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X-MEN Storia Editoriale e curiosità – (dal 1963)

X-Men

Gli X-Men sono un gruppo di supereroi mutanti che danno il titolo a varie serie a fumetti pubblicate dall’editore statunitense Marvel Comics.

Il primo albo della prima collana dedicata ai mutanti dal titolo The X-Men (vol. 1), che dal n. 114 (ottobre 1978) assunse il titolo di Uncanny X-Men, uscì nel settembre 1963 prodotto dalla collaborazione fra Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), team creativo che aveva già dato vita ad Hulk ed ai Fantastici Quattro. Protagonisti della storia erano cinque adolescenti portatori di una particolare mutazione, o gene-X, risultato di un’alterazione del DNA che li dotava di straordinarie facoltà, come ad esempio leggere nel pensiero o volare.

I creatori della serie ripresero l’idea di base della Doom Patrol, gruppo di supereroi edito dalla concorrente DC Comics: i protagonisti della serie erano tre giovani che a causa dei loro superpoteri non erano più bene accetti nel mondo, proprio come i giovani mutanti. Sempre alla Doom Patrol Lee e Kirby si ispirarono per creare il personaggio di Charles Xavier mentore nonché fondatore degli X-Men che corrisponde quasi perfettamente alla figura di Niles Caudler, ingegnere senza più l’uso delle gambe e costretto a muoversi su una sedia a rotelle capace tuttavia di guidare i tre giovani nelle loro missioni.

Lee abbassa l’età media del gruppo, composto per lo più da adolescenti, e sostituisce ai poteri ottenuti tramite incredibili incidenti quelli dovuti ad anomalie genetiche: le mutazioni. Alla base di queste sostanziali modifiche c’è l’idea che i mutanti debbano essere visti come gli adolescenti: si trovano in un mondo che non li accetta, mentre il loro corpo e la loro psiche sono soggetti a trasformazioni che non riescono a comprendere.

Il tempo premiò le scelte di Lee: gli X-Men ebbero molto più successo della Doom Patrol.

In origine il fumetto si sarebbe dovuto intitolare I Mutanti, ma la proposta di Lee fu accolta da un interrogativo: «Chi sa cosa sono i mutanti?». Allora venne scelto il titolo X-Men, molto più incisivo e di facile memorizzazione.

Temi centrali del fumetto furono la paura della diversità, l’odio razziale e la discriminazione. Negli anni il fumetto perse consensi e popolarità fin quando non se ne decise il rilancio nel maggio 1975 ad opera di Chris Claremont: sfruttando i punti forti creati da Stan Lee e dai suoi successori ed aggiungendo nuovi elementi come relazioni amorose e approfondimenti psicologici, l’autore riuscì a far avere un enorme successo alla collana mutante che diventò quasi subito una delle più vendute opere targate Marvel. Col tempo nuovi personaggi entrarono in scena e nuovi titoli furono pubblicati, facendo crescere il già consistente “mondo mutante”.

Negli ultimi tempi, gli X-Men non godono più il successo ricevuto negli anni settanta-ottanta, ma sono ancora tra le serie più vendute, grazie anche alla produzione di vari film e videogiochi.

Il primo gruppo di X-Men venne riunito dal professor Charles Xavier ed era composto da:

Nel 1975 La dirigenza Marvel decise quindi di dare alla serie una nuova possibilità e, per mano degli autori Len Wein e Dave Cockrum, gli X-Men tornarono prepotentemente sulla scena fumettistica. Con un numero speciale intitolato Giant Size X-Men n. 1, i due autori rilanciarono ed approfondirono la problematica della “diversità”, argomento portante della serie fin dagli esordi, sostituendo agli adolescenti un gruppo di mutanti adulti provenienti da diversi luoghi della Terra: questo secondo aspetto fu di gran lunga il più importante poiché erano stati introdotti personaggi appartenenti ad etnie e culture differenti fra loro. Era quasi ironico che i protagonisti dei primi numeri di una serie incentrata sulla diversità fossero tutti plasmati sul tradizionale modello supereroistico americano e mostrassero le caratteristiche proprie del WASP: il “tipico” bianco anglosassone protestante. La seconda genesi di X-Men. Disegni di Gil Kane.

I componenti di questo gruppo di X-Men Tutti nuovi, tutti differenti, come recitava lo “strillo” sulla copertina dello speciale, erano:

X-Men storia editoriale in Italia

La serie venne inizialmente pubblicata durante gli anni 1970 in appendice a Capitan America e all’Uomo Ragno editi dell’Editoriale Corno. All’inizio degli anni 1990 la Play Press decise di pubblicare una testata personale di Wolverine, con in appendice le avventure di Excalibur, mentre pochi mesi dopo la Star Comics iniziò a pubblicare Gli Incredibili X-Men, dedicata esclusivamente al gruppo mutante.

Con la nascita nel 1994 di Marvel Italia le due testate cominciarono ad essere regolarmente pubblicate sotto la nuova etichetta, mentre nel 1995 prese vita X-Men Deluxe, contenitore delle varie X-serie speciali, oltre a quelle regolari. A partire dal febbraio 2012, X-Men Deluxe diventa X-Men Deluxe Presenta assumendo la formula semi-monografica e bimestrale con archi narrativi completi e dal maggio dello stesso anno comincia la pubblicazione della testata Wolverine & gli X-Men. Sotto l’etichetta Marvel NOW!, che sfrutta il rilancio del MU, nasce la quinta testata mutante I Nuovissimi X-Men a partire dal giugno 2013.

Ad oggi la Panini Comics-Marvel Italia dedica cinque testate regolari agli X-Men:

A queste, si affiancano molte iniziative speciali, come volumi e serie limitate pubblicate però in altra sede. A1143

Testo tratto e modificato: https://it.wikipedia.org/wiki/X-Men

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