliere il crocifisso…ma quell’UOMO che fastidio dà????
grazie
Dovrebbe darne a tutti. Lo Stato è laico e a-confessionale. Se vuoi parlare con l’omino appeso vai a scuola dai preti.
Per diventare insegnante negli anni 70/80, cioè professore, alle scuole medie inferiori, bisognava essere laureati?
Se hai voglia leggiti questo ….. ci dovresti trovare tutta la storia. https://aisberg.unibg.it/retrieve/handle/10446/61977/89718/Tesi%20F_Magni.pdf
vorrei sapere se negli anni 60 era possibile essere rimandati all’esame di maturità
Sto realizzando proprio adesso un post dedicato in uscita nei prossimi giorni … (Lug 2016 ndr). Io credo che ci fosse una sorta di esame di riparazione andato in pensione negli anni ’60. Aspetta qualche giorno … e vedrai.
Franco