
Teofilo Sanson Iniziò la sua carriera imprenditoriale nel 1948 con un modesto chiosco di gelati a Torino. Ha successivamente fondato un laboratorio nella stessa città, poi evolutosi dal 1968 nella Gelati Sanson (il marchio però a differenza del suo cognome veneto si pronunciava con l’accento sulla “a”), con sede a Colognola ai Colli, nell’est veronese, fino a diventare un’azienda leader del settore dolciario, tanto da venire considerato il «Re del gelato».
UNO SPOT DEL 1985
Nel 1988, al termine di un contenzioso, perse il controllo dell’azienda passata agli americani del fondo Beatrice (già soci di Sanson dal 1969) per poi riprenderla nel 1994, con l’aiuto dell’imprenditore Leonardo Del Vecchio.

Con la cessione nel 2000 alla GranMilano del gruppo Barilla uscì definitivamente dalla proprietà. Nel 2008 la GranMilano è passata al gruppo Sammontana, che nel 2012 ha deciso di togliere dal mercato lo storico marchio Sanson, mantenendo in vita i soli gelati Sansonì e Ringo.

Teofilo Sanson è stato anche un mecenate dello sport: nel 1976 ha rilevato l’Udinese Calcio; dopo quattro anni, la squadra friulana è risalita dalla Serie C alla Serie A. Per primo in Italia, ebbe l’idea di mettere il marchio della sua azienda sui pantaloncini dei calciatori e di far risaltare sul terreno di gioco la scritta Sanson, cosa, allora proibita, che gli costò delle multe, ma che aprì la strada agli sponsor nel calcio.

Teofilo Sanson, il ragazzo che vendeva i gelati a Porta Palazzo e che è diventato uno dei più grandi industriali d’Italia, muore a Verona il 31 gennaio 2014.




Chiunque vanti titoli sulle foto di questo articolo mi contatti subito per la loro immediata rimozione
Per contattare l’amministratore di questo sito invia una mail a: francoberte1963@virgilio.it
Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione- Condividi allo stesso modo
Pubblicità Pubblicità Pubblicità
Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione- Condividi allo stesso modo