IL PIANETA DELLE SCIMMIE – Franklin J.Schaffner – (1968)

Il pianeta delle scimmie

 

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Il pianeta delle scimmie è un film di fantascienza del 1968 diretto da Franklin J. Schaffner basato sul romanzo La planète des singes (Il pianeta delle scimmie) di Pierre Boulle.  Non si può capire realmente il film, che è del 1968, se non si è vissuti o se non si conosce il clima che si viveva quando il film fu girato. Si sentiva realmente il pericolo che qualcuno, fra sovietici e americani, iniziasse una guerra che portasse alla distruzione nucleare di tutta la terra. Non è che adesso non ci siano più le bombe nucleari, ma certo lo scenario è realmente diverso.

Set durante le riprese del film

Il film vive tutta una sua storia, dal paesaggio spettrale iniziale con la sua musica d’avanguardia, al confronto con una società scimmiesca, in cui si parla della solitudine dell’essere umano moderno. Come è presente in senso più ampio, che rispetto solo al nucleare, quel sentimento di una umanità che va verso il nulla, in nome del progresso.

C’è anche il tema religioso, in cui la religione è quella che nega la realtà e la libertà, c’è allora un’inquisizione grottesca, ma che rimanda ovviamente alla vera inquisizione. Un film potente e fortemente politico, anche se assolutamente non partitico e nemmeno schierato. Così politico che si crede a stento al produttore che afferma di non essersene accorto, e che pensava solo ad un film di fantascienza. Così potente da aver dato il via a decine fra seguiti, telefilm e rifacimenti, che Charlton Heston si rifiutò giustamente di fare, vista la perfezione del primo.

pianeta delle scimmie making

Trama 

È l’anno 3978: gli astronauti si trovano in uno stato di ibernazione quando la loro astronave precipita nel lago di un pianeta sconosciuto. A bordo si attiva automaticamente il sistema di rianimazione dallo stato di ibernazione in cui era tenuto l’equipaggio e tre sopravvissuti, Taylor, Landon e Dodge, al risveglio scoprono che il quarto astronauta, una donna, è morta nello spazio per un guasto alla cabina di crioconservazione. Intanto la loro nave sta affondando e devono mettersi in salvo su canotti gonfiabili.

Atterraggio della navicella

Dopo avere vagabondato per un territorio montuoso, scendono in una valle dove incontrano un gruppo di esseri umani dall’aspetto primitivo. Li seguono. Mentre vagano in un territorio apparentemente deserto, gli astronauti vengono assaliti da un’orda di scimmie a cavallo, coperte di corazze ed armate di lance e armi da fuoco; gorilla a cavallo attaccano il gruppo di uomini e i tre astronauti che sono con loro. Dodge è colpito da una pallottola, mentre Taylor e Landon vengono catturati. Taylor viene ferito alla gola, e questo gli impedisce temporaneamente di parlare. I prigionieri sono portati in una città di scimmie dove Taylor viene rinchiuso con un altro essere umano catturato, la bella e primitiva aborigena di nome Nova.

Taylor scopre così che in questo pianeta le scimmie sono esseri intelligenti che hanno sviluppato una civiltà piuttosto evoluta a livello preindustriale mentre gli umani, che non sanno neanche parlare, sono trattati come animali utili solo per esperimenti scientifici. Le scimmie sono divise in: guerrieri, simili a gorilla, politici, simili ad oranghi e studiosi, simili a scimpanzé. Successivamente Taylor scopre che Landon è stato lobotomizzato dopo che una scimmia, il Dottor Zaius ha scoperto la sua capacità di parlare.

Cornelius e Zira sono scienziati che si interessano a Taylor a causa dei movimenti delle sue labbra, che sembrano svelare la capacità di parlare. In una scena Taylor scrive nella sabbia per tentare di comunicare con Cornelius e Zira, che però non lo notano; il Dottor Zaius invece vede i segni e intuisce preoccupato le capacità verbali e intellettuali dello strano uomo catturato. Successivamente guarito dalla ferita alla gola, Taylor riesce a parlare con i due scienziati che decidono di difenderlo poiché il prigioniero confermerebbe la teoria, proibita dalla scienza ufficiale, della discendenza delle scimmie dall’uomo.

il pianeta delle scimmie

Il Dottor Zaius dopo avere scoperto la capacità di parlare di Taylor, decide di sottoporlo ad un processo; la condanna è la lobotomia, ma Taylor, con l’aiuto di Cornelius e Zira, riesce ancora a fuggire portando con sé Nova e si dirige verso la zona proibita; giunti nella remota area che costeggia un mare, scoprono una caverna contenente manufatti della tecnologia umana.

Zaius con un gruppo di gorilla al seguito riesce a trovare Taylor e ingaggia uno scontro. Taylor cattura Zaius che ammette di aver capito da tempo che nel pianeta in un’epoca remota viveva una civiltà umana molto evoluta (tra l’altro crede che Taylor sia membro di una tribù umana più civilizzata di quelle della foresta locale) ma che questa civiltà si sia distrutta per la natura malvagia propria della razza umana. Infine Zaius si decide a lasciare liberi Taylor e Nova poiché ritiene meglio per tutti se i due semplicemente scompaiano.

Taylor non ha ancora compreso la natura di questo strano e sconosciuto pianeta dove le scimmie sono intelligenti e gli umani a livello animale. Poco dopo la fuga a cavallo lungo il litorale però egli scopre i ruderi della Statua della Libertà che affiorano dalla spiaggia; la statua parzialmente sepolta dalla sabbia inequivocabilmente svela la triste verità: l’astronave, per qualche motivo sconosciuto, è tornata sulla Terra solo dopo un lunghissimo viaggio, forse attraverso una distorsione spaziotemporale, durante il quale l’equipaggio è rimasto sospeso in ibernazione. Evidentemente, nei millenni trascorsi, l’Uomo ha distrutto se stesso e si è decimato a causa di una guerra nucleare, le cui radiazioni hanno distrutto la civiltà e fatto regredire gli umani. Il film finisce quindi con una celebre maledizione di Taylor contro la sciagurata Umanità:

il pianeta delle scimmie

  « Voi uomini l’avete distrutta [la Terra], maledetti, maledetti per l’eternità, tutti! »

Riconoscimenti

  • 1969 – Premio Oscar
    • Oscar alla carriera a John Chambers (Onorario per il Trucco)
    • Nomination Migliori costumi a Morton Haack
    • Nomination Miglior colonna sonora a Jerry Goldsmith

Differenze rispetto al romanzo

  • Nel romanzo l’eroe è un francese di nome Ulysse Mérou, mentre nel film diventa un americano di nome Taylor.
  • Nel film le scimmie parlano perfettamente la lingua degli umani (l’inglese), mentre nel libro la lingua è differente e sconosciuta e il protagonista deve impararla.
  • Il film è ambientato sulla Terra del futuro, mentre il romanzo è ambientato su un pianeta diverso ma simile.
  • Gli umani indossano vestiti primitivi, mentre nel romanzo sono nudi.
  • Nel film la tecnologia e molti aspetti della città delle scimmie sono molto più primitivi e sono simili al medioevo, rispetto a quanto descritto da Boulle, dove invece le scimmie avevano raggiunto un livello di tecnologia quasi paragonabile a quello degli esseri umani terrestri.

Sequel

il pianeta delle scimmie

         Film:

  • L’altra faccia del pianeta delle scimmie (Beneath The Planet Of The Apes), 1970
  • Fuga dal pianeta delle scimmie (Escape From Planet Of The Apes), 1971
  • 1999 – Conquista della Terra (Conquest of the Planet of the Apes), 1972
  • Anno 2670 – Ultimo atto (Battle for the Planet of the Apes), 1973

         Serie TV:

  • Il pianeta delle scimmie, 1974
  • Ritorno al pianeta delle scimmie, serie animata, 1975
La scena finale
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