Mondiali di calcio 1990
La canzone ufficiale dei Mondiali – Clicca Sopra
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VIDEO 4 – Schillaci Re del mondiale – Clicca
Il campionato mondiale di calcio 1990 o Coppa del Mondo FIFA del 1990 (noto anche come Italia ’90) è stata la quattordicesima edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA ogni quattro anni.
Si svolse in Italia dall’8 giugno all’8 luglio 1990. Per i mondiali di Italia ’90 fu composta appositamente la canzone Un’estate italiana (nota anche come Notti magiche), scritta da Giorgio Moroder ed interpretata da Gianna Nannini e Edoardo Bennato.
Squadre partecipanti
UEFA (14 squadre)
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CONMEBOL (4 squadre)
CONCACAF (2 squadre)
AFC (2 squadre)
CAF (2 squadre)
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NB:Italia qualificata d’ufficio come Nazione ospitante, Argentina qualificata d’ufficio come Campione del mondo in carica.
Fase Finale
Ottavi di finale
Gli ottavi iniziarono con la vittoria del Camerun per 2-1 sulla Colombia. Dopo 105 minuti di partita, la gara si accese nel secondo tempo supplementare. A Napoli fu ancora Roger Milla a timbrare lo storico accesso di una squadra africana ai quarti, con una doppietta in quattro minuti; il gol della bandiera colombiana lo firmò Redin. In serata, una tripletta di Tomáš Skuhravý e un gol di Luboš Kubík consentirono alla Cecoslovacchia di battere 4-1 la Costa Rica; per i centroamericani andò a segno González.
Domenica 24 giugno si disputarono due gare molto attese: Brasile-Argentina nel pomeriggio, Germania Ovest-Olanda in serata. Buona parte della sfida fra le due superpotenze sudamericane fu caratterizzata da un assedio brasiliano: Careca, dopo due minuti, seminò mezza difesa argentina, ma fu bloccato da Goycochea; al 18° Dunga colpì il palo, al 52° fu Alemão a cogliere il montante, al 64° ancora Careca mancò il vantaggio di testa. Maradona, tartassato dalla difesa brasiliana, si accese a dieci minuti dalla fine, e seminando gli avversari, allargò al limite dell’area per Caniggia, che dribblò anche Taffarel per segnare a porta vuota. Vinse l’Argentina per una rete a zero.
A Milano la Germania Ovest superò l’Olanda. Dopo 21 minuti Völler falciò il portiere Hans van Breukelen: dall’episodio nacque un violento battibecco tra l’attaccante tedesco allora in forza alla Roma e il milanista Rijkaard, l’arbitro espulse entrambi e all’uscita dal campo l’olandese fu colto dalle tv nell’atto di sputare addosso a Völler. Al 52°, su cross di Buchwald, Klinsmann segnò, centrando poi un palo alla mezz’ora della ripresa; all’82° Brehme firmò il raddoppio da fuori area. Un rigore di Koeman all’88° servì solo ad accorciare le distanze.
Il giorno seguente, affermazione ai rigori dell’Irlanda sulla Romania (decisiva la parata di Bonner sul tiro di Timofte); sorprendente il fatto che gli irlandesi raggiunsero i quarti di finale senza mai né vincere né perdere entro i tempi regolamentari. In serata toccò ai padroni di casa, impegnata all’Olimpico contro l’Uruguay: la gara si risolse nella ripresa, con un tiro di Schillaci e un colpo di testa di Serena su punizione di Giannini, a favore degli italiani.
Gli ottavi terminarono il giorno dopo. A Verona, la Jugoslavia e la Spagna si annullarono fino ad un quarto d’ora dalla fine. Poi Stojković portò in vantaggio gli slavi dopo la torre di Kataneć; gli spagnoli pareggiarono immediatamente con il bomber Salinas, ma nei supplementari ancora Stojković fu decisivo su punizione per il 2-1 finale. A Bologna, l’Inghilterra soffrì contro il Belgio. Ma ad un minuto dai rigori, fu Platt, in semirovesciata, a mandare avanti i Leoni.
Quarti di finale
I quarti di finale presentarono sei squadre europee, una sudamericana e un’africana.
A Firenze, l’Argentina fu opposta alla Jugoslavia. Gli slavi restarono in dieci alla mezz’ora, a causa dell’espulsione di Šabanadžović; il risultato rimase però sullo 0-0 per 120 minuti e si procedette ai rigori. Stojković colpì la traversa; Maradona si vide respingere il tiro da Tomislav Ivković. Troglio sembrò condannare la sua squadra, cogliendo il palo. Ma Goycochea, parando i rigori di Brnović e Hadžibegić, guidò i sudamericani in semifinale.
L’Italia, la stessa sera, fu opposta al sorprendente Eire di Jackie Charlton. Vicini riconfermò Baggio e Schillaci in attacco. Dopo trentasette minuti ancora Schillaci, su una respinta successiva a un tiro di Donadoni, appoggiò in rete il pallone dell’uno a zero. Il risultato non cambiò più, nonostante una traversa su punizione ancora di Schillaci. L’Italia passò alle semifinali. Il giorno dopo, la Germania Ovest eliminò la Cecoslovacchia. Lothar Matthäus trasformò al 25° ilcalcio di rigore che decise la partita, poi fu il difensore Ivan Hašek a salvare per tre volte la propria porta; l’unico pericolo per i tedeschi arrivò da una punizione di Michal Bílek ed i cecoslovacchi, in dieci nel finale per l’espulsione di Ľubomír Moravčík, fecero ritorno in patria.
A Napoli fu quindi il turno del Camerun, opposto agli inglesi. Al 25° Platt schiacciò in rete un cross di Stuart Pearce; la reazione degli africani arrivò con l’ingresso di Milla, tenuto in panchina nel primo tempo, e dopo un fallo in area su di lui al 63° Kunde pareggiò su rigore; cinque minuti dopo fu Eugène Ekékéa portare in vantaggio i suoi grazie ad un assist dello stesso Milla. A nove minuti dalla fine Lineker trasformò però il rigore del pari dopo il fallo di Massing; ai supplementari fece il bis dagli undici metri con il fallo di N’Kono, fissando il risultato sul 3-2.
Semifinali
Si giunse così alle semifinali: Italia-Argentina e Germania Ovest-Inghilterra. L’Italia abbandonò la sede di Roma per scendere a Napoli dove Maradona era un idolo incontrastato. In campo tornò Vialli al fianco di Schillaci. Il gol arrivò al 17° di gioco: su un tiro di Vialli non trattenuto da Goycochea irruppe Schillaci, abile a portare in vantaggio la sua squadra.
Nel secondo tempo, al 68°, un cross di Olarticoechea permise a Caniggia di realizzare di testa la rete del pareggio: dopo 518 minuti terminò così l’imbattibilità di Walter Zenga. L’ingresso di Baggio (che nei supplementari sfiorò il gol su punizione) e Serena al posto di Giannini e di Vialli non smossero il punteggio dall’1-1 e si andò ai rigori. L’Argentina li segnò tutti, mentre Goycochea neutralizzò su Donadoni e Serena, sancendo un approdo in finale che ad una sudamericana in Europa mancava da 32 anni (il Brasile in Svezia nel 1958).
Il giorno dopo, nell’altra semifinale, a Torino, si affrontarono Germania Ovest e Inghilterra. Le due reti arrivarono al 60°, quando una punizione di Brehme fu deviata in modo decisivo dall’inglese Paul Parker, e all’80°, quando Lineker approfittò della confusione in area tedesca pareggiando e rinviando il verdetto ai rigori, ai quali si arrivò dopo due pali di Waddle e Buchwald. Dal dischetto sbagliarono gli inglesi Pearce e Waddle. La Germania Ovest avrebbe affrontato aRoma in finale l’Argentina. L’Inghilterra invece avrebbe incontrato a Bari i padroni di casa italiani per la finale che avrebbe stabilito il 3º e il 4º posto.
Finali
Nella finale per il terzo posto a Bari un’Italia rimaneggiata passò in vantaggio con Baggio al 72°, che segnò calciando la palla sotto la traversa da pochi metri; fu raggiunta da Platt dieci minuti dopo su cross di Dorigo e vinse grazie a un rigore, causato da un fallo di Parker e trasformato da Schillaci. Schillaci divenne capocannoniere con 6 reti mentre Shilton, a 41 anni, pose fine alla sua carriera internazionale. L’Italia ottenne il terzo posto, mentre l’Inghilterra, al suo miglior risultato mondiale da 24 anni a quella parte, si aggiudicò il premio Fair-play e nel dopogara, sia i calciatori in campo che i tifosi italiani e inglesi sugli spalti festeggiarono in maniera molto corretta l’epilogo del Mondiale cinque anni dopo la strage dell’Heysel.
Il giorno dopo, a Roma, furono di scena Argentina e Germania Ovest, per un replay della finale di quattro anni prima in Messico. Il pubblico italiano presente allo stadio Olimpico, condizionato dalla sconfitta in semifinale, fischiò l’esecuzione dell’inno nazionale argentino. L’episodio suscitò la rabbia di Maradona, che in favore di camera ripeté due volte hijos de puta (“figli di put***a”) all’indirizzo dei tifosi italiani. In una partita non esaltante, l’arbitro Edgardo Codesal Méndez fu protagonista: negò il rigore sia ad Augenthaler che a Calderón, espulse Monzón per un duro intervento al 65′ e concesse un dubbio rigore a sei minuti dalla fine, dopo un intervento di Sensini su Völler. Dal dischetto non sbagliò Brehme, e all’87’ l’Argentina rimase addirittura in 9 contro 11 per l’espulsione di Dezotti. Il mondiale italiano terminò, dunque, con la Germania Ovest campione per la terza volta e al suo ultimo atto ufficiale con tale nome; tre mesi dopo avvenne la riunificazione con la Germania Est e da quel momento la squadra (con il titolo sportivo degli occidentali) si chiamò solo Germania.
Fase a eliminazione diretta
Albero della fase a eliminazione diretta
Ottavi di finale | Quarti di finale | Semifinali | Finale | |||||||||||
24 giugno – 17:00 | ||||||||||||||
1C. Brasile | 0 | |||||||||||||
30 giugno – 17:00 | ||||||||||||||
3B. Argentina | 1 | |||||||||||||
Argentina | 0(3) | |||||||||||||
26 giugno – 17:00 | ||||||||||||||
Jugoslavia | 0(2) | |||||||||||||
1E. Spagna | 1 | |||||||||||||
3 luglio – 20:00 | ||||||||||||||
2D. Jugoslavia | 2 | |||||||||||||
Argentina | 1(4) | |||||||||||||
25 giugno – 17:00 | ||||||||||||||
Italia | 1(3) | |||||||||||||
2F. Irlanda | 0(5) | |||||||||||||
30 giugno – 21:00 | ||||||||||||||
2B. Romania | 0(4) | |||||||||||||
Irlanda | 0 | |||||||||||||
25 giugno – 21:00 | ||||||||||||||
Italia | 1 | |||||||||||||
1A. Italia | 2 | |||||||||||||
8 luglio – 20:00 | ||||||||||||||
3E. Uruguay | 0 | |||||||||||||
Argentina | 0 | |||||||||||||
23 giugno – 21:00 | ||||||||||||||
Germania Ovest | 1 | |||||||||||||
2A. Cecoslovacchia | 4 | |||||||||||||
1º luglio – 17:00 | ||||||||||||||
2C. Costa Rica | 1 | |||||||||||||
Cecoslovacchia | 0 | |||||||||||||
24 giugno – 21:00 | ||||||||||||||
Germania Ovest | 1 | |||||||||||||
1D. Germania Ovest | 2 | |||||||||||||
4 luglio – 20:00 | ||||||||||||||
3F. Olanda | 1 | |||||||||||||
Germania Ovest | 1(4) | |||||||||||||
23 giugno – 17:00 | ||||||||||||||
Inghilterra | 1(3) | Incontro per il terzo posto | ||||||||||||
1B. Camerun | 2 | |||||||||||||
1º luglio – 21:00 | 7 luglio – 20:00 | |||||||||||||
3D. Colombia | 1 | |||||||||||||
Camerun | 2 | Italia | 2 | |||||||||||
26 giugno – 21:00 | ||||||||||||||
Inghilterra | 3 | Inghilterra | 1 | |||||||||||
1F. Inghilterra | 1 | |||||||||||||
2E. Belgio | 0 | |||||||||||||
Ottavi di finale
Napoli 23 giugno 1990 ore 17:00 UTC+1 |
Camerun | 2 – 1 (d.t.s.) referto |
Colombia | Stadio San Paolo (50.026 spett.)
|
Milla 106’ 108’ | Marcatori | 115’ Redín |
Bari 23 giugno 1990 ore 21:00 UTC+1 |
Cecoslovacchia | 4 – 1 referto |
Costa Rica | Stadio San Nicola (47.673 spett.) |
Arbitro: | Kirschen |
Skuhravý 12’ 63’ 82’ Kubík 75’ |
Marcatori | 55’ González |
Torino 24 giugno 1990 ore 17:00 UTC+1 |
Brasile | 0 – 1 referto |
Argentina | Stadio delle Alpi (61.381 spett.)
|
Marcatori | 80’ Caniggia |
Milano 24 giugno 1990 ore 21:00 UTC+1 |
Germania Ovest | 2 – 1 referto |
Olanda | Stadio Giuseppe Meazza (74.559 spett.) |
Arbitro: | Loustau |
Klinsmann 51’ Brehme 82’ |
Marcatori | 89’ (rig.) R. Koeman |
Genova 25 giugno 1990 ore 17:00 UTC+1 |
Irlanda | 0 – 0 (d.t.s.) referto |
Romania | Stadio Luigi Ferraris (31.818 spett.) |
Arbitro: | Wright |
Sheedy Houghton Townsend Cascarino O’Leary |
Tiri di rigore 5 – 4 |
Hagi Lupu Rotariu Lupescu Timofte |
Roma 25 giugno 1990 ore 21:00 UTC+1 |
Italia | 2 – 0 referto |
Uruguay | Stadio Olimpico (73.303 spett.)
|
Schillaci 65’ Serena 83’ |
Marcatori |
Verona 26 giugno 1990 ore 17:00 UTC+1 |
Spagna | 1 – 2 (d.t.s.) referto |
Jugoslavia | Stadio Marcantonio Bentegodi (35.500 spett.)
|
Salinas 83’ | Marcatori | 78’ 92’ Stojković |
Bologna 26 giugno 1990 ore 21:00 UTC+1 |
Inghilterra | 1 – 0 (d.t.s.) referto |
Belgio | Stadio Renato Dall’Ara (34.520 spett.)
|
Platt 119’ | Marcatori |
Quarti di finale
Firenze 30 giugno 1990 ore 17:00 UTC+1 |
Argentina | 0 – 0 (d.t.s.) referto |
Jugoslavia | Stadio Artemio Franchi (38.971 spett.)
|
Serrizuela Burruchaga Maradona Troglio Dezotti |
Tiri di rigore 3 – 2 |
Stojković Prosinečki Savićević Brnović Hadžibegić |
Roma 30 giugno 1990 ore 21:00 UTC+1 |
Italia | 1 – 0 referto |
Irlanda | Stadio Olimpico (73.303 spett.) |
Arbitro: | Silva Valente |
Schillaci 38’ | Marcatori |
Milano 1º luglio 1990 ore 17:00 UTC+1 |
Germania Ovest | 1 – 0 referto |
Cecoslovacchia | Stadio Giuseppe Meazza (73.347 spett.) |
Arbitro: | Kohl |
Matthäus 25’ (rig.) | Marcatori |
Napoli 1º luglio 1990 ore 21:00 UTC+1 |
Inghilterra | 3 – 2 (d.t.s.) referto |
Camerun | Stadio San Paolo (55.205 spett.)
|
Platt 25’ Lineker 83’ (rig.) 105’ (rig.) |
Marcatori | 61’ (rig.) Kundé 65’ Ekéké |
Semifinali
Napoli 3 luglio 1990 ore 20:00 UTC+1 |
Italia | 1 – 1 (d.t.s.) referto |
Argentina | Stadio San Paolo (59.978 spett.)
|
Schillaci 17’ | Marcatori | 68’ Caniggia | ||
F. Baresi Baggio De Agostini Donadoni Serena |
Tiri di rigore 3 – 4 |
Serrizuela Burruchaga Olarticoechea Maradona |
Torino 4 luglio 1990 ore 20:00 UTC+1 |
Germania Ovest | 1 – 1 (d.t.s.) referto |
Inghilterra | Stadio delle Alpi (62.628 spett.) |
Arbitro: | Wright |
Brehme 60’ | Marcatori | 80’ Lineker | ||
Brehme Matthäus Riedle Thon |
Tiri di rigore 4 – 3 |
Lineker Beardsley Platt Pearce Waddle |
Finale 3º posto
Bari 7 luglio 1990 ore 20:00 UTC+1 |
Italia | 2 – 1 referto |
Inghilterra | Stadio San Nicola (51.426 spett.)
|
Baggio 72’ Schillaci 86’ (rig.) |
Marcatori | 82’ Platt |
Finale
Roma 8 luglio 1990 ore 20:00 UTC+1 |
Germania Ovest | 1 – 0 referto |
Argentina | Stadio Olimpico (73.603 spett.)
|
Brehme 84’ (rig.) | Marcatori |
|
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Vincitore
Campione del mondo 1990 Germania Ovest 3º titolo |
Classifica marcatori
6 reti
- Salvatore Schillaci
5 reti
- Tomáš Skuhravý
4 reti
- Roger Milla
- Lothar Matthäus
- Gary Lineker
- Míchel
3 reti
- Andreas Brehme
- Jürgen Klinsmann
- Rudi Völler
- David Platt
2 reti
- Claudio Caniggia
- Careca
- Müller
- Michal Bílek
- Bernardo Redín
- Roberto Baggio
- Davor Jozić
- Darko Pančev
- Dragan Stojković
- Gavril Balint
- Marius Lăcătuş
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