POKEMON – Serie animata – (1997)

Pokemon

I Pokémon sono personaggi di una linea di videogiochi omonima, di origine giapponese, creata nel 1995 da Satoshi Tajiri e pubblicata dalla Nintendo. Queste creature immaginarie sono allevabili dagli esseri umani, che possono farle combattere tra di loro.

La prima storica sigla dei Pokemon – Clicca Sopra

La scena più discussa di tutta la serie. Episodio 38 ( 700 casi di epilessia ) – Clicca Sopra

VIDEO 3  – Il primo episodio – Clicca   

VIDEO 4 – VIDEO 5 – Altre censure – Clicca

Pokemon

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Il nome è una parola macedonia formatasi dalla coppia di parole ingle Pocket Monsters (Poketto Monsutā, «mostri tascabili»). La contrazione, inizialmente dovuta alle ridotte dimensioni dello schermo del Game Boy, avrebbe dovuto essere “Pockemon“, come visibile in uno degli episodi dell’anime, formata dalla contrazione della grafia corretta «Pocket Monster». Tuttavia si preferì rimuovere la «c», sia per evitare confusione che per ragioni commerciali legate all’esistenza di Monster in my pocket.

Serie animata e lungometraggi

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 Il 1º aprile 1997 venne trasmesso in Giappone, sul canale TV Tokyo, il primo episodio del cartone animato omonimo basato sui videogiochi Pokémon Rosso e Blu. La serie animata ebbe tanto successo che il 18 luglio dell’anno seguente venne diffuso il primo film basato sull’anime. In dieci anni, a partire dal 1998, sono stati prodotti complessivamente dodici film sui Pokémon, aventi come protagonista Ash Ketchum e i suoi amici. In ogni film è presente almeno un Pokémon leggendario. In Italia alcuni dei film sono stati distribuiti in VHS e DVD, altri sono stati trasmessi su canali televisivi a pagamento.

L’anime e il videogioco

Boeing della compagnia ANA raffigurante tre Pokémon: da sinistra a destra Clefairy, Pikachu e Togepi. Dietro le ali sono visibili Mewtwo e Snorlax

Si possono notare delle somiglianze tra l’anime e i videogiochi. Ad esempio, nella versione originale della serie animata, i titoli dei primi episodi erano seguiti da una piccola freccia rivolta verso il basso. Ciò fu senza dubbio ispirato alle schermate dei videogiochi, che presentano una freccia quando il testo è diviso in più parti e bisogna scorrerlo per visualizzarlo tutto. Si può notare che, fino alla quinta serie, al termine di ogni singolo episodio, la scritta “to be continued” che appariva sullo schermo era preceduta da una piccola freccia rivolta verso destra, che ricorda i tasti direzionali del Game Boy. Negli episodi più recenti la freccia è scomparsa.

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Già dal primo episodio della serie si nota che l’anime è un tentativo di ricalcare il videogioco. Infatti l’episodio “L’inizio di una grande avventura” (“Pokémon, I choose you!“) inizia con uno scontro, con stile da videogioco, tra un Gengar e un Nidorino, preso dall’inizio del videogioco Pokémon Rosso, che si trasforma in stile cartoon. La scelta dell’animazione iniziale tratta dalla versione Rossa non è casuale, infatti uno dei nomi default del protagonista di questo titolo è appunto Ash (invece in Pokémon Blu uno dei nomi default è Gary e lo scontro è tra Gengar e Jigglypuff).

Pokemon 2

Inoltre i luoghi, gli oggetti e i Pokémon presenti nelle varie zone siano quasi identici a quelli del gioco. Nonostante siano ripetutamente presenti combattimenti tra Pokémon, i personaggi della serie animata non sembrano tener sempre conto delle strategie necessarie per vincere gli incontri, come invece accade nel videogioco, spesso ignorando le statistiche dei Pokemon, le loro mosse o addirittura il loro tipo. La maggior parte degli episodi dell’anime si mantengono per tutta la durata su binari estremamente prevedibili con una trama semplice e un’atmosfera a volte molto comica, fattore che ha contribuito non poco ad attaccare ai Pokémon la nomea di prodotto esclusivamente per bambini in età scolare.

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Tuttavia stando alle dichiarazioni dello storyboarder dell’anime, Masamitsu Hidaka, riproporre vicende simili all’interno della storia è una scelta voluta e condivisa dagli autori. Essi ritengono infatti che il pubblico sia in continuo cambiamento e sempre nuove generazioni di spettatori si appassionano all’anime, mentre altre, superando il target di età a cui si rivolge, lo abbandonano. Sempre secondo l’intervista pare inoltre che non si abbia l’intenzione di interrompere la serie fintanto che il business funziona.

pikachu in battaglia pokemon

Pokemon – Episodi censurati

Il primo caso riguarda il 38º episodio della prima serie, il cui titolo originale è でんのうせんしポリゴン (Electric Soldier Porygon), che è stato bandito in tutto il mondo. L’episodio in questione andò in onda la prima ed unica volta il 16 dicembre 1997 in Giappone, causando quasi 700 casi di epilessia provocate da alcune sequenze nelle quali vengono mostrate intermittenze luminose troppo veloci. Le intermittenze hanno questa successione: un fotogramma rosso, uno blu e uno azzurro. Poi di nuovo rosso, blu, azzurro e così via. Alcune persone hanno sofferto di attacchi di epilessia anche a causa della successiva trasmissione della sequenza d’immagini incriminate durante la diffusione della notizia tramite telegiornali. La serie animata dei Pokémon è incorsa più volte in censure, per i motivi più vari.

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Un altro episodio censurato in tutto il mondo è stato l’episodio 377! (Shaking Island Battle! Dojoach VS Namazun!!). La data prevista di trasmissione dell’episodio in Giappone era il 4 novembre 2004, ma non fu trasmesso poiché il 23 ottobre dello stesso anno avvenne il terremoto nel Chuetsu che fece deragliare un treno (l’incidente non causò vittime). La trama dell’episodio prevedeva infatti che alcuni Whiscash causassero un terremoto. L’episodio fu prima rimandato e in seguito il network decise di non trasmetterlo. L’episodio non fu nemmeno tradotto in inglese, probabilmente a causa dello shock che lo tsunami del 26 dicembre 2004 aveva nel frattempo causato nell’opinione pubblica.

Questi due episodi sono stati banditi anche in Italia, dal momento che la traduzione italiana è basata sulla versione statunitense della serie. Oltre a questi, anche altri tre sono stati censurati in molti paesi: il 18° (Vacanza ad Acapulco!), il 35° (La leggenda di Dratini) e il 252° (La Via Gelata).

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Il primo di questi tre episodi mostrava James, membro del Team Rocket, travestito da donna per partecipare ad un concorso femminile in bikini. In seguito l’episodio è stato trasmesso senza la sequenza incriminata, non permettendo però una adeguata comprensione dello stesso.

Il secondo è ambientato nella Zona Safari (un’area molto importante nella storia del videogioco). Questo episodio è stato censurato perché uno dei personaggi, il custode dell’area, era in possesso di armi da fuoco che usa nel corso dell’episodio per minacciare Ash e i compagni e per attaccare i membri del Team Rocket. Il motivo principale della censura è collegato al massacro della Columbine High School e altri eventi simili che sono avvenuti negli Stati Uniti.

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Nel terzo episodio, durante il corso della storia, Brock si ammala gravemente e finisce in ospedale. La Warner Bros. non ha mai dichiarato il motivo della censura. Le idee più diffuse sulla causa sono tre: la prima è che in quel momento si era diffuso l’allarme SARS. I sintomi mostrati da Brock durante l’episodio sono molto simili alla malattia accennata. Altri affermano che l’episodio è stato censurato perché Brock, in stato febbrile, tentando di baciare l’infermiera, rischia di baciare Jynx (ma poi riconosce il Pokémon ed evita il bacio).

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Il mitico Gioco dei Pokemon in scatola dell’epoca

Si ritiene inoltre che sia stato censurato per via dell’aspetto del Pokémon, che ricorderebbe lo stereotipo di donna dalla pelle nera. Successivamente a causa delle proteste degli afroamericani, la Nintendo avrebbe cambiato il colore della pelle di Jynx trasformandola in viola.

Infine il diciannovesimo episodio, Le Creature Marine (Tentacool and Tentacruel), è stato censurato a partire dal 2001, dopo la prima messa in onda nel 1998 e in seguito a tre successive repliche, poiché Tentacruel distrugge un grattacielo. Questo, secondo la rete, avrebbe potuto evocare nella mente degli statunitensi gli attentati dell’11 settembre 2001.

Malattie

Il 38º episodio della prima serie ha causato 685 casi di epilessia. Dopo questo incidente la Nintendo mise un avviso nei videogiochi riferito ai soggetti affetti da epilessia fotosensitiva.

Crudeltà verso gli animali

Alcuni hanno messo a confronto il meccanismo originario delle lotte tra Pokémon e la pratica, fuorilegge, del combattimento tra galli. Da questo punto di vista, il gioco si fonda principalmente sul fatto che gli allenatori di Pokémon devono catturare e far combattere tra loro animali selvatici.

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Inoltre le pozioni e gli altri oggetti, che servono a curare o a migliorare l’abilità del Pokémon durante le lotte, sono considerate al pari delle droghe e delle sostanze stupefacenti. Alcuni pensano che ciò inciti i bambini alla crudeltà verso gli animali o verso il gioco d’azzardo.

Tuttavia, molti fan della serie vedono gli scontri come una competizione amichevole tra due squadre di Pokémon e tra i loro allenatori. Da questo punto di vista, gli allenatori non costringono i Pokémon a sfidarsi a tutti i costi. Nonostante esistano Pokémon territoriali (ad esempio Pidgeotto), la loro aggressività è completamente differente da quella dei galli da combattimento, che lottano fino a quando uno dei due muore.

Razzismo

Il Pokémon Jynx originariamente aveva una pelle scura, poiché era una parodia di una moda giapponesi, il ganguro, o yamanba, in voga nel periodo dell’uscita del videogioco. Molti afroamericani, tra cui la scrittrice Carole Boston Weatherford, accusarono il videogioco di fornire, attraverso il Pokemon, un’immagine stereotipata delle persone di colore. ( 1mar18 )

Nel 2002, in risposta a questa controversia, la Nintendo cambiò il colore del Pokémon rendendo viola sia le mani che il viso.

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Card Pokemon

Testo tratto e modificatohttp://it.wikipedia.org/wiki/Pok%C3%A9mon

Tutti i personaggi e le immagini di “Pokemon” sono copyright © Toei Animation.

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