GELATI …. CHE PASSIONE – (Anni 70 / 80)

Gelati                          Gelati toseroni alemagna algida

I Gelati Industriali e la Pubblicità

Il 3 gennaio 1954, la Rai trasmette per la prima volta. Ci vorrà qualche anno prima che la televisione entri in tutte le case ma il successo è notevole. Con la metà degli anni Sessanta sbarcano su Carosello le pubblicità di gelati come Camillino, Arlecchino, Fortunello e Allegretto .Nel 1965 iniziano ad andare in onda le brevi avventure di Gigino Pestifero, scritte da Giovannino Guareschi per i gelati Tanara.

Carosello di “Eldorado” Cocco Bill – Clicca Sopra

VIDEO 2  – Eldorado Chitarra Joe Gaber – Carosello – Clicca  

VIDEO 3 – Besana – Cochi e Renato  1973 – Carosello – Clicca  

VIDEO 4 – Algida – The Rokes – Carosello – Clicca  

VIDEO 5 – Toseroni  spot del 1981 – Clicca  

 VIDEO 6 – Eldorado Calippo Dance – Clicca  

fortunello_alemagna_gelati_anni_60

Nel 1971 l’Eldorado trova un testimonial d’eccezione, Cocco Bill, che vive in un immaginario e sgargherato West (Eldorado), creato dalla penna ironica di Jacovitti. Nei panni del giustiziere, Cocco Bill reagiva ai sopprusi esclamando :”Qui urgono provvedimenti!”. Alla fine dell’aventura gli si avvicinava per intervistarlo Pedro della “Gazzetta del peon” che lo appelava come “el rivoluzionario Cocco Bill”. Ma il nostro eroe lo correggeva: “il vero rivoluzionario è Moreno Eldorado” a cui una voce fuori campo aggiungeva:” Moreno Eldorado il gelato al gianduja che costa solo cinquanta lire!”.
Un altro improbabile cow boy fu interpretato da Giorgio Gaber per il lancio del Camillino della Eldorado. Con la sua ironia e simpatia, Gaber intonava le sue canzoni e le sue ballate, iniziando con: “State a vedere che fa Chitarra Joe”.
                                          

Il gelato Alemagna si affidava invece a tre attori di teatro, Lia Zoppelli, Enrico Viarisio e Franco Scandurra, per mettere in scena dei brevi siparietti dal titolo “Fierezza e nobiltà”. I dialoghi, regolarmente in rima, vedevano due nobili impegnati in discorsi “elevati”. Viarisio sbagliava sempre qualcosa e quando gli veniva fatto notare esclamava: “Sono offeso ed umiliato”, da cui partiva lo scambio di battute pubblicitario: “Su Le offro un buon gelato”, “Ma è un gelato di Alemagna”, ” Ullallà è una cuccagna”.

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La Motta, invece per pubblicizzare i suoi gelati e panettoni si affidava a cartoni animati con protagonisti due pestiferi fratelli: Toto e Tata. Alla madre esasperata che li richiamava offrendogli un prodotto Motta, giungeva pronta la risposta: “Accipicchia se mi piace”.
Nel 1973 Cochi e Renato pubblicizzavano invece i Gelati Besana. I due volevano aiutare, a modo loro ovviamente, delle persone che credevano in difficoltà: “C’è qualcosa che non va, sembra sia in difficoltà” e con il tormentone:” si,si,dai,dai”. La gag terminava con “perchè lo mangi?” “perchè è Besana”.
 

gelati besana anni 70

La moda guarda ai giovani e il gelato non può sottrarsi a questa regola. L’Algida, per il lancio del Cornetto – Cuore di panna, sceglie una giovanissima Rita Pavone che interrompendo i dialoghi dei suoi coetanei, esclama: “Posso dire una parola? C’è un Algida laggiù che mi fa gola” e tutti a correre verso il gelato. La battuta compariva anche nella pubblicità del Croccante, sempre dell’Algida.

algida 1 rita pagone

Questa volta è Patty Pravo che dopo un’esibizione è circondata da fans e fotografi. Lei li interrompe :” Posso dire una parola?” e gli altri ribattono: “Lo sappiamo, c’è un Algida laggiù che ci fa gola”. Tutti corrono al negozietto di gelati con in sottofondo la musichetta:”irresistibile, Algida”. La battuta finale suonava: “Io, tu, lei, tutti, croccanteggiamo Algida”. Patty Pravo pubblicizzerà anche un altro gelato, dal non casuale nome di Paiper. A qualcuno di questi spot furono due giovani registri, i fratelli Taviani, con Gianni Amelio come assistente. Nel 1970 Patty Pravo fu sostituita da Nada nella pubblicità del croccante.

PubblPaiperAlgida

E’ il Sessantotto il mondo sta cambiando e la coppa Barbarella, che costa 150£, evoca il sensuale personaggio interpretato da Jane Fonda
L’ultima serie di Carosello vede i Mattia Bazar pubblicizzare i Gelati Tanara e la coppa Paciugo. Uno scatenato d.j. interrompeva la musica con slogan come “Il mondo è come lo vogliamo noi”, “Fresca di gioia Tanara”, “Il gelato sulla tua lunghezza d’onda”, “Si, si, si, sintonizzati su Tanara”.
                                 

Ovviamente la pubblicità compariva anche sui giornali, in particolare sui settimanali, in voga in quel periodo: Giovani, Ciao2001, Il monello, Topolino, AnnaBella, L’intrepido, Bolero, Sogno, TV Sorrisi e canzoni, Oggi, Gente, Gioia, Amica…

tanara matia bazar

Sono molti gli attori e personaggi dello spettacolo che hanno prestato il loro volto alle pubblicità del gelato, da Ornella Muti e Sabina Ciuffini. Un giovane Fabrizio Frizzi pubblicizzava per la Toseroni il cornetto Blob. Il gelato ha per esempio portato fortuna a Stefano Accorsi che con Cristiana Capotondi, nel 1994, lanciano il tormentone “du gust is megl che uan” tra goffi corteggiamenti in riva al mare (per il Maxibon della Motta).

Fra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, si configurano con nettezza i due filoni, quello dei prodotti rivolti ai bambini e quello dei gelati pensati per un pubblico più adulto. I primi devono essere invitanti per i giovani, magari richiamando personaggi a loro noti oppure perché offrono piccoli gadgets, ma nello stesso tempo si deve convincere le madri che possono essere merende salutari e complete.

eldorado gelati ghiacciolo

L’Eldorado per esempio produrrà molti di questi gelati rivolti ad un pubblico di bambini. Possiamo ricordare Ulisse il Pirata (uno stecco al gusto di cioccolato, vaniglia e nocciola con la simpatica faccia di un pirata), il Cucciolone con le strisce dei personaggi Disney, il gommolo (un cornetto che aveva alla fine una gomma da masticare), Piedone (uno stecco alla fragola dalla chiara forma), lo Squalo (che tingeva le labbra di blu).

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La Toseroni produsse Nembo gel un gelato su stecco ai gusti di crema, cioccolato e panna che riproduceva le fattezze di questo eroe, su Pepito (un curioso personaggio con il volto disegnato da panna e cacao e il fiocchetto rosa-fragola) e zio Tom (la versione “nera”), sui Brr Blobs (dalle fattezza di fantasmini). La Motta invece puntò su Mazinga (un biscotto gelato con il volto dell’omonimo robot), Olipop (che aveva lo stecco di gomma da masticare), il cono Atomic con granella colorata. Creò anche Yummi, un gelato allo yogurth forse più gradito alle mamme. 

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Vi sono poi i prodotti creati per un consumo più “adulto”. La distinzione all’inizio non è molto netta: la Bomboniera dell’Algida (piccoli bon bon di panna ricoperta di cioccolato croccante) è per tutta la famiglia, così come il Bikini (biscotto e granella croccante: in questi casi la pubblicità punta soprattutto sulla sensualità, sulla trasgressione, sul “peccato” di gola e non solo, fino ad arrivare alle serie speciali in edizioni limitate. Ma questa è storia dei nostri giorni

Articolo tratto dall’interessante sito:  http://www.lastoriadelgelato.it/pubblicit%E0.htm

gelati mottarello

Di seguito la storia di alcune famose marche di gelato di quegli anni:

Tanara

Italgel S.p.A. (Tanara) era un’azienda italiana che operava nel settore alimentare. Era stata fondata il 28 gennaio 1960 Giovanni Tanara, ampliando l’attività della bottiglieria di famiglia fondata dal nonno Bonfiglio Tanara. Contestualmente nell’aprile del 1960 esponenti della famiglia Barilla e della Famiglia Marchi fondano Italgel S.p.A..

Nel 1962 inizia l’operatività di Tanara attraverso l’acquisizione di Industria Gelati ed Affini di A. Marchi & C., che portò alla vendita sul mercato nazionale di prodotti a marchio Tanara.

tanara gelati

Acquisita nel 1967 dalla multinazionale americana WR Grace aumenta, mediante nuove acquisizioni, la sua produzione, tanto che lo stabilimento di Parma si rivela insufficiente a manternere i ritmi di fabbricazione: a tale problematica si ovvia costruendo un nuovo sito industriale a Benevento, gestito dalla controllata Tanara Sud S.p.A..

Nel 1976 Italgel viene acquisita da Sidalm e Unidal (Gruppo IRI-SME), che concentrano in lei i marchi Motta e Alemagna, con i relativi stabilimenti di Cornaredo e Ferentino: contemporaneamente Italgel acquisisce Tanara e le sue controllate.

Nel 1993 viene privatizzata tramite un’asta pubblica vinta da Nestlè SA al costo di 437 miliardi di lire: Italgel diventa quindi Nestlè Italiana S.p.A..

Algida

Algida (pronuncia: àlgida) è un’azienda italiana specializzata nella produzione di gelati confezionati, fondata a Roma nel 1945; appartiene al gruppo Unilever. Il termine “algida” è una parola derivata dal latino e dal greco che significa fredda – gelida). In passato era il nome della più nota azienda italiana produttrice di gelati, attiva dal secondo dopoguerra. Il primo gelato prodotto dall’azienda fu il Cremino: un gelato alla panna ricoperto da cacao e sorretto da un bastoncino di legno. Dopo la chiusura dello stabilimento di Cagliari, la produzione in Italia è concentrata maggiormente a Caivano, in provincia di Napoli, parte a Cisterna in provincia di Latina e la restante produzione è all’estero.

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Globalizzazione del marchio

Il logo di Algida ha subito frequenti trasformazioni nel corso della sua storia. La più importante è del 1999 quando Unilever ha adottato un logo globalizzato in tutte le nazioni in cui la multinazionale è presente con un proprio marchio nel mercato dei gelati confezionati. La presenza di un logo univoco permette una identificazione mondiale dell’azienda, indipendentemente dal nome locale (Frigo, Miko, Eskimo, Wall’s ecc.). La tendenza, comune a molti marchi globalizzati, è di eliminare le differenze locali: spesso infatti le confezioni dei gelati riportano solo il logo senza il nome del marchio.

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Il logo introdotto nell’autunno 1997, e successivamente modificato leggermente nel 2003, è il cosiddetto Heartbrand e rappresenta un cuore stilizzato bianco in campo rosso.                                          

Il Cucciolone è un gelato con biscotto prodotto dall’Algida; i biscotti al malto, con sopra disegnate delle vignette umoristiche, racchiudono gelato variegato a tre gusti: vaniglia, cacao magro e zabaione.

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La sua storia comincia nel 1979 quando la Eldorado, azienda gelatiera oggi incorporata dall’Algida, affianca al Camillino, il primo gelato con biscotto italiano, un nuovo gelato, il Cucciolone appunto. Negli anni ottanta inizia una collaborazione con la Disney che, oltre che la creazione di nuovi gelati, fra i quali i ghiaccioli “Topolino” e “Pippo” e la coppetta “Sport Goofy”, porta una innovazione al Cucciolone: compaiono infatti delle vignette con protagonisti Paperino, Topolino, Pippo e altri membri della famiglia Disney.

Motta

La Motta S.p.A. è un’azienda italiana di prodotti dolciari e gelati, fondata a Milano nel 1919 da Angelo Motta. Il ramo d’azienda che produce gelati attualmente è di proprietà della Nestlè Italiana S.p.A., mentre il settore dei prodotti da forno è stato acquisito nel 2009 dall’azienda italiana Bauli S.p.A.

Insieme con Ferrero è una delle aziende del settore dolciario più famose al mondo.

Motta nasce nel 1919, in piccolo laboratorio artigianale di prodotti dolciari, l'”Angelo Motta pasticciere”, in Via Chiusa a Milano, ad opera di Angelo Motta (Gessate, 8 settembre 1890-Milano, 26 dicembre 1957). Il suo prodotto più famoso era il panettone, tradizionale e tipico dolce milanese.

Grazie al grande successo del panettone Motta e degli altri prodotti dolciari, nel 1925 viene aperto un secondo laboratorio, con locali molto più spaziosi, in Via Carlo Alberto, e nel 1928 viene aperto un negozio sopra i locali del secondo laboratorio. Successivamente vennero aperti nuovi negozi.

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Nel 1955 nasce la divisione gelati con il famoso gelato Mottarello.

Negli anni settanta la Motta viene venduta alla SME, la società finanziaria del settore agro-alimentare del gruppo IRI.

A seguito dell’acquisizione da parte della SME anche dell’Alemagna, la divisione gelati di Motta viene inglobata nella Italgel, mentre Motta e Alemagna formano l’Unidal (Unione industrie dolciarie e alimentari), in seguito “Gruppo Dolciario Italiano“, entrambe del gruppo SME.

Nel 1993, l’IRI, a seguito della privatizzazione di alcune divisioni da parte dello stato, vende i marchi Italgel (Gelati Motta, Antica gelateria del corso, La Valle degli Orti) e Gruppo Dolciario Italiano (Motta, Alemagna) alla multinazionale svizzera del settore alimentare Nestlè.

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Cartelloni pubblicitari in lamiera dell’epoca

Situazione Attuale

Il marchio Italgel è scomparso con la fine del XX secolo e la totale gestione della divisione gelati e surgelati è attualmente sotto il controllo Nestlé, la quale ha provveduto a creare una maggiore specializzazione dei marchi. A seguito di questa operazione, il marchio Gelati Motta si è specializzato esclusivamente in gelati da passeggio, Antica Gelateria del Corso si propone per un consumo di qualità da tavolo al ristorante, Alemagna si occupa di prodotti quali pasticceria surgelata e croissant, mentre Buitoni e La valle degli Orti sono specializzate in prodotti alimentari da supermercato e primi piatti pronti.

 Alemagna

 La Alemagna è una celebre industria dolciaria italiana. Fu fondata a Melegnano (MI), da Gioacchino Alemagna (1892-1974) nel 1921. Nel 1925 egli apri un caffè e, nel 1933, il celebre bar-pasticceria in Piazza del Duomo a Milano. Fu però il figlio Alberto, negli anni quaranta-cinquanta ad ingrandire l’attività paterna, rendendo celebre il marchio della ditta, il Duomo di Milano stilizzato, che rendeva esplicito il legame dell’azienda col capoluogo lombardo. Erano quelli gli anni in cui si stava sviluppando un altro celebre marchio, la concorrente Motta.

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 Lo Sviluppo

Negli anni del boom economico vennero aperti stabilimenti a Cornaredo ed a Napoli, numerosi negozi monomarca in tutta Italia e un cospicuo numero di Autogrill sulle Autostrade.

 L’incorporazione in SME

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La crisi che colpì l’Alemagna alla fine degli anni sessanta indusse la proprietà a cedere il 50% del pacchetto azionario alla SME, del gruppo IRI, che già aveva rilevato la Motta.

  La Società oggi

Dopo essere stato un marchio della multinazionale svizzera del settore alimentare Nestlè, il marchio Alemagna è stato ceduto nel 2009 alla industria dolciaria italiana Bauli.

   

Il Marchio Toseroni e Ranieri sono stati acquisiti dalla Unilever spa e non più operativi rispettivamente da 25 e 10 anni circa.  A1351

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Testo tratto e modificato:   http://it.wikipedia.org/wiki/Alemagna_%28azienda%29

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18 Risposte a “GELATI …. CHE PASSIONE – (Anni 70 / 80)”

  1. vorrei sapere notizie su una vaschetta di gelato (probabilmente Alemagna) chiamata Dessert du Roi degli anni 70. Ne ho mangiati molti da ragazzino , ma non ne trovo tracce online
    grazie
    Donald

  2. era la coppa al tartufo dell’algida anni 90, una coppetta colore marrone, cioccolato fondente croccante nei bordi, al suo interno gelato di gianduia con pezzettini di nocciole e al centro un cuore cremoso di cioccolato.
    un vero peccato di gola……….
    saluti Bruno pesaro

  3. I vostri gelati riempivano le nostre giornate di sole rinfrescando l amicizia che quante volte ci appartavamo per stare in compagnia di amici veri

  4. Non ricordo nome o marca ma ricordo benissimo la bontà di un gelato, in stecco, menta-liquirizia. Credo fosse Sanson.

  5. Ragazzi ma nessuno si ricorda il Pixel della Sammontana? Sto cercando ovunque una foto ma non c’è verso! 🙂

    1. Non mi dice nulla … ma sei proprio sicuro del nome ? Pixel è un termine usato nella Computer-grafica abbastanza recente pertanto mi sembra strano che venisse usato già a quel tempo ? Di che anno si parla secondo te ?

  6. hello, i’m looking for a sticker (a large one if possible) facing the cowboy eldorado in the icecream publicity. It’s for sticking on my father’s Vespa>
    Can you help me ?

  7. hey, e il tartufo della (credo) eldorado? lo ricordate? una coppetta alla gianduia con nocciole e un cuore di cioccolato fondente al vago sapore di rhum… sono passati quasi 40 anni ma la ricordo come se fosse ieri.
    altro che magnum….

    ciao ciao,
    riccardo
    roma

  8. ma non avete delle foto di quei gelati “i fantasminni”, nella confezione blu, tutti colorati allafrutta ? mi ricordo che li mangiavo quando ero piccola, se avete delle foto , mi fate davvero un grande piacere, li cerco da tanto tempo.grazie mille…giulia.

    1. Ciao. Se intendi i Fantasmini..mi sembra fossero ghiaccioli….li ho presenti ma non sono ancora riuscito a trovarne traccia in rete. Fammi sapere se intendevi quelli così, non appena li trovo (ogni giorno vedo tante di quelle foto d’epoca…) li metto nell’articolo e ti avverto. Grazie per il tuo interessamento.

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