PER ELISA e gli anni d’oro di ALICE (Carla Bissi)

ALICE

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Sanremo 1982 – Per Elisa – Clicca Sopra

Il vento caldo dell’estate altro suo grande successo – Clicca Qui

Alice, nome d’arte di Carla Bissi (Forlì, 26 settembre 1954), è una cantautrice italiana. Alice inizia la carriera giovanissima, con il suo vero nome, partecipando a vari concorsi per nuovi talenti: il primo di cui si ha notizia è il V Festival Internazionale dei Ragazzi, che si tiene a Sanremo il 17 e 18 luglio del 1965.

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Nel 1971 vince il Festival di Castrocaro con una personale interpretazione di Tanta voglia di lei, classico dei Pooh; la stampa le attribuisce, grazie ai suoi grandi occhi scuri, il soprannome la cerbiatta di Forlì.

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I partecipanti dell’edizione del 1972 di Sanremo

L’anno successivo partecipa di diritto al Festival di Sanremo con la canzone Il mio cuore se ne va, ma non arriva in finale. La cantante affermerà più volte che il pezzo non la entusiasmava. Sempre nel 1972, con il brano La festa mia (scritto da Franco Califano), viene premiata con la “Gondola d’Argento” alla Mostra internazionale di musica leggera di Venezia.

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1972 – Alice con Marcella

Nel 1980 Alice abbandona il cognome Visconti, firma per la EMI e si affianca ad un nuovo team di lavoro, col produttore Angelo Carrara, lo stesso di Franco Battiato: dall’incontro con quest’ultimo, la giovane cantante inizia a perfezionarsi nella composizione delle sue canzoni; ed è assieme a Battiato, Giusto Pio e Francesco Messina, che firma Il vento caldo dell’estate, suo primo vero successo, che la spinge nelle zone alte dell’hit-parade.

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Esce anche un album dal titolo Capo Nord: chiaramente riconoscibile il tocco di Franco Battiato, particolarmente all’avanguardia, presente come coautore e negli arrangiamenti insieme a Giusto Pio.

Nel 1981, Alice scrive assieme a Battiato e a Giusto Pio la canzone Per Elisa. Il produttore Angelo Carrara suggerisce ad Alice di presentarlo al Festival di Sanremo e, come da pronostico, la canzone si classifica al primo posto, arrivando anche al vertice dell’hit-parade.

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Parte il suo primo tour europeo; Per Elisa e l’album Alice (uscito alcuni mesi dopo il Festival, frutto ancora una volta della collaborazione con Battiato e Giusto Pio), vengono pubblicati con successo in molti altri paesi tra cui la Germania, dove l’artista raggiunge subito una notevole popolarità: si può dire che Alice abbia venduto più dischi in Germania che in Italia. Nell’estate del 1981, infatti, la cantante ottiene un’altra importante affermazione con un altro singolo, Una notte speciale, che rimane nella hit delle classifiche tedesche per ben due anni. Nel 1984 Alice vende oltre un milione e mezzo di copie, duettando col cantautore tedesco Stefan Waggershausen nel brano Zu nah am Feuer, e partecipa all’Eurofestival a Lussemburgo in coppia con Franco Battiato, presentando I treni di Tozeur, che si classifica al quarto posto nella rassegna, riscuotendo poi grandissimo successo sia in Italia che all’estero.

Per Elisa 

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Per Elisa è una canzone di Alice, vincitrice del 31º Festival di Sanremo; la musica fu composta da Franco Battiato e Giusto Pio, il testo da Battiato e da Alice[1]. Il 45 giri raggiunse il primo posto nella hit parade; successivamente la canzone fu inserita nell’album omonimo della cantante.

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Alice nel 1981 – Getty Images

Testo

Il testo è composto in antitesi alla famosa bagatella di Beethoven conosciuta proprio come Per Elisa, il cui tema ricorre nell’incipit della canzone: ma se la famosa melodia classica è teneramente affettuosa, la canzone pop/rock è graffiante e irruente contro “Elisa”.

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Carla Bissi premiata vincitrice a Sanremo da Cecchetto

Elisa è una donna, descritta come l’amante che ha portato via il compagno ad un’altra, che le serba rancore e invidia: il testo ruota su come Elisa sia riuscita a plagiare l’uomo facendogli fare qualsiasi cosa: “e poi non è nemmeno bella!” dichiara con gelosia la protagonista che mette in guardia l’uomo dalle grinfie di Elisa, che gli ha “preso anche la dignità”.

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Il testo aggressivo si adattava alla voce cupa ed all’immagine di donna sicura di sé di Alice all’epoca: che nonostante l’agguerrita concorrenza (al secondo posto si classificò Maledetta primavera di Loretta Goggi), vinse il Festival di Sanremo 1981, vittoria che le aprì anche la strada per il successo prima italiano e poi europeo.

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In quegli anni, nel pieno della crisi europea da eroinomania, si diffuse la lettura secondo cui Elisa simboleggiava l’eroina, e la canzone fosse quindi una riflessione sulla tossicodipendenza: in tale veste la canzone compare ad esempio nel film Amore tossico. Tuttavia la stessa Alice ha dichiarato che la canzone venne scritta pensando a una donna, non a un simbolo di qualcos’altro, e che nonostante ciò era contenta che la canzone avesse potuto aiutare nella battaglia contro la tossicodipendenza, come le veniva scritto in molte lettere in quegli anni. A0092

Ancora belle immagini di Alice

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Sanremo 1972 – Il mio cuore se ne va
Alice / Battiato un sodalizio infinito

 

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