Biciclette da cross
Mitiche Biciclette da Cross dei nostri tempi
Questo post è dedicato a tutti quelli che erano bambini negli anni 60 e 70 e che hanno potuto godere appieno del boom delle biciclette da cross nate, appunto, proprio in quel periodo. Qui tratteremo delle più famose….quelle che ci hanno fatto davvero sognare e che ci hanno fatto “vantare” con gli amici! Un vero tuffo nel passato ma … anche al cuore !
Un modello che sorprese tutti i produttori che si affrettarono a imitarlo era la Graziella Cross a cui fu abbinato un caschetto con tanto di para mento. Caratteristica di questa bicicletta era una protezione alla ruota davanti e una sella allungata che la faceva sembrare una moto e ci si poteva sedere in due.
Altro modello sportivo e molto innovativo era il chopper Graziella Leopard, una Graziella davvero unica che al tempo, però, aveva un prezzo quasi inaccessibile – dalle 48 mila lire alle 98 mila lire a seconda degli anni e del tipo. Aggressivissima con due fari anteriori (ma, unica pecca, a pile), contachilometri e manometro per la velocità, ammortizzata davanti e dietro, una full suspended ante litteram, cambio sul tubo centrale a cloche, ruote grasse e tacchettate e di colore bianco/verde/giallo oppure bianco/rosso/giallo era una bici molto pesante ma accattivante. I freni erano a tamburo di cui il posteriore a retropedale. Una vera figata! Anche questa aveva, chiaramente, il proprio caschetto abbinato.
E che dire della mitica e mitologica bicicletta Tintin-agers.
Ampiamente pubblicizzata su Topolino costituiva lo stato dell’arte della biciclettistica maschile, con la Tintin-agers (presentata nel Carosello della merendina Tin Tin Alemagna nell’ottobre 1971) si apre per i maschietti il mondo della bici-avventura.
E’, in pratica, la nascita del segmento ‘bici da cross’: con un design simile a quello delle moto ‘Choppers’ del film ‘Easy Rider’ caratterizzate da selle lunghe, manubri a corno, impugnature anatomiche, ammortizzatori posteriori e/o anteriori, ruote anteriori di diametro ridotto e numerose altre innovazioni che trasformavano la bici da oggetto per muoversi a oggetto per vivere avventure in piena libertà.
Tintin-agers si poteva vincere soltanto con la merendina TIN-TIN, prodotta dall’Alemagna di Milano. Nell’interno degli incarti del TIN-TIN, se eri stra-fortunato, potevi trovare la scritta “HAI VINTO!” anche se, per noi comuni mortali, la scritta era inevitabilmente “NON HAI VINTO, RITENTA” e così mangiavi tonnellate di merendine sperando di trovarla!!
Tecnicamente la Tintin-agers non era altro che una bici da cross con la forcella allungata e la ruota anteriore di diametro più piccolo; la 1^ serie aveva un cambio Sachs Torpedo a tre marce che fu sostituito l’ anno successivo da un modello simile con cambio Campagnolo a cinque marce, tre fanali anteriori anzichè due, e una radio AM a batterie montata sul manubrio. A0770
Con la bicicletta venne messo in distribuzione un album per la raccolta di figurine con la storia della bicicletta, la draisina, il celerifero, e via via tutta l’evoluzione fino a quei giorni.
Di seguito bella carrellata di bici da cross ed accessori di quel periodo
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Ciao io cerco un filo per il cambio marce dove lo posso cercare grazie