SEGA MEGA DRIVE – (1988/1998)

SEGA MEGA DRIVE 

sega mega drive sony

Sega Mega Drive

Nel 1988 in Giappone (nel 1989 in USA e nel 1990 in Europa) ,  e quindi qualche anno dopo la grande crisi delle consolle di videogiochi, SEGA provò di nuovo a fare breccia nel mercato delle console creando il Sega Genesis, una console a 16-bit di nuova generazione, enormemente più avanzata del Nintendo S.

VIDEO 2– I 100 giochi più famosi della Mega Drive –  Clicca 

VIDEO 3– Il primo livello di Sonic – Clicca  

Al momento del rilascio, il Genesis (che nel mercato Europeo ed in Giapponese prese il nome di “Sega Mega Drive“) costava $179 e nella confezione era presente un controller ed il famoso gioco Altered Beast. Venne anche immediatamente rilasciato il “Power Converter”, un apparecchio per far girare i giochi del Master System sul Genesis. SEGA aveva anche pianificato di rilasciare un modem ed una tastiera per la console, entro la fine dell’anno. Nonostante il TurboGrafx-16 della NEC, nei primi quattro mesi di vendita, avesse sconfitto il Mega Drive quanto a vendite, la console SEGA godeva di un forte supporto da parte delle case esterne di programmazione (La più influente delle quali era senza dubbio la Electronic Arts), ottime scelte di mercato, un tempismo perfetto nella messa in vendita della console e giochi estremamente popolari.

sega megadrive2_ scatola

Quando uscì il Super Nintendo, circa un anno e mezzo dopo, il Mega Drive iniziò un lento declino di popolarità, pur mantenendo una solida base di utenti in alcuni paesi. Infatti, nonostante il Super Nintendo avesse indiscutibilmente un hardware migliore, il parco giochi del Megadrive era molto vasto e di ottima qualità.

Inoltre, il Super Nintendo aveva una grave limitazione: la CPU, seppur affiancata da potentissimi coprocessori che la liberavano dai compiti relativi a grafica e sonoro, era pur sempre inferiore, e tanto, rispetto al Motorola 68000 della macchina rivale. Molti giochi per Super NES erano pieni di rallentamenti, al punto che alcune cartucce furono dotate di vere CPU che dessero una mano al processore principale della console. Ovviamente, ciò influì sui prezzi.

In seguito il Mega Drive divenne il secondo sistema dotato di lettore CD-ROM esterno (Mega CD) che aggiungeva non solo una maggior capacità di memorizzazione ma anche potenza di calcolo al sistema, permettendo di avere velocità maggiori, grafica più accurata e, naturalmente, colonne sonore di qualità CD. Al dicembre 1995 erano state vendute negli Stati Uniti circa 16 milioni di unità a coronamento di uno dei prodotti di maggior successo di casa Sega.

sega mega drive cd 1991

Quando lo Super Nintendo S  fu introdotto sul mercato nell’agosto 1991, la SEGA, rendendosi conto che la prima minaccia sul mercato dei 16-bit si era materializzata, spese un considerevole ammontare di denaro in una campagna pubblicitaria volta a sottolineare il catalogo giochi superiore e mostrare immagini del Sega-CD, l’evoluzione del Mega Drive. Il periodo di sviluppo del Sega-CD fu lungo e la macchina avrebbe visto la luce in USA un anno dopo, tuttavia questa strategia di marketing fu ingegnosa: le vendite di console Mega Drive e relativi giochi, infatti, calarono solo lievemente fino alla stagione natalizia del 1991, superando quindi quelle del Super Nintendo. Era la prima volta dopo sei anni che la Nintendo perdeva la leadership nel settore dei videogiochi.

 Mega Drive 2

Sega e Nintendo dall’inizio del ’91 (visto che il Super Nes era uscito da poco in Giappone) si contendevano il controllo del mercato dei videogiochi. La grafica dello SNES era notevolmente superiore a quella della macchina di casa Sega ma molti ne criticavano la bassa velocità di elaborazione (si sosteneva che il processore girasse alla metà della velocità della CPU a 7MHz del Megadrive). La Sega sfruttò questa superiorità con intelligenza e nell’estate del 1991 svelò il suo progetto segreto: Sonic the Hedgehog, un platform game dalla grafica straordinaria che avrebbe ben presto guadagnato il titolo di gioco più veloce della storia dei videogames.

sonic sega mega drive

L’arrivo di Sonic fu un brutto colpo per la Nintendo: il gioco fu la prova che il Mega Drive non era così obsoleto come la Nintendo voleva far credere a tutti. Fu il primo videogioco che ruppe gli schemi del platform, grazie ad una grafica molto colorata, ma soprattutto alla sua velocità, impressionante per l’epoca. Il rivale diretto, Super Mario World, uscito in USA due mesi dopo, era un ottimo titolo ma alla fine si trattava solo della versione 16-bit di Mario, che non presentava innovazioni sostanziali nel gameplay rispetto ai capitoli precedenti.

Il 1992 fu l’anno turbolento per tutti i sistemi a 16 bit. All’inizio dell’anno la NEC annunciò che la distribuzione del TG16 sarebbe stata curata da una nuova società, la TTI (Turbo Technologies Inc.), costituita da alcuni dirigenti di NEC Hudson Soft. La Nec in ottobre lanciò nel mercato americano anche il Turboduo: la seconda versione occidentale del TG-16 con il lettore cd integrato. Il Turboduo non riuscì a competere né con lo Snes né con il MD a causa della poca pubblicità e l’altissimo prezzo. A Natale uscì il Mega Drive 2 (in quel momento solo in Giappone e pochi mesi dopo in Occidente), dalle caratteristiche tecniche identiche alla prima versione ma con un design più accattivante, una gestione del suono leggermente diversa e l’eliminazione dell’uscita per il cavo dell’antenna. E fu proprio nella stagione natalizia del ’92 che Sega arrivò senza grossi problemi: in poche parole anche quell’anno Sega riuscì a primeggiare, sebbene in America ormai le vendite dello Snes stessero per raggiungere quelle del MD.

Schermata 2016-05-04 alle 20.11.13

Il 1993 fu il primo anno in cui la superiorità Sega iniziò a vacillare. Il gruppo di sviluppatori dei giochi SNES era cresciuto, sfornava programmi a ritmo elevato e titoli parecchio interessanti erano comparsi nei negozi. La Sega presentò il Sega-CD (chiamato Mega-CD nella versione Pal) ad aprile per il mercato europeo (ma gli appassionati avevano già iniziato a comprarlo di importazione dal Giappone un anno prima). Nonostante la campagna pubblicitaria che da due anni insisteva sul prodotto, la macchina vendette poco, in parte a causa del prezzo inizialmente molto alto (200 dollari) in parte perché i giochi disponibili furono pochi (poco più di 100 titoli, di cui non tutti convertiti in occidente) e abbastanza deludenti: al di là di qualche bel titolo (come l’ottimo Sonic-CD), la gran parte dei giochi erano trasposizioni delle versioni su cartuccia con in più la colonna sonora di qualità CD. Molti giochi sfruttavano dei filmati in live-action (come se fossero dei film interattivi) ma erano dei video di bassa qualità noiosi e squallidi. Questi filmati, inoltre, venivano visualizzati in dei riquadri che non riempivano tutto lo schermo, lasciando spazio all’interfaccia. Il gioco più popolare che sfruttava questa impostazione fuNight Trap. C’erano anche dei cavi di alimentazione aggiuntivi alla console (oltre quelli del Mega Drive di base) piuttosto ingombranti. Il sistema ricevette dalla stampa critiche accanite. Con il Sega-CD a tenere il mercato durante l’anno la Nintendo superò le vendite del Mega Drive a metà ’93 e riconfermò questo primato alla fine dell’anno.

Il 1994 fu l’anno in cui videro la luce i primi sistemi a 32-bit. Trip Hawkins abbandonò la Electronic Arts a metà 1993 per costituire la 3DO e pochi mesi dopo fu presentato il 3DO Interactive Multiplayer. Sebbene incredibilmente meno capace rispetto ai successivi sistemi a 32-bit (Playstation & Saturn), il 3DO fece intravedere quale sarebbe stato il futuro dei videogiochi alla fine dell’era dei 16-bit e sia la Sega che la Nintendo videro in questa macchina una seria minaccia alla loro supremazia nel mercato dei videogiochi. Nonostante la Sega Japan stesse sviluppando il successore del Mega Drive (il Saturn) già da vari mesi, la Sega America lanciò in novembre il 32X, un’espansione che avrebbe trasformato il Mega Drive in un sistema a 32-bit. L’idea era che potesse coesistere col Saturn, la cui uscita era prevista un anno dopo quella del 32X. Invece la Sega America iniziò la distribuzione del Saturn a maggio del 1995, appena 6 mesi dopo il lancio del 32X.

sega_satur

Praticamente la SEGA si faceva concorrenza da sola. Il 32x in effetti doveva essere destinato a coloro che non volevano spendere i 400 dollari per il Saturn. Sotto questo punto di vista il 32X poteva essere una buona idea, solo che la Sega avrebbe dovuto commercializzarlo almeno un anno prima per distanziarsi dall’uscita della console a 32-bit. I processori a 23 MHz di cui era composto si mostrarono ovviamente molto meno potenti rispetto a quelli di Playstation a 34 MHz e del Saturn a 28 MHz. I giochi furono ancora una volta abbastanza deludenti. Doom, per esempio, era inferiore alla versione PC a causa del suono gracchiante (ma graficamente superiore alla versione Snes). Per non parlare del fatto che, anche in questo caso, l’espansione aveva bisogno di un’ulteriore alimentatore aggiuntivo, il quale, per chi aveva acquistato già il Sega-CD, avrebbe messo a serio disagio gli utenti (c’erano tre spine elettriche in tutto). Con il 32X ci fu il definitivo declino del Mega Drive (che già aveva iniziato a barcollare col Sega-CD) poiché l’espansione pur essendo più economica di una nuova console era troppo cara e i giochi erano poco allettanti e sicuramente al di sotto degli standard stabiliti dal 3DO. Il 32X costò alla società una grossa perdita in credibilità.

Sega_32X2

Alla fine del 1994, la Nintendo lanciò Donkey Kong Country, pubblicizzandolo come un gioco che sfruttava completamente la grafica e la velocità dei 32-bit senza necessità di alcuna espansione. Il gioco provò che lo SNES fosse il più potente sistema a 16-bit sul mercato e che avesse caratteristiche che potevano tranquillamente essere accostate ai 32-bit (3DO, Saturn) o al Jaguar. Nonostante il Mega Drive godesse ancora un’ottima ludoteca la SEGA non si riprese dal fiasco del 32X e molti ritengono che anche le vendite insoddisfacenti del Saturn siano state influenzate da tale insuccesso. Sperando di far sopravvivere l’interesse nella piattaforma Mega Drive, la SEGA introdusse il Nomad, un portatile con display LCD a colori, a 179 dollari, ma l’alto prezzo ne impedì la diffusione.

Malgrado tutto, il Mega Drive rimase una delle console più vendute del mondo (quasi 40 milioni di esemplari venduti), con milioni di clienti, anche perché dopotutto il Super Nintendo non fu mai totalmente dominante, soprattutto per il mercato occidentale ed europeo. I giochi continuarono ad essere prodotti addirittura fino al 1998, periodo in cui erano già pesantemente affermate le console a 32-bit. Dal 1994 al 1997 il mercato dei videogiochi si spostò gradualmente dai 16-bit ai 32-bit e perfino ai sistemi a 64-bit di prima generazione. Il 3DO, il CD-I e il Jaguar uscirono di scena già nel 1995 in conseguenza delle forti vendite di console Playstation e Saturn (nel solo Giappone). Il 1998 fu l’ultimo anno di produzione del Sega Mega Drive.

Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Sega_Mega_Drive

web
free counters

Chiunque vanti titoli sulle foto di questo articolo mi contatti subito per la loro immediata rimozione

Per contattare l’amministratore di questo sito invia una mail a: francoberte1963@virgilio.it

oppure mi invii un messaggio sulla pagina Facebook

Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.