SI SCIOLGONO I BEATLES – (Aprile 1970)

Beatles

beatles 1969

Una delle loro ultime interpretazioni (1969) – Clicca Sopra

VIDEO 2 – VIDEO 3 Beatlemania – Clicca  

VIDEO 4 Prima che divenissero famosi -The Quarryman – Clicca  

(Nella griglia finale tanti FILMATI delle loro più belle canzoni)

I Beatles

BEATLES

Beatles sono stati un gruppo rock britannico, originario di Liverpool e attivo dal 1960 al 1970. Hanno segnato un’epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art. Ritenuti un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali e considerati tra le maggiori espressioni della musica contemporanea, a distanza di vari decenni dal loro scioglimento ufficiale – e dopo la morte di due dei quattro componenti – i Beatles contano ancora un enorme seguito e numerosi sono i loro fan club esistenti in ogni parte del mondo.

Secondo stime del Guinness dei primati, è il complesso musicale di maggior successo commerciale di sempre con oltre un miliardo di dischi venduti, e per la rivista Rolling Stone i Beatles sono i più grandi artisti di tutti i tempi.

Primi contrasti (1968) 

Il 1968 si aprì con un viaggio in India a Rishikesh, presso il Maharishi Mahesh Yogi, alla scuola di pensiero della “Rigenerazione spirituale” di cui i Beatles erano nel frattempo diventati adepti. Al ritorno dall’India, John e Paul volarono a New York per il lancio della loro società di produzione ribattezzata “Apple” e che aveva per simbolo una mela verde. Con la loro società, essi spiegarono, volevano offrire la possibilità a tutti gli artisti che avevano qualcosa da dire, fossero essi musicisti, scrittori, cineasti, di potersi esprimere senza passare dalla dura gavetta e dalla spasmodica ricerca di qualcuno che gli desse fiducia come era capitato a loro.

Paul disse in una conferenza stampa che l’idea era quella di un “comunismo occidentale”. Di fatto, l’attività principale della Apple fu la produzione dei loro dischi, che dal White Album in poi iniziarono ad apparire con l’etichetta della mela verde, intera su un lato del disco e tagliata a metà sull’altro. Si trattò di un’impresa velleitaria che risucchiò molto denaro e dette risultati assai modesti rispetto alle aspettative artistiche, anche se alla fine uscirono per la Apple dischi di autori di talento, come il giovane James Taylor.

Con il contributo anche di molti brani composti durante il loro soggiorno presso l’ashram himalayano del Maharishi, conclusosi con una certa delusione da parte loro, nacque il doppio The Beatles (soprannominato White Album per la copertina completamente bianca), uscito nel novembre del 1968. Nel disco è evidente come il gruppo stesse perdendo la propria coesione, in quanto ogni brano riporta l’identificabile cifra stilistica del suo autore, ma anche in positivo il prepotente emergere come compositore di George Harrison (sua infatti la notevole While My Guitar Gently Weeps, che si segnalò anche per l’inedita presenza alla chitarra solista di Eric Clapton).

BEATLES

Ma il disco, oggi ampiamente rivalutato dalla critica e dai più grandi artisti, non riscosse lo stesso consenso dei precedenti, ed essi stessi si accorsero di non avere tra loro quella sintonia dei primi tempi. Nonostante questo, l’album presenta particolarissimi spunti innovativi psichedelici e di musica ambient-alternativa come Revolution 9 e alcune sonorità di contaminazione jazz, blues e musica etnica. In quel periodo i percorsi della musica cosiddetta “alta” e della musica “bassa”, per così dire, si incrociarono e da questi accostamenti nacquero progetti, suite, opere sempre più avveniristici.

Per questi motivi e per rimediare ai sempre più frequenti contrasti interni (dovuti anche alla presenza ingombrante della nuova compagna di Lennon, Yoko Ono), nacque l’idea di “tornare alle origini” con un disco più spontaneo e meno ricercato, registrato in diretta senza le ricercatezze e le elaborazioni in studio dei loro ultimi lavori. Il progetto, dal nome Get Back, prevedeva anche un film sulla sua realizzazione e il ritorno a una performance dal vivo.

Le riprese, iniziate negli inospitali studi cinematografici di Twickenham a Londra, poi abbandonati per uno studio casalingo alla Apple Records in Savile Row, sarebbero diventate un film uscito con lo stesso titolo dell’album, Let It Be – Un giorno con i Beatles, destinato a restare – e a farli restare – nella storia della musica pop. Dopo molte ipotesi, tra cui quella di tenere un concerto di chiusura su una nave o suonando in un locale “a sorpresa” e all’insaputa del pubblico, il palcoscenico, l’ultimo stage, divenne la terrazza del loro quartier generale londinese, la Apple, al numero 3 di Savile Row dove, il 30 gennaio del 1969, ebbe luogo il loro ultimo concerto dal vivo.

BEATLES

Il pubblico era costituito, oltre che dagli operatori addetti alle riprese cinematografiche del concerto, da una manciata di fortunatissimi curiosi, per lo più impiegati dello stesso stabile, che scalando comignoli e tetti, mai potevano immaginare che sarebbero stati fortunati testimoni di un evento. In strada, per contro, decine e decine dibobbies (poliziotti) faticavano a tenere a bada ancora una volta l’ennesima (e ultima) massa di fans che avevano appreso in qualche modo la notizia della performance. Ma subito dopo l’interesse dei quattro per Get Back calò ed essi si dedicarono a diversi progetti solisti che avevano già pronti nel cassetto.

La Fine (1969-1970) 

Con la scusa dei ritardi nella confezione dell’album e nella postproduzione della pellicola, Get Back venne più volte rimandato. I problemi erano effettivamente altri: i piccoli rancori personali e i grandi disastri finanziari scaturiti dalla Apple. L’ingresso del manager Allen Klein, destinato a risanare il grave deficit, fu osteggiato dal solo Paul, il quale propose lo studio dell’avvocato Eastman, suo suocero. Su quella disputa, importante ma in altri tempi probabilmente superabile, i quattro ruppero del tutto i rapporti, e poco dopo persero anche il controllo sulla Northern Songs, che controlla tuttora i diritti editoriali di quasi tutto il catalogo dei Beatles.

beatles disco let it be copertina

L’unica che premeva per avere un disco nei negozi entro la fine dell’anno era la EMI, che riuscì a mandare in porto una tregua temporanea: tra luglio e agosto, negli studi di Abbey Road, richiamato George Martin che li aveva abbandonati dopo il White Album perché stanco dei continui litigi, i Beatles scrissero, provarono e registrarono le ultime canzoni della loro storia. Neppure un mese dopo fu pronto Abbey Road, il testamento artistico che conteneva capolavori quali Come TogetherHere Comes the SunShe Came In Through the Bathroom Window e Something. In Abbey Road i Beatles utilizzarono il moog (celebre sintetizzatore di suoni) nella canzone Because. Il disco è l’ultima opera dei Beatles, molto più significativo, compatto, omogeneo dell’ancora inedito Get Back, già pronto ma lontano dal vedere la luce.

Alla fine di quello stesso 1969 il tecnico del suono Glyn Johns ricevette l’incarico di rimettere mano a Get Back, in previsione della pubblicazione del film, programmato per il maggio dell’anno seguente. A quel punto però il gruppo era diviso: da un lato Paul, dall’altro i compagni e soprattutto John e Yoko (sempre più presente in sala di registrazione).

Beatles

Mentre McCartney stava registrando i brani del suo primo album da solista, Lennon aveva da poco esordito in concerto con il suo nuovo gruppo, la Plastic Ono Band. Il 3 gennaio del 1970, Paul, George e Ringo effettuarono l’ultima seduta a nome Beatles e registrarono una canzone di Harrison, I Me Mine, ultima aggiunta all’album. Poche settimane dopo, Paul comunicò ai compagni l’intenzione di abbandonare il gruppo. Dopo l’uscita di Abbey Road, Harrison e Lennon (all’insaputa di McCartney) chiamarono l’affermato produttore Phil Spector per affidargli i nastri di Get Back: Spector rielaborò radicalmente molte canzoni, e ne uscì un album che, considerato il fatto di essere registrato praticamente alla vecchia maniera, tutto suonato dal vivo pezzo per pezzo, è oggi reputato un eccezionale esempio di coraggio.

Il prodotto è l’album Let It Be, che sarebbe uscito un mese dopo l’intervista con cui McCartney annunciò l’abbandono del gruppo (dopo aver ascoltato le modifiche apportate da Spector alla sua The Long and Winding Road). Fu l’atto finale. Seguiranno diverse cause legali, ma anche quattro carriere soliste certo non paragonabili tra loro (e difficilmente accostabili a quella del complesso unito), e un’eredità pesantissima. A distanza di più di trent’anni, nel 2003 fu pubblicata la versione originale dell’album senza nessun ritocco e artificio, Let It Be… Naked, disco campione d’incassi ancora una volta, e che consacrò, anche nel nuovo millennio, il gruppo di Liverpool.

Discografia italiana  

In Italia le emissioni discografiche dei Beatles furono curate dalla Parlophon (che era distribuita dalla Carisch), e differiscono da quelle inglesi sia per i titoli degli album che per gli abbinamenti delle canzoni dei 45 giri, oltre che per le copertine; The Beatles in Italy è invece un album pubblicato solo in Italia in occasione del tour del complesso, e per questo motivo molto ricercato dai collezionisti internazionali.

Dopo il successo dei primi 45 giri, la Bluebell, distributrice in Italia dell’etichetta statunitense Vee Jay Records, pubblicò due 45 giri di cui la casa americana aveva ottenuto la licenza per gli Stati Uniti, ma la diffusione di essi fu ostacolata dalla Parlophon, che deteneva i diritti per l’Italia, e dallaCarisch che la distribuiva.

Con il passaggio alla Apple, le differenze tra le emissioni in parte si ridurranno, anche se l’etichetta continuerà, in Italia, la numerazione di catalogo dellaParlophon; inoltre il catalogo della Parlophon passò, con la fusione delle varie case discografiche originali nella EMI Italiana, a quest’ultima etichetta, che ha ripubblicato quindi i dischi dei Beatles uniformandosi alle uscite inglesi.

beatles

33 giri 

I primi quattro album, pubblicati in mono su etichetta rossa, vennero in seguito ristampati in versione stereo con l’etichetta nera e la sigla del numero di catalogo preceduta da una S

  • 1963: The Beatles (Parlophon, PMCQ 31502)
  • 1963: I favolosi Beatles (Parlophon, PMCQ 31503)
  • 1964: Tutti per uno (Parlophon, PMCQ 31504)
  • 1964: Beatles for Sale (Parlophon, PMCQ 31505)
  • 1965: The Beatles in Italy (Parlophon, PMCQ 31506)
  • 1965: Aiuto! (Parlophon, PMCQ 31507; versione mono con etichetta rossa)
  • 1965: Aiuto! (Parlophon, SPMCQ 31507; versione stereo con etichetta nera)
  • 1965: Rubber Soul (Parlophon, PMCQ 31509 versione mono; SPMCQ 31509 versione stereo)
  • 1966: Revolver (Parlophon, PMCQ 31510 versione mono; SPMCQ 31510 versione stereo)
  • 1966: A Collection of Beatles’ Oldies (But Goldies) (Parlophon, PMCQ 31511 versione mono; SPMCQ 31511 versione stereo; antologia)
  • 1967: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (Parlophon, PMCQ 31512 versione mono; SPMCQ 31512 versione stereo)  A0653

beatles

45 giri 

  • 1963: Please Please Me/Ask Me Why (Parlophon, QMSP 16346) – VIDEO
  • 1963: She Loves You/I’ll Get You (Parlophon, QMSP 16347) – VIDEO
  • 2 gennaio 1964: P.S. I Love You/I Want to Hold Your Hand (Parlophon, QMSP 16351) –
  • 1964: Twist and Shout/Misery (Parlophon, QMSP 16352) –  
  • 1964: From Me to You/Devil in Her Heart (Parlophon, QMSP 16355) – VIDEO
  • 1964: Can’t Buy Me Love/You Can’t Do That (Parlophon, QMSP 16361) – VIDEO
  • 1964: A Hard Day’s Night/Things We Said Today (Parlophon, QMSP 16363) – VIDEO
  • 1964: Please Please Me/From Me to You (Vee Jay Records, VJ 581) –
  • 1964: Do You Want to Know a Secret/Thank You Girl (Vee Jay Records, VJ 587) –
  • 1964: Thank You Girl/All My Loving (Parlophon, QMSP 16364) – VIDEO
  • 1964: And I Love Her/If I Fell (Parlophon, QMSP 16365) – VIDEO
  • 1964: I Should Have Known Better/Tell Me Why (Parlophon, QMSP 16367) – VIDEO
  • 1964: No Reply/Baby’s in Black (Parlophon, QMSP 16370) –
  • 10 dicembre 1964: Rock and Roll Music/I’ll Follow the Sun (Parlophon, QMSP 16371)
  • Dicembre 1964: I Feel Fine/Kansas City (Parlophon, QMSP 16372)
  • 1965: Eight Days a Week/I’m a Loser (Parlophon, QMSP 16377) –
  • 1965: Ticket to Ride/Yes It Is (Parlophon, QMSP 16378) – VIDEO
  • 1965: Long Tall Sally/She’s a Woman (Parlophon, QMSP 16381) – VIDEO
  • 1 settembre 1965: Help/I’m Down (Parlophon, QMSP 16383) –
  • 1965: Yesterday/The Night Before (Parlophon, QMSP 16384) – VIDEO
  • 1965: I Need You/Dizzy Miss Lizzy (Parlophon, QMSP 16385) – VIDEO
  • 1965: We Can Work It Out/Day Tripper (Parlophon, QMSP 16388)
  • 1965: Michelle/Run for Your Life (Parlophon, QMSP 16389) – VIDEO
  • 1966: Paperback Writer/Rain (Parlophon, QMSP 16394)
  • 1966: Yellow Submarine/Eleanor Rigby (Parlophon, QMSP 16397) – VIDEO
  • 1966: Girl/Nowhere Man (Parlophon, QMSP 16398) – VIDEO
  • 1967:Penny Lane/Strawberry Fields Forever (Parlophon, QMSP 16404) – VIDEO
  • 1967: All You Need Is Love/Baby You’re a Rich Man (QMSP 16408) – VIDEO
  • 1967: Hello Goodbye/I Am The Walrus (Parlophon, QMSP 16415) – VIDEO
  • 1968: Lady Madonna/The Inner Light (Parlophon, QMSP 16423) –
  • 1968: Hey Jude/Revolution (Parlophon, QMSP 16433) –VIDEO
  • 1968: Ob-La-Di, Ob-La-Da/Back in the U.S.S.R. (Apple, QMSP 16447) – VIDEO
  • 1969: Get Back/Don’t Let Me Down (Apple, QMSP 16454) – VIDEO
  • 1969: The Ballad of John and Yoko/Old Brown Shoe (Apple, QMSP 16456)
  • 1969: Something/Come Together (Apple, QMSP 16461)
  • 1970: Let It Be/You Know My Name (Apple, QMSP 16467) – VIDEO
  • 1970: The Long and Winding Road/For You Blue (Apple, 3C006-04514)
  • 1971: All Together Now/Hey Bulldog (Apple, 3C006-04982) – VIDEO
beatles 1964Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Beatles
 
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