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MECCANO – (Dal 1908)

Meccano

Meccano

Meccano è il nome di un set per la costruzione di modellini, costituito originariamente da barrette metalliche perforate, viti, dadi e bulloni che permette la costruzione di modellini funzionanti e di apparecchi meccanici.

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Inventato e brevettato nel 1901 da Frank Hornby, commesso di Liverpool, venne prodotto dal 1908 al 1980 dalla Meccano Ltd, azienda con sede a Liverpool. Oggi viene fabbricato in Francia e in Cina. Nel corso degli anni successivi, il prodotto è stato più volte riprogettato. Attualmente è in commercio una versione di Meccano basata su componentistica di plastica, destinata a bambini in età prescolare.

Il Meccano nel corso del Novecento ebbe così tanto successo che tra il 1916 e il 1963 venne pure pubblicata la rivista Meccano Magazine.

Nei primi anni sessanta Meccano Srl iniziò ad avere problemi finanziari e nel 1964 venne comprata da Lines Bros Ltd (Tri-ANG). Nel tentativo di ridefinire l’immagine del Meccano, fu modificata nuovamente la colorazione, rendendo gialle le barre nere e le strisce e le travi argentate. L’argento venne presto sostituito dallo zinco nel 1967, per cui le parti argentate sono di facile attribuzione temporale per i collezionisti.

Il giallo e il nero erano stati scelti come colori per rispecchiare fedelmente la colorazione della maggior parte dei veicoli pesanti che venivano costruiti in quel periodo, dalle gru agli escavatori. Nel 1970 compaiono per la prima volta le componenenti elettroniche, mentre piatti neri diventano azzurri. Il numero dei set viene ridotto di uno, ossia va fuori produzione il n. 9, con conseguente rinumerazione dei set dallo 0 all’8, rinominati dall’1 al 9, mantenendo invariata l’identificazione del set n.10.

L’azienda Lines Brothers andò volontariamente in liquidazione nel 1971 e le Airfix Industries comprarono la Meccano Srl. nel 1972. Nel 1973, le attrezzature 1-10 erano ancora disponibili, ma con l’aggiunta di nuovi kit di componenti: Army Multikit, Highway Multikit, Plastic Meccano, Pocket Meccano e due tipi di Clock Kits.

Nel 1978 l’assortimento dei set del Meccano fu nuovamente ridotta e modificata, ricombinando i pezzi contenuti nei set dal 2 all’8 in 6 nuovi set, etichettati A e da 1 a 5. I vecchi set n. 9 e n. 10 vennero però conservati pressoché immutati. Anche il nuovo assetto aziendale però ebbe problemi economici, sicché la Airfix, nel tentativo di contenere le perdite, chiuse la storica fabbrica di Binns Road per spostare la produzione in Francia, sotto la guida della General Mills, azienda di giocattoli statunitense fin dal 1972.

Il nuovo Meccano

Nel 1981 la General Mills acquistò i macchinari della Meccano Srl. UK, acquisendo quindi il completo controllo del marchio Meccano e iniziando una radicale trasformazione della produzione. Tutti i set allora esistenti del Meccano vennero messi fuori produzione, e una nuovo assortimento di set furono progettati e proposti: dai nuovi stabilimenti francesi uscivano ormai i Meccano Junior. Questi nuovi set comprendevano soprattutto parti in plastica, e potevano quindi essere assemblati solo in modellini, con la completa perdita del concept di Ingegneria in miniatura da sempre fondamentale nelle scelte strategiche dell’azienda: il Meccano diventava “un semplice giocattolo”, dagli usi ridotti, con cui non si potevano più costituire veri e propri apparecchi meccanici.

Nel 1985 la General Mills vendette a Marc Rebibo, un ingegnere francese, e ancora una volta i set furono completamente rinnovati. Il set Meccano Junior vennero rimpiazzati da tre set Premium Meccano e da due set Motor, che includevano un motore a sei velocità. Data la forte richiesta, furono reintrodotti anche i set del 1981 dal n.5 al n. 10.

Nel 1989 Marc Rebibo vendette ciò che rimaneva dell’azienda Meccano a Dominique Duvauchelle. Nuovi cambiamenti, quindi: i bulloni d’acciaio placcati di zinco e con la testa adatta alle chiavi a brugola furono sostituiti da bulloni placcati d’ottone e con la testa a taglio, adatta ai giravite, e reintroduzione dei set di plastica Meccano Junior. Pensati per l’uso da parte dei più piccoli, furono introdotti molti set tematici, come le serie di Construction and Agricultural e i modellini Space. I vecchi set dal n. 5 al n. 10 rimasero in produzione fino al 1992.

Nel 1994 furono introdotti nuovi set tematici insieme ad un motore a frizione aggiunto al Plastic Meccano System. Nel 1996 arrivò il set Action Control con comandi agli infrarossi e nel 1999 ci fu una intera nuova gamma di set denominati Motion System, che cambiarono completamente l’immagine del Meccano. In totale, c’erano sei set composti da un modellino, due set da cinque modellini, e cinque nuovi set numerati dal n. 10 al n. 50, con i set compresi tra il 20 e il 50 motorizzati. Un cambiamento radicale rispetto alla normale pratica di mantenere una varietà di colori generale si ebbe con l’introduzione di combinazioni di colori specifiche per ogni set, anche fluo.

Nel 2000, l’azienda fornitrice giapponese Nikko, specializzata in giocattoli, comprò il 49% della Meccano e sfruttò i suoi canali commerciali internazionali per introdurre nel mercato internazionale i prodotti radio-comandati dell’azienda. Il design e lo sviluppo dei prodotti restò per il 51% alla Meccano SN, con sede a Calais, in Francia. Nikko lanciò con successo un nuovo assortimento di set, tra cui Crazy Inventors e Future Master. Nikko diede un impulso molto forte allo sviluppo dell’elettronica programmabile e dei controlli radio nei kit del Meccano. Tuttavia, per la forte pressione commerciale, Nikko preferì rivendere la propria quota alla Meccano SN, ancora casa madre francese ad agosto 2007.

Oggi i set del Meccano sono fabbricati in Francia e in Cina. Il Meccano è molto diverso dal giocattolo degli anni Trenta e degli anni Cinquanta: il mercato non è relativamente cambiato molto e i prodotti si rivolgono ancora ai più giovani, ma i giovanissimi appartengono a una cultura differente da quella degli anni d’oro e hanno genitori più attenti al problema della sicurezza dei giocattoli.

Lo zoccolo duro degli appassionati (e intransigenti) fan del Meccano sono ormai cinquanta- sessantenni. Alcuni di questi collezionisti e costruttori di modellini abbracciano i cambiamenti con gioia, ma i puristi guardano con diffidenza a questi nuovi set in plastica. Tra di loro, alcuni appassionati si danno dei vincoli volontari di usare solo pezzi tradizionali, e considerano i pezzi usciti dalle ultime innovazioni non vero Meccano. I pezzi originali, come le travi ad angolo lunghe fino a due piedi, le spole del telaio o i rulli di stampa, utili per i grandi modelli, sono diventati difficili da trovare anche per gli specialisti: per questo sono utili i fornitori di modernariato che in giro per il mondo soddisfano le richieste degli appassionati che hanno sempre bisogno di qualche pezzo per completare la loro collezione o i loro modellini.

Compatibilità

Il meccano è probabilmente uno dei pochi prodotti che ha continuato a produrre pezzi compatibili tra loro dal 1901 ad oggi: molti modelli moderni funzionerebbero perfettamente anche se le componenti attuali del Meccano venissero sostituite con componenti che hanno più di 100 anni. Ciò che è rimasto invariato in tutti questi anni è il sistema imperiale del sistema perforato con buchi da 12 pollice, e dado e bullone da 532 pollici. A1590

Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Meccano

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