Lambretta
VIDEO 1 – Il Lambret-twist del Quartetto Cetra Carosello- Clicca SOPRA
VIDEO 2 – La Lambretta in “Quadrophenia” – Clicca
VIDEO 3 – Il sound di una 175 TV – Clicca
La Lambretta era uno scooter italiano prodotto dalla industria meccanica Innocenti di Milano, nel quartiere Lambrate, dal 1947 al 1972. Il nome “Lambretta” deriva dal fiume Lambro, che scorre nella zona in cui sorgevano proprio gli stabilimenti di produzione.
Nel 1922 Ferdinando Innocenti di Pescia diede vita ad una fabbrica di tubi d’acciaio a Roma. Nel 1931 spostò tutti i propri affari a Milano, costituendo proprio nel quartiere Lambrate la più grande fabbrica di tubazioni d’acciaio senza giunti.
Durante la seconda guerra mondiale, la fabbrica fu bombardata e completamente distrutta. Innocenti, nell’attesa di riacquisire da parte degli Alleati gli stabilimenti di Milano, diede vita nella Capitale allo studio del prodotto che avrebbe costituito la riconversione post-bellica della fabbrica: infatti, prendendo ispirazione proprio dai motorscooter militari americani giunti in Italia durante la guerra, e comprendendo le nuove necessità di motorizzazione utili alla popolazione nell’immediato dopoguerra, decise di dedicarsi alla produzione del rivoluzionario scooter.
Affida il design del nuovo veicolo ad una straordinaria accoppiata di ingegneri aeronautici: Pier Luigi Torre, che si occupa della meccanica, (lo stesso che aveva creato i motori dell’idrovolante Savoia-Marchetti S.55A della trasvolata atlantica diItalo Balbo) e ricostruisce gli stabilimenti milanesi, e Cesare Pallavicino che era stato il direttore tecnico prima della Breda fino al 1935 e poi della Caproni, che si occupò del telaio e del design. Nel 1947 lo scooter, battezzato Lambretta da Daniele Oppi, è pronto e viene lanciato sul mercato.
L’enorme successo non solo nazionale fece sì che la Lambretta, nei quasi 25 anni di produzione, venisse costruita su licenza anche in Argentina, Brasile, Cile, Indiae Spagna. La Innocenti produsse, sulla base della meccanica dello scooter, anche una serie di motocarri che, inizialmente denominati anch’essi Lambretta, ebbero poi il nome di Lambro.
Con il boom economico esploso in Europa occidentale verso la fine degli anni sessanta la richiesta degli scooters ebbe un calo, mentre l’automobile era ormai alla portata di tutti; la Innocenti dovette quindi lottare per sopravvivere finanziariamente.
La “British Motor Corporation” (BMC) approfittò delle sue difficoltà finanziarie e nel 1959 con la sua esperienza di produzione propose un contratto alla Innocenti per produrre di una berlina dell’Austin di 900 cm³, la A40 su licenza della “BMC” con i componenti forniti dalla BMC, la Innocenti Mini. Successivamente vennero prodotte anche altre automobili, ma anche con queste altre azioni di mercato, l’azienda chiuse la produzione nel 1971.
Il governo indiano comprò la catena di montaggio della Lambretta nel 1972, essenzialmente per le stesse ragioni per cui Ferdinando Innocenti l’aveva costruita dopo la guerra: l’India all’epoca era un paese con poche infrastrutture e non era ancora pronta economicamente per produrre piccole automobili dedicate al trasporto privato.
La SIL (Scooters of India Limited), con sede a Lucknow nell’Uttar Pradesh, fu l’impresa di proprietà statale che cominciò la produzione un paio d’anni dopo l’acquisto, continuando la costruzione della Lambretta originale sino al 1997.
Caratteristiche
Come la Vespa, anche la Lambretta aveva un motore a 2 tempi funzionante a miscela di benzina e olio, 3 o 4 marce, con una cilindrata che variava dai 39 ai 198 cm³.
Diversamente dalla Vespa, che è stata costruita con un telaio costituito da un solo pezzo, aveva una struttura tubolare più rigida su cui veniva assemblata la carrozzeria. I primi modelli prodotti presentavano la caratteristica della “carrozzeria scoperta”, distinguendosi quindi totalmente dalla Vespa (totalmente carenata), diventando il tipico segno di riconoscimento dello scooter milanese. Comunque i successivi modelli prodotti, esattamente dal modello C del 1950, furono presentati anche in versione carenata; proprio questo modello, criticato dalla rivale Piaggio per la somiglianza concettuale con la Vespa, ebbe un gran successo tanto che dal 1957 in poi, escludendo il modello LUI, la Lambretta fu sempre prodotta con carrozzeria “chiusa”. Altra sostanziale differenza rispetto alla Vespa sta nella collocazione del motore. Qui era disposto in posizione centrale, diversamente dalla concorrente che presentava il motore disassato sul lato destro del motociclo.
Alla fine degli anni cinquanta, contestualmente alla scelta di carrozzeria solo “chiusa”, la Lambretta viene rivista nella meccanica e nella carrozzeria, e passando per tre versioni (le serie LI), si arrivò nel 1962 ad ottenere il modello (LI III serie, “scooterlinea”) che poi, con pochissime modifiche estetiche, arrivò ad essere prodotto fino al 1972 (Lambretta DL), anno in cui la catena di montaggio fu venduta al governo indiano. Dei modelli degli anni 60, i modelli TV (Turismo Veloce) e SX (Special X) sono generalmente i più richiesti e desiderati, un successo dovuto alle loro prestazioni maggiorate e allook raffinato. Il modello TV fu il primo scooter al mondo a montare i freni a disco anteriori.
Oggi la Lambretta è un oggetto da collezionisti. Un’innumerevole quantità di Lambretta Club sparsi in tutto il mondo conserva ed alimenta il mito di questo storico scooter che, assieme alla Vespa, rappresenta inevitabilmente un’icona dell’Italia degli anni cinquanta e anni sessanta.
Musei
Alla Lambretta è stato dedicato il “Museo dello Scooter e della Lambretta”, presente nel comune di Rodano, in provincia di Milano. Il museo contiene tutti gli archivi originali provenienti dalla Innocenti e tutti i modelli rappresentanti la produzione Lambrettistica.
Modelli Lambretta
Prodotti in Italia
Caratteristiche tecniche – Innocenti Lambretta 150 li
Dimensioni e pesi |
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Ingombri (Lungh.xLargh.xAlt.) | 1.825 x 710 x 1.038 mm | ||||||||||
Altezze | Sella: mm – Minima da terra: 165 mm | ||||||||||
Interasse: 1.290 mm | Massa a vuoto: 105 kg | Capacità serbatoio: 8,5 l | |||||||||
Meccanica | |||||||||||
Tipo motore: Monocilindrico a 2 tempi | Raffreddamento: ad aria forzata | ||||||||||
Cilindrata | 148 cm3 (Alesaggio 57 x Corsa 58 mm) | ||||||||||
Distribuzione: valvola lamellare | Alimentazione: carburatore Dell’Orto MA 19-BS 5 | ||||||||||
Potenza: alla ruota 6,5 CV a 5.300 rpm | Coppia: – | Rapporto di compressione: 7:1 | |||||||||
Frizione: multidisco in bagno d’olio | Cambio: a 4 marce | ||||||||||
Accensione | elettronica CDI (anticipo fisso) | ||||||||||
Trasmissione | a catena | ||||||||||
Avviamento | a pedale | ||||||||||
Ciclistica | |||||||||||
Telaio | centrale in tubi d’acciaio | ||||||||||
Sospensioni | Anteriori: a biella oscillante / Posteriori: monoammortizzatore con regolazione del precarico | ||||||||||
Freni | Anteriore: tamburo / Posteriore: tamburo | ||||||||||
Pneumatici | anteriore da 3,50″ 10; posteriore da 3,50″ 10 | ||||||||||
Fonte dei dati: Manuale uso e manutenzione A0750 |
Di seguito carrellata di Lambretta con tutti i modelli prodotti
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Bonjour, je suis a la recherche d’une aile gauche pour lambretta J50 pouvez vous m’aiguiller dans ma rechercher ?
Merci d’avance
Cordialement
Damien
Prova a contattare il LAMBRETTA CLUB D’ITALIA ….. loro sanno di sicuro cosa fare. Questo è il link http://www.lambrettaclubitalia.it/news.asp?id=74