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Storia dell’auto: RENAULT 5 ALPINE / TURBO / TURBO2

Renault 5 

La sfida …..Troppo forte la Renault 5 turbo – Clicca Sopra

VIDEO 2  Una bellissima carrellata di immagini – Clicca  

VIDEO 3 – Il sound inconfondibile di una Turbo 2 – Clicca  

Renault 5 (Berlina/Alpine/Turbo)

La Renault 5 è un’utilitaria prodotta dalla casa automobilistica francese Renault dal 1972 al 1984.

Dopo che la Renault 4CV venne rimpiazzata dalla Dauphine prima e dalla Renault 8 dopo, non vi era più una vera vettura di fascia bassa nei listini Renault. C’era la Renault 4, ma era un tipo particolare di vettura economica, caratterizzata da ingombri decisamente abbondanti per la bassa fascia che andava ad occupare. Mancava invece una vettura di fascia bassa e dagli ingombri ridotti, in grado di trovarsi a suo agio nel traffico cittadino. Fu così che nel 1968 fu avviato il Progetto 122, destinato a dar vita ad una piccola vettura dai costi di esercizio ridotti. Visto il successo della R4 e la collaudata bontà del suo progetto, fu utilizzato lo stesso telaio anche per il Progetto 122.

Il disegno della carrozzeria fu affidato alle mani di Michele Boué, e pochi mesi dopo l’inizio dei progetti cominciarono a circolare le foto dei primi prototipi, che già rendevano l’idea della vettura definitiva: se il progetto, nelle sue grandi linee non rivelava niente di rivoluzionario, in realtà celava una caratteristica nascosta che consisteva nel poter avere una vettura versatile e di un certo margine di versatilità di impiego, pur rimanendo più piccola della R4 o della R6.

La vettura definitiva fu presentata il 28 gennaio del 1972 e per le sue dimensioni ridotte doveva confrontarsi non solo con le sue dirette rivali (come la Peugeot 104 e la Fiat 127), ma anche con vetture leggermente più piccole come la Citroën LN e successivamente negli anni ottanta, con la Fiat Panda. La R5 fece scalpore per il fatto che in poco più di tre metri e mezzo di lunghezza vi era un concentrato di soluzioni assai valide.

Prima di tutto, per quanto riguardava il fattore sicurezza, la R5 era dotata di frontale deformabile, così da assorbire l’urto in caso di incidente e lasciare intatta la zona dell’abitacolo. Quanto ai paraurti stessi, erano in plastica, un’anteprima assoluta in Europa. Altro elemento caratterizzante della R5 era la grande abitabilità interna in rapporto alle dimensioni della vettura, aspetto reso possibile anche dal passo, decisamente lungo rispetto agli ingombri totali della R5. Per queste caratteristiche, unite alla linea moderna e molto piacevole, al prezzo di listino concorrenziale ed ai costi di esercizio contenuti, la R5 riscosse subito un gran successo. All’inizio erano disponibili solo due versioni: la L e la TL.

Entrambi i modelli avevano in dotazione il divanetto posteriore ribaltabile, paraurti grigi, portiere controvento, maniglie di appiglio posteriori e la leva del cambio montata sulla plancia. L’allestimento TL, più ricco, offriva in dotazione lo specchietto di cortesia per il passeggero anteriore, tre posacenere (uno sotto al bracciolo della portiera lato passeggero e altri due nella parte posteriore), i due sedili anteriori reclinabili separatamente, maniglie di appiglio anteriori, e tre tasche portaoggetti.

Meccanicamente montavano due unità motrici derivate direttamente da quelle impiegate sulla R4 e sulla R6, un 782cc per la versione L, ed un 956cc per la TL. Da quel punto in poi, gli aggiornamenti sia meccanici che di allestimento furono molto numerosi.

  • Nel 1977 ci fu l’introduzione dell’allestimento Alpine (denominato Gordini in Gran Bretagna), simile a quello della versione TS, ma con il motore da 1.4 litri e con il cambio a cinque marce.
Il prototipo – visione del motore
  •  Nel novembre 1981 la Renault 5 alpine diventa Alpine turbo, aumentando ancora la già elevata potenza di questo motore. Mentre su tutte le versioni, vengono modificati leggermente nel disegno i comandi e con l’adozione di un’unica e più comoda leva per fari, frecce e clacson. (prima con due leve una per clacson e fari ed una per le frecce) viene adottata su tutta la gamma 5 una sigla modello posteriore con grafica rinnovata. Viene presentata la R5 TURBO con motore posteriore utilizzata in gran parte per un uso agonistico.

Quindi un discorso a parte meritano le tre principali versioni sportive della R5, per le loro impostazioni tecniche che arrivarono a distanziarsi di parecchio dagli standard tecnici presenti sulle altre R5 e Supercinque. La prima in ordine cronologico fu la Alpine. Essa montava un 4 cilindri da 1397 raffreddato ad acqua, lo stesso motore utilizzato sulle R5 TX e TS, ma rivisto in profondità, in modo da arrivare ad erogare 93 CV a 6400 giri/min, in luogo dei 63 CV erogabili sulle due versioni più tranquille. Tale motore era dotato di testata emisferica in alluminio, e riusciva ad erogare una maggior potenza grazie ad interventi come l’aumento del rapporto di compressione e l’adozione di un carburatore invertito doppio corpo Weber.

Con tali rivisitazioni, anche la coppia motrice aumentò in maniera considerevole, arrivando ad 11.8 kgm di picco massimo a 4000 giri/min. La distribuzione era del vecchio tipo ad asse a camme laterale mosso da catena, e distribuzione ad aste e bilancieri. L’impianto frenante era di tipo misto, cioè con dischi anteriori da 228 mm anteriormente e con tamburi al retrotreno. I cerchi erano da 13 pollici, dimensioni ridotte che permettevano alla Alpine uno scatto bruciante, tale da coprire in circa 9 secondi l’accelerazione da 0 a 100 km/h da garantirle un allungo di 175 km/h, considerevole all’epoca per una piccola vettura pepata.  

Ancor più bruciante era lo scatto della Renault 5 Alpine Turbo, la versione che nel 1982 andò a sostituire la Alpine aspirata descritta finora e che per le sue prestazioni si avvalse dell’adozione di un turbocompressore Garrett T3 (senza intercooler), grazie al quale la potenza massima salì fino a 110 CV a 6000 giri/min, mentre la coppia massima crebbe da 11.8 a 15.2 kgm a 4000 giri/min. A causa di tali prestazioni, anche l’impianto frenante dovette essere adeguato e furono pertanto montati i dischi anche posteriormente. Grazie a tale propulsore, la Alpine Turbo raggiungeva una velocità massima di 185 km/h, scattando da 0 a 100 km/h in soli 7.5 secondi.

Ma già nel 1980, la Casa francese realizzò un vero mostro da rally: la R5 Turbo, che tanta fama avrebbe acquisito negli anni a venire. Per la realizzazione della R5 Turbo si ripartì da zero, riprogettandola come se si trattasse di una nuova vettura. Ed effettivamente la R5 Turbo aveva ben poco a che spartire con qualunque altra R5 prodotta, comprese le Alpine e le Alpine Turbo. Tanta diversità derivava in primo luogo dallo schema meccanico, completamente stravolto. La R5 Turbo infatti non montava più il motore in posizione anteriore longitudinale, ma in posizione posteriore centrale, con trazione posteriore. Tale scelta finì per costringere i progettisti a rinunciare al divanetto posteriore.

 La R5 Turbo risultò quindi omologata per due persone. L’unità motrice utilizzata era il solito 4 cilindri da 1397 cc già montato sulla Alpine e sulle TS e TX, ma rivisto in maniera molto profonda dalla Alpine di Dieppe, che aveva già firmato le notevoli prestazioni delle R5 Alpine. Oltre alla sovralimentazione e a numerose altre migliorie viene introdotto anche uno scambiatore di calore (intercooler) in grado di far respirare meglio il motore, soggetto in questo caso a terribili sollecitazioni termiche. L’alimentazione vide la rinuncia al carburatore in favore dell’iniezione elettronica K-Jetronic. Alla fine, tale unità motrice arrivò a sviluppare ben 160 CV a 6500 giri/min e una coppia motrice di 21.4 kgm a 3250 giri/min. L’impianto frenante si avvalse di dischi ventilati sui due assi. 

La R5 si riconosce a colpo d’occhio per i mostruosi allargamenti dei parafanghi, soluzione necessaria per ospitare sia sospensioni più robuste, sia gli pneumatici maggiorati pensati per poter scaricare su strada la grande potenza e la grande coppia motrice di cui il propulsore era capace.

La R5 Turbo era capace di raggiungere una velocità massima di oltre 200 km/h, scattando da 0 a 100 km/h in soli 6.5 secondi. Nel 1982 fu introdotta la Turbo 2, con alcune migliorie volte a rendere più affidabile la meccanica e volte ad abbassare il prezzo di listino, che sulla Turbo 1 era troppo elevato, senza tuttavia compromettere le prestazioni, che rimasero superlative. a0378

Interni Renault 5 GT Turbo 1985 / 1991


Nel 1985 uscì anche questa versione – Renault 5 GT Turbo 

Testo tratto e modificato:  http://it.wikipedia.org/wiki/Renault_5#Alpine_e_Turbo

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