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TV KOPER Tele CAPODISTRIA l’epoca d’oro – (1971/1990)

CAPODISTRIA

La sigla di apertura di Tele Capodistria – Clicca

TV Koper Capodistria (TV K-C) è un’emittente televisiva in lingua italiana e in lingua slovena con sede a Capodistria, in Slovenia.

Opera nell’ambito del servizio pubblico radiotelevisivo transfrontaliero della macroregione costiera adriatica. Il suo bacino d’utenza comprende parte dei territori italiano, sloveno e croato.

Primo Monoscopio Koper Capodistria anni 1968 / 1977

Svolge il suo ruolo primario di emittente al servizio della Comunità nazionale italiana in Slovenia e in Croazia e di quella slovena in Italia.

Le sue due stazioni di trasmissione (CH 27, Monte Nanos e CH 58, Croce Bianca) ne permettono la visione, oltre che in Istria, anche nel Friuli-Venezia Giulia. La televisione riceve gran parte dei finanziamenti dallo Stato sloveno nel quadro della protezione delle minoranze presenti nel territorio, altri dalla regione autonoma Friuli-Venezia Giulia.

Koper Capodistria – Storia 

Le trasmissioni ebbero inizio il 6 maggio 1971, quando ancora in Italia non esistevano televisioni private via etere. Tele Capodistria fu la seconda emittente ricevibile in terra italiana a trasmettere a colori, utilizzando il sistema PAL (la RAI ci sarebbe arrivata solo nel 1977). Per questo l’emittente attrasse l’attenzione del grande pubblico in occasione delle Olimpiadi del 1972, del Campionato mondiale di calcio 1974, nonché del Campionato europeo di calcio 1976 e delle Olimpiadi del 1976. Inoltre, fino alla nascita dei network privati, Tele Capodistria e le emittenti estere (tra cui RTSI e TMC) rappresentarono l’unica alternativa ai programmi RAI.

Nel periodo 1971-1975 (cioè fino alla riforma della televisione pubblica italiana) l’informazione di Tele Capodistria, TG in testa, si distinse da quella della RAI e delle altre emittenti televisive estere in lingua italiana. A differenza di costoro, i notiziari di Tele Capodistria non avevano un’impostazione filo-americana.

Esempi lampanti: la Guerra del Vietnam (che gli altri TG non trattavano come aggressione americana), la Dittatura dei Colonnelli in Grecia (che altri non definivano propriamente fascista), il Golpe cileno del 1973 da parte di Augusto Pinochet con il concorso della CIA (mai nemmeno citata da RAI e RTSI). Di contro, la televisione istriana è stata spesso oggetto di critiche, in quanto organo ufficiale del regime comunista jugoslavo, la cui propaganda condizionava l’emittente.

Quanto alla programmazione cinematografica dell’emittente, per la maggior parte si trattava di pellicole che in Italia non passavano la censura in quanto (timidamente) osé oppure perché di natura politica – si pensi ai film di Petri, Rosi, Lizzani e Pasolini. Il palinsesto di Tele Capodistria prevedeva un film a sera (quando la Rai ne trasmetteva uno alla settimana), sport, informazione, documentari nonché cartoni animati. I film erano trasmessi in lingua originale con sottotitoli divisi in due righe, sopra sloveno e sotto italiano. Dal 1974 l’emittente ebbe un telegiornale prodotto in proprio, “Notiziario” (nei primi anni invece le notizie erano fornite da Radio Capodistria).

Alla fine degli anni settanta Tele Capodistria era visibile solo nel nord Italia (oltre che lungo la costa adriatica), dove era la terza emittente televisiva più seguita. Con l’affermarsi delle tv private perdette una parte del proprio pubblico e quindi decise di acquistare nuovi ripetitori per allargare la ricezione su quasi tutto il paese. I quotidiani e i settimanali nazionali che riportavano i programmi delle televisioni estere in lingua italiana cominciarono a pubblicare anche quelli di Tele Capodistria, assieme a Telemontecarlo e alla tv della Svizzera Italiana TSI.

Nel 1987 si trasformò in emittente commerciale e strinse un’alleanza con il gruppo Fininvest, il quale assunse la gestione della raccolta pubblicitaria per l’Italia con Publitalia 80. In cambio Tele Capodistria gli cedette la propria rete italiana di ripetitori. Nel 1988, in virtù dell’accordo con la Fininvest, Tele Capodistria diventò una televisione interamente sportiva. Il segnale venne sdoppiato: sui ripetitori italiani andarono in onda le trasmissioni in lingua italiana, sui ripetitori sloveni le trasmissioni in lingua slovena.

Il primo evento trasmesso in diretta sul suolo nazionale furono le Olimpiadi invernali di Calgary (1988). Presto seguì il campionato italiano di calcio: su Capodistria fecero le loro prime telecronache giornalisti poi diventati famosi come Guido Meda (poi passato al motociclismo) e Bruno Longhi. L’unico programma che si intervallò con lo sport fu il telegiornale “Notiziario”, che andava sempre in onda dagli studi di Capodistria. Nell’aprile 1990 le frequenze italiane vennero cedute alla nascente tv a pagamento TELE+2. Terminò anche la trasmissione sul suolo italiano di “Notiziario”.

Nel 1991 Tele Capodistria fu coinvolta nella guerra che comportò la disgregazione della Jugoslavia: i trasmettitori furono bombardati il 26 giugno 1991 alle ore 15,30 durante una trasmissione in diretta sulla guerra civile jugoslava; fortunatamente la sede della rete venne risparmiata. Quando la guerra si concluse, Tele Capodistria tornò di nuovo a trasmettere, ma furono rimessi in funzione solo i ripetitori per l’Istria ed il Friuli-Venezia Giulia. Le frequenze rimaste inutilizzate furono vendute nel 1995 alla Fininvest. A0548

Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Telecapodistria

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