
La palla è in gomma rivestita da uno strato di feltro solitamente giallo/lime per garantire la massima visibilità, ha un diametro compreso tra 6,54 cm e 6,86 cm con una massa compresa tra 56,0 g e 59,4 g; negli incontri dei tornei professionistici si usano sempre palle nuove che vengono cambiate dopo 7 giochi dall’inizio dell’incontro e poi ogni 9 giochi disputati (il motivo per cui si cambiano le palline per la prima volta dopo 7 giochi consiste nel fatto che esse vengono in parte consumate anche durante i palleggi preliminari all’incontro). Ma vi ricordate quando le palle da tennis erano bianche ? e perché ?

Il tennis, come lo conosciamo oggi, è molto diverso dalle sue origini. All’inizio, le palline da tennis erano per lo più di colore bianco. Questi colori sono stati scelti per il loro elevato contrasto con il colore del campo, che li rende più facili da individuare durante il gioco.

Il passaggio al giallo è stato guidato principalmente dalla televisione. Man mano che la tecnologia televisiva si evolveva e le trasmissioni a colori diventavano la norma negli anni ’60 e ’70, i produttori iniziarono a cercare modi per migliorare la visibilità del gioco per gli spettatori.

Le palline da tennis bianche erano difficili da individuare sugli schermi televisivi a colori. È qui che è entrato in gioco il giallo. I test hanno dimostrato che il giallo, in particolare il “giallo ottico”, era più visibile sugli schermi televisivi. Inoltre, questo colore offriva un buon contrasto con i campi da tennis, siano essi in erba, terra battuta o cemento.

Nel 1972, l’International Tennis Federation (ITF) adottò ufficialmente il giallo come colore per le palline da tennis nei tornei professionistici. Questa decisione è stata presa per migliorare la visibilità della palla per i giocatori, gli spettatori dello stadio e, naturalmente, gli spettatori da casa.

Da allora il giallo è diventato il colore standard per le palline da tennis, tanto che è difficile immaginare una pallina da tennis di qualsiasi altro colore. Altre curiosità sono che la palla da tennis e costruita in due parti che poi saldate insieme e le due righe bianche sono i punti di congiunzione e che la “peluria” delle palline da tennis permette un miglior controllo del colpo da parte del giocatore: se non ci fosse, la palla schizzerebbe via in modo incontrollabile, mentre grazie a essa le corde della racchetta fanno per un attimo presa sulla palla, comprimendola e consentendo al tennista di impostare il colpo.

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