E.T. (L’extra terrestre) – Steven Spielberg – (1982)

 

E.t. film spielberg

E.T. l’extra-terrestre (E.T. the Extra-Terrestrial) è un film di fantascienza del 1982, diretto da Steven Spielberg.

Distribuito dalla Universal Pictures, E.T. divenne un successo al botteghino, sorpassando, all’epoca, Guerre Stellari come film che ha incassato di più nella storia del cinema.

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L’addio di E.T. VIDEO – Clicca Qui

Il film è uscito l’11 giugno 1982 negli Stati Uniti d’America, e il 3 dicembre dello stesso anno in Italia. Fu ri-distribuito nel 1985, e nel 2002, con l’aggiunta di nuove scene ed effetti speciali migliorati. La pellicola affronta temi cari al regista, come quello della crescita, del rispetto e della tolleranza. Spielberg crede che E.T. rappresenti tutto il suo lavoro. Per il regista, E.T. aprì la strada ad un nuovo genere di film: pellicole più personali, incentrate sulle emozioni e sulle condizioni umane dei protagonisti, come Il colore viola, Schindler’s List e Amistad.

Riprese

Et making E.t. film spielberg

Le riprese del film iniziarono l’8 settembre 1981, a Los Angeles e sarebbero dovute durare circa 65 giorni (in realtà servirono quattro giorni aggiuntivi di riprese). Per motivi di sicurezza, il titolo provvisorio del film venne cambiato in A Boy’s Life. Sul set chiunque doveva possedere una tesserino di riconoscimento. La prima scena filmata fu quella del bacio tra Elliott e la sua compagna di classe. La troupe spese i successivi undici giorni spostandosi tra Northridge e Tujunga. I successivi quarantadue giorni si lavorò ai Laird International Studios a Culver City, per gli interni della casa di Elliott. La troupe lavorò in una foresta di sequoie vicino a Crescent City per gli ultimi giorni di produzione.

Una delle cose che aiutò maggiormente i giovani attori, fu il fatto che il film venne girato in ordine cronologico, seguendo l’andamento degli eventi.

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Quando Michael incontra per la prima volta l’ alieno, l’apparizione della creatura fece saltare MacNaughton all’indietro. Questo tipo di ripresa permise ai giovani attori di sentirsi legati con E.T. rendendo le sequenze ospedaliere più commoventi. Spielberg assicurò che non ci sarebbero state marionette sul set così da mantenere l’illusione della presenza di un vero alieno. Per la prima volta nella sua carriera non ha utilizzato storyboard per la maggior parte del film così da permettere una maggiore spontaneità nelle performance.

I tre protagonisti vennero inoltre incoraggiati ad improvvisare, inventando dialoghi o singole frasi. La battuta di Gertie, “Non mi piacciono i suoi piedi“, quando vede E.T. per la prima volta fu improvvisata da Drew Barrymore, così come l’intera scena tra l’alieno ed Elliott, dove quest’ultimo mostra i suoi giocattoli. Per la scena di Halloween, i ragazzi si presentarono sul set già vestiti con i costumi. Spielberg ricambiò lo scherzo, dirigendo per l’intera giornata vestito da maestra. Nel film era presente il cameo di Harrison Ford, nel ruolo del preside di Elliott. Spielberg decise di tagliarlo in quanto avrebbe distratto il pubblico dalla storia.

Effetti speciali di E.T.

Il viso dell’alieno si ispira a quelli di Carl Sandburg, Albert Einstein ed Ernest Hemingway. La produttrice Kathleen Kennedy visitò l’Eye Institute di Jules Stein per studiare gli occhi reali e di vetro. Assunse così gente dell’istituto per creare gli occhi di E.T., che Spielberg ritenne importanti per attirare il pubblico. Nel gennaio del 1981, sei mesi prima dell’inizio delle riprese, Rambaldi costruì un modello a grandezza naturale di E.T. in creta. Il regista fece dei test per verificare come reagiva il modello di fronte alle luci di scena.

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Il direttore della fotografia, Allen Daviau, scoprì che queste ultime miglioravano l’aspetto dell’alieno, al quale fu definitivamente applicato il colore marrone. Una delle sfide nella creazione del pupazzo fu quella di rendere realistico il movimento della bocca e della lingua. Il tecnico Steven Townsend riuscì a risolvere il problema, costruendo un meccanismo costituito da sei cavi separati. Per la creazione dell’alieno protagonista, Spielberg diede diverse istruzioni agli artisti concettuali: E.T. sarebbe dovuto essere alto soltanto un metro, con un collo telescopico e piccoli piedi grassocci. Per la costruzione pratica della creatura, si rivolse a Carlo Rambaldi, che aveva già collaborato con il regista in Incontri ravvicinati del terzo tipo.

e.t. telefono casa

Nell’aprile del 1981, tre E.T. erano stati assemblati: un E.T. meccanico a grandezza naturale, alto 1.2 metri (1.4, estendendo il collo). La testa era lunga circa mezzo metro e veniva controllata da dodici uomini; un modello elettronico, azionato da controlli radio, usato nei primi piani, per le espressioni facciali; una tuta a grandezza naturale, usata dai nani. Vennero costruire anche quattro ulteriori teste, ognuna delle quali poteva essere montata con i vari corpi.

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I modelli erano costituiti da uno scheletro di alluminio e ferro, ricoperto da diversi strati di fibra di vetro, poliuretano e gomma. Tutti i modelli meccanici e animatronici di E.T. avevano ottantasette punti di movimento, di cui dieci solo nella faccia. Questo rappresentava, nel 1981, il limite massimo di movimento per un pupazzo.

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Due nani, Tamara De Treaux e Pat Bilon, così come il dodicenne Matthew De Meritt, un ragazzo nato senza le gambe,indossavano a turno il costume in base alla scena da filmare. Caprice Roth, un mimo professionista, realizzò le mani di E.T. Il prodotto finale venne realizzato in tre mesi con $1.500.000 di costo.

La Industrial Light & Magic si occupò degli effetti speciali. Il supervisore Dennis Muren curò le scene in cui compare l’astronave degli alieni. Sebbene queste sequenze siano dettagliate e importanti, Spielberg non pose particolare attenzione alla resa finale, in quanto gli interessava sottolineare solo l’aspetto emotivo della pellicola.

Accoglienza

I critici cinematografici accolsero molto positivamente E.T., arrivando a definirlo un classico. Il The Times pose il film tra i nuovi miti di Hollywood:E.T. l’extra-terrestre fu proiettato in anteprima a Houston, per poi essere presentato al gala di chiusura del 35º Festival di Cannes, ed infine distribuito negli Stati Uniti d’America l’11 giugno 1982. Nel week-end di apertura debuttò in prima posizione, guadagnando 11 milioni di dollari, per poi mantenere la posizione per sei settimane. Rimase tra la seconda e la prima posizione del botteghino fino a gennaio. Smise di venire proiettato il 3 giugno 1983, con un guadagno di 359.197.037 $ in America, e 664.997.037 $ globalmente,a fronte di un budget stimato intorno a 10.500.000 $ Il film fu ridistribuito il 19 luglio 1985, guadagnando 40 milioni di dollari. Nel 2002, quando fu ri-edito, la pellicola guadagnò 14.223.110 $ durante il primo fine settimana di programmazione e 35.306.015 $ complessivamente.

et con Spielberg

Premi e Riconoscimenti

Michael Sragow su Rolling Stone definì Spielberg “Un Jean Renoir dell’era spaziale… Per la prima volta, ha messo le sue incredibili capacità al servizio dei suoi sentimenti più profondi.”e Leonard Maltin lo incoronò il miglior film dell’anno, sebbene ci furono anche pareri negativi: George Will fu uno dei pochi a non aver apprezzato il film, criticando il fatto che divulgasse sovversive nozioni scientifiche e sull’infanzia, mentre Vincent Canby, del New York Times, criticò il “Riciclaccio spregiudicato di elementei presi da Le avventure di Peter Pan e Il mago di Oz” Secondi alcuni, E.T. è in realtà un plagio di un progetto del 1967 mai realizzato di Satyajit Ray, intitolato The Alien.

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Ray ha commentato “E.T. non sarebbe stato possibile senza la mia sceneggiatura” Spielberg negò tali accuse, affermando di non aver mai letto il copione, in quanto quest’ultimo circolava ad Hollywood quando il regista era ancora alle superiori. Altri critici hanno trovato in alcune scene dei paralleli tra E.T. e Gesù Cristo. Andrew Nigels ha descritto la sorte di E.T. come “Crocifissione da parte degli scienziati militari e resurrezione grazie all’amore e alla fede”. Spielberg, comunque, ha negato questa interpretazione, affermando che il film non è una parabola religiosa. ( 3giu17 )

  • Nel 1994, la National Film Registry inserì E.T. l’extra-terrestre nella Biblioteca del Congresso, tra i film culturalmente, storicamente o esteticamente significativi.
  • Nella classifica dei 20 miglior finali del cinema, stilata dal Times, E.T. l’extra-terrestre compare al 4º posto.
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