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Storia dell’auto: LANCIA PRISMA – (1982/1989)

Lancia Prisma

La Lancia Prisma è una berlina media prodotta dalla casa torinese, tra il 1982 e il 1989 nello Stabilimento Lancia di Chivasso e nello Stabilimento Fiat Rivalta.

Una Lancia Prisma 1.6 105 Cv – Clicca Sopra

  VIDEO 2 -Lo spot del 1987 – Clicca

Lancia Prisma – Prima serie

Costruita sulla piattaforma meccanica della Delta e frutto della matita di Giorgetto Giugiaro, la Prisma si presenta con una linea sobria e classica che venne apprezzata dalla clientela cui si rivolgeva.

Gli interni sono particolarmente rifiniti, con una plancia ricca di strumentazione. Tra i numerosi optional, figurano il check control, l’aria condizionata (una delle più moderne per i tempi) sulla 1600, i cerchi in lega, il sedile posteriore sdoppiato 50/50 e ribaltabile.

Il vano di carico si presenta molto capiente (410 dm3) in rapporto alle dimensioni. I motori sono l’1.3, 1.5 ed 1.6 a benzina, i primi due alimentati a carburatori e derivati da quelli della Ritmo, il terzo, bialbero, anch’esso a carburatori. A questi motori si affiancarono le versioni diesel 1.9 di cilindrata di derivazione Fiat, in versione aspirata e turbo, munite rispettivamente di 65 e 80cv (le stesse unità avrebbero poi esordito sulle Ritmo e Regata nel 1986).

Gamma Model Year 1982  

Le masse del corpo vettura erano nell’ordine dei 950–1000 kg. Ne risultavano prestazioni interessanti anche con motorizzazioni base (33.8″ sul km da fermo per la 1.3). L’assenza di elettronica di controllo nella gestione motore, carburatori Weber a doppio corpo (singolo per la 1.3) con getti di ripresa, assenza di catalizzatore, motori 8 valvole, rendevano la guida della Lancia Prisma molto fruibile ed efficace nell’uso quotidiano con una reattività superiore alle vetture odierne. La 1600 che rappresentava il top di gamma raggiungeva una velocità massima di 178 km/h ed accelerava da 0 a 100 km/h in 10,2 secondi (valori dichiarati)

Lancia Prisma – Seconda serie

Nel 1986, quando già circolavano 200.000 Prisma, venne presentata la seconda serie della vettura, affinata nell’estetica e negli interni, offerta anche con le motorizzazioni 1.6 i.e. ed il 2.0 montato sulla Prisma 4WD dotata di trazione integrale. Cambiò il frontale con i nuovi paraurti (con fendinebbia integrati a richiesta), la griglia più ampia e con uno scalino ed i nuovi fari posteriori la cui forma rimane uguale alla precedente cambiando solo le plastiche. Venne migliorata la plancia e l’abitacolo con un nuovo impianto di climatizzazione.

Nel 1988 venne offerto il classico allestimento di fine serie, la Prisma LX, che si caratterizza come la versione più esclusiva ed è disponibile soltanto col motore 1.5 e con la moquette.

Nell’aprile del 1989 vi fu la presentazione della Lancia Dedra, sua erede designata, che avrebbe mandato in pensione la Prisma qualche mese più tardi.

Gamma Model Year 1986  

Nel 1986 è l’ora del restyling per la berlina Lancia, che segna l’esordio anche del propulsore 1.6 bialbero ad iniezione elettronica da 108cv, munito di impianto Weber Marelli I.A.W. Rappresentava uno dei motori più prestazionali e all’avanguardia del tempo, e andò a sostituire la versione a carburatori “1600” presente fino a quel momento (accredita di 105 cv). Il km da fermo veniva coperto in 31.3″ e la velocità massima superava i 190 km/h effettivi, valori significativi in quegli anni. Il modello 1986 è riconoscibile dai fascioni anteriore e posteriore più ampi, dalla calandra più alta e dal cofano anteriore modificato.

Da segnalare anche l’introduzione della versione 2.0 4WD a trazione integrale e propulsore da 1995 cm³ e 115cv.

Il lancio della 4WD

Sui modelli pre-restyling la cilindrata veniva indicata per esteso sull’etichetta posteriore. Es: “Prisma 1500”. Le versioni restyling usavano invece la notazione “abbreviata”. Es: “Prisma 1.5”.

Sono state vendute 317.378 Prisma dal 1982 al 1989, di cui un terzo con motore 1.6. Circa 80.000 le versioni D/TD immatricolate.

La Prisma di Gianni Agnelli

Lancia Prisma Avv.Agnelli
Interni della Lancia Prisma Avv. Agnelli 

L’allora presidente della Fiat Gianni Agnelli possedeva un esemplare unico di Lancia Prisma, munito di motore 2.0 Turbo accreditato di 200cv (mutuato dalla Lancia Delta) e particolari finiture degli interni in pelle Connolly. Fra gli optional invece destinati alle “comuni” Prisma figuravano i vetri elettrici, lo specchio retrovisore destro, il climatizzatore, il servosterzo ed i cerchi in lega.

Il motore della Lancia Prisma dell’ Avv. Agnelli

Costruita in soli due esemplari, di cui uno distrutto durante una sessione di prove, questa versione venne allestita presso le officine Abarth. Il colore scelto era il blu diplomatico. Giovanni Agnelli la usava per spostarsi privatamente a Torino e, per non farsi notare, volle che si confondesse con una delle tante Prisma di serie. A1128

 Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Lancia_Prisma

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