Gli anni d’oro di: CATERINA CASELLI

Caterina Caselli

CATERINA CASELLI FESTIVAL SANREMO 1966
Caterina Caselli al Festival di Sanremo 1966 – Publifoto

Il Video di “Nessuno mi puà giudicare” – Clicca Sopra

VIDEO 2 “Perdono” – Clicca sopra

VIDEO  3 – “Sono Bugiarda” – Clicca

VIDEO 4 – “Il volto della vita” (Senza casco) Cantagiro 1968 – Clicca 

Caterina Caselli (Modena, 10 aprile 1946) è una cantante, produttrice discografica, attrice e conduttrice televisiva italiana, popolare soprattutto negli anni sessanta. Nata a Modena e vissuta a Magreta prima e Sassuolo poi, è conosciuta anche come Casco d’oro per la particolare acconciatura che la distingueva nel periodo di maggior successo.

Caterina Caselli – Gli esordi 

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Dopo un piccolo periodo di gavetta trascorso suonando il basso nei primi complessi che si esibivano nelle balere emiliane, ad appena diciassette anni partecipa alla rassegna “Voci Nuove” di Castrocaro, arrivando in semifinale. Viene notata dal discografico Alberto Carisch e scritturata dalla milanese MRC, etichetta fondata da Carisch qualche anno prima. Così incide il primo singolo Sciocca/Ti telefono tutte le sere (quest’ultima presentata ad una puntata della trasmissione televisiva La fiera dei sogni di Mike Bongiorno), un 45 giri che non ebbe successo.

L’anno successivo, dopo aver firmato per la CGD della famiglia Sugar, si mette in mostra al Cantagiro con Sono qui con voi, versione italiana di Baby please don’t go, incisa nel 1964 dai Them.

Casco d’oro

caterina caselli casco d'oro

Ma il colpo di fortuna arriva nel 1966, quando Celentano si presenta al “XVI Festival della Canzone Italiana” con Il ragazzo della Via Gluck, scartando il brano Nessuno mi può giudicare, già confezionato per lui e che viene affidato alla giovane cantante modenese, che lo canterà in coppia con Gene Pitney. È in quell’occasione che Caterina Caselli si presenta con un’acconciatura bionda a caschetto meritandosi il soprannome “casco d’oro” che l’accompagnerà per tutta la carriera.

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Il taglio a caschetto – ideato appositamente per lei dagli stilisti Vergottini – era un omaggio alla moda dilagante del taglio di capelli in stile Beatles.

Il Festival viene vinto da Domenico Modugno e da Gigliola Cinquetti con Dio, come ti amo, ma le maggiori vendite di dischi verranno fatte registrare proprio da Celentano e Caterina, con più di un milione di copie, mentre la canzone vincitrice si ferma a 300.000 copie.

caterina caselli nessuno mi può giudiucare

Nessuno mi può giudicare resta al primo posto della classifica per 9 settimane consecutive. Sull’onda di questo successo discografico il regista Ettore Maria Fizzarotti la chiama per girare l’omonima pellicola sentimentale, con Laura Efrikian,Nino Taranto e Gino Bramieri.

Nessuno mi può giudicare in Spagna diventa Ninguno me puede juzgar mentre in Francia è conosciuta con il titolo Baisse un peu la radio, incisa oltre che dalla Caselli anche da Dalida; tra gli altri successi di quell’anno va segnalata anche unacover della canzone Paint It Black dei Rolling Stones, tradotta con il titolo Tutto nero.

I Successi musicali e le interpretazioni cinematografici

caterina caselli perdono

Nel 1966 la Caselli trionfa al Festivalbar con Perdono, mentre con l’altro lato del 45 giri, L’uomo d’oro, si classifica al 4º posto ad Un disco per l’estate.

Sempre nello stesso anno Fizzarotti la sceglie come co-protagonista del film commedia Perdono con Fabrizio Moroni e Nino Taranto, un musicarello nel quale la parte principale è affidata a Laura Efrikian, allora moglie di Gianni Morandi.

L’anno dopo esce il suo primo 33 giri intitolato Caterina meets the We Five, compilation dei suoi primi tre 45 giri. Il 33 giri è condiviso con il gruppo inglese dei We Five che aveva esordito l’anno prima con You were on my mind presente pure in questo LP;

CATERINA CASELLI SPOSA SORRISI CANZONI TV COPERTINA

in autunno esce il 33 giri tutto suo intitolato Casco d’oro in cui inserisce È la pioggia che va dei Rokes e Puoi farmi piangere versione italiana di I put a spell on you, canzone d’esordio degli Alan Price Set.

Nel 1967 partecipa di nuovo al Festival della canzone italiana presentando in coppia a Sonny & Cher Il cammino di ogni speranza, che non riesce ad entrare in finale, anche se venderà un buon numero di dischi. Ancora meglio vende quello stesso anno Sono bugiarda, versione italiana di I’m a Believer, scritta da Neil Diamond e incisa dai Monkees nel 1966.

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Sempre nel 1967, in concomitanza con la trasmissione omonima da lei condotta insieme a Giorgio Gaber, pubblica il 3º album, Diamoci del tu ed è anche protagonista del film musicale di Ferdinando Baldi Io non protesto, io amo con Livio Lorenzon, Tiberio Murgia e Mario Girotti, non ancora Terence Hill. Inoltre appare nel film musicale di Giorgio Bianchi Quando dico che ti amo in cui sono presenti anche altri cantanti: Tony Renis, Lola Falana, Enzo Jannacci, Anna Rita Spinaci, Lucio Dalla e Jimmy Fontana.

caterina caselli copertina insieme a te non ci sto più

Molte le canzoni di successo nel 1968 (anno in cui non partecipa al Festival di Sanremo) Il volto della vita, cover di Days of Pearly Spencer dell’irlandese David McWilliams, e della quale esistono due versioni con testi differenti, con la quale vince il Cantagiro, L’orologio con la quale partecipò ad Un disco per l’estate, Il carnevale (6ª classificata a Canzonissima) e, forse, la sua più bella canzone, Insieme a te non ci sto più di Paolo Conte.

Sempre nel 1968 interpreta un film di Enzo Battaglia: Non ti scordar di me con Sergio Leonardi, conosciuto anche come Playboy con Daniela Giordano.

Nel 1969 torna a Sanremo cantando in coppia a Johnny Dorelli Il gioco dell’amore, arrivando in finale e piazzandosi al 10º posto.

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Sempre nel 1969, la sua canzone Cento Giorni serve di fondo musicale a una scena spettacolare del film francese Il Cervello, diretto da Gérard Oury, dove Silvia Monti scende in costume da bagno dal balcone di una villa utilizzando una corda.

Nel 1970 partecipa in coppia con Nino Ferrer a Sanremo, dove presenta Re di cuori, e pur arrivando in finale, non convince del tutto gli acquirenti di dischi.

Il Ritiro dalle scene e una nuova carriera 

Dopo il matrimonio nel giugno del 1970 con Piero Sugar, figlio di Ladislao, responsabile dell’omonima casa discografica, dirada l’attività, continuando comunque a cantare ancora per qualche anno. A0232

caterina-caselli-ciao-amici-copertinaTesto tratto e modificato:  http://it.wikipedia.org/wiki/Caterina_Caselli

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