CASIO G-SHOCK – (Dal 1983)

Casio g-shock

Per il famoso Test “caduta da 10 mt” – Clicca Sopra  

VIDEO 2 – Davvero indistruttibili – Clicca  

Casio Computer Co., Ltd. è una società che produce articoli elettronici fondata nel 1946; la sede centrale è situata nella capitale giapponese Tokyo.

Casio è conosciuta per le sue calcolatrici, orologi, fotocamere, apparecchiature audio e sintetizzatori come, ad esempio, il Casio vl-1. Fu la prima azienda ad immettere sul mercato una calcolatrice compatta completamente elettronica.

Casio – Gli Orologi

La Casio è la prima delle quattro maggiori aziende giapponesi per la produzione di orologi da polso, leader mondiale nel campo degli orologi digitali a cristalli liquidi e attiva anche nella produzione a lancette.

In base alle caratteristiche, gli orologi Casio vengono suddivisi in serie. Le più famose sono la serie Casio G-Shock (caratterizzata da elevata capacità di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, alle scariche elettriche e aicampi elettromagnetici, inoltre da affissione dicroica, elevata durata e caratteristiche di impermeabilità fuori dal comune), e la serie PRO-TREK (abbreviativo di Professional Trekking, che sta ad indicare quella serie di orologi dotati di accessori come bussola, barometro, altimetro, termometro, profondimetro ecc.).

Casiotron

Lo sviluppo maggiore dell’azienda si ebbe nel gennaio 1983, quando fu lanciato il primo orologio digitale della serie G-Shocke, successivamente, nel marzo del 1998, quando fu lanciata anche la serie PRO-TREK con il PRT40-BV.

Nel 1974, Casio ha lanciato il primo orologio “CASIOTRON”, orologio da polso digitale. Ciò fu creato utilizzando la tecnologia delle calcolatrici digitali. Negli 80’s abbiamo offerto orologi semplici a prezzi abbordabili, proprio per creare un link con le calcolatrici, questo era il nostro business principale.

L’idea di un orologio “indistruttibile” nacque per caso a Mr.Ibe. Un giorno mentre camminava per strada, Mr Ibe urtò un passante, e lo scontro fece cadere a terra il suo orologio da polso, prezioso regalo di laurea di suo padre, che finì per rompersi nell’impatto. Da quel momento Mr Ibe decise di creare un orologio indistruttibile.

Dal momento che si trattava di un progetto non ufficiale, Mr.Ibe decise di ricorrere a metodi decisamente singolari. Mr Ibe si recava infatti continuamente nel bagno situato al secondo piano e ne usciva precipitandosi giù per le scale fuori dall’edificio, suscitando la curiosità dei suoi colleghi. Mr.Ibe spiegò che stava testando dei prototipi del suo orologio indistruttibile lanciandoli fuori dalla finestra del bagno.

Il test era perfetto. La distanza tra la finestra ed il suolo era esattamente di 10 metri e se l’orologio avesse resistito a quella caduta, Mr Ibe si sarebbe ritenuto soddisfatto. Fu questa caratteristica di “resistenza” a condurre un primo gruppo di progettisti verso il concetto guida chiamato Triple 10: l’obiettivo era costruire un orologio resistente ad una caduta libera di 10 metri, ad una pressione dell’acqua di 10 bar e con una batteria che durasse per 10 anni. “Triple 10” appunto. Dopo un lungo e difficile periodo di esperimenti e insuccessi, Ibe trovò l’ispirazione guardando una bambina che giocava nel parco con una a palla.

Casio DW-5000C del 1983

Fu questo oggetto a suggerire sia il materiale adatto ad assorbire i colpi che la cosiddetta “configurazione a Modulo Fluttuante”, innovativo elemento alla base della futura tecnologia Casio G-Shock.. così con questa struttura speciale riuscirono a realizzare il primo Casio G-SHOCK, DW-5000C. 

Per mostrare l’indistruttibilità di G-Shock fu creato uno spot nel quale veniva utilizzato un Casio G-Shock in una partita di hockey, al posto del dischetto. Alla fine del match si mostrava il G-Shock funzionante.

In quel periodo in America c’era un programma TV che rispondeva alle domande degli ascoltatori. Qualcuno chiamò asserendo che lo spot era un’esagerazione della realtà. Decisero di sperimentare direttamente nel programma ciò che avveniva nello spot e mostrarono la reale resistenza dell’orologio. Così da allora in America fu ufficialmente riconosciuta l’indistruttibilità di G-Shock incrementando notevolmente la brand awareness che influenzò anche Giappone ed Europa.

Casio G-Shock

Inizialmente G-Shock fu pensato limitatamente per una nicchia della nuova generazione. Ma fu davvero ampia l’accettazione di G-Shock nella street culture, che riuscì a rompere le regole e gli schemi uscendo dagli stereotipi classici, G-Shock infatti è da sempre un una posizione opposta rispetto agli orologi Svizzeri.

Dagli 80’s ai 90’s, quando la street culture rappresentava IL TREND principale erano in molti ad usare G-SHOCK.

 

Una pietra miliare (riconosciuta tale anche da Casio stessa in quello che è lo schema, ormai famoso, della genealogia G Shock) nel corso dell’ormai quasi trentennale storia degli “indistruttibili” è senz’altro il DW6000. Primo esempio di Casio G Shock con doppio cronografo (preciso al 1/1000 di secondo!), è anche il primo esemplare della serie 6xxx, che tante “chicche” produrrà negli anni successivi al 1990 (anno di produzione del DW6000) nonchè il primo che presenta l’animazione del display, “feature” che diverrà praticamente una costante in quasi tutte le referenze digitali successive.

Presentarlo, seppur sinteticamente, impone di affiancargli quello che viene considerato il suo “figlio legittimo”, la sua evoluzione: il DW6200 (altra pietra miliare GS e modello molto particolare nelle forme asimettriche della cassa). Quest’ultimo infatti, quattro anni dopo (1994) il DW6000, prosegue nell’incassare un modulo con doppio cronografo 1/1000 sec. (il che lo rende, appunto, assimilabile all’illustre predecessore). Non solo: il DW6200 evolve anche un altro modello precedente, il DW5500, e si pone, insieme e dopo questo, quale parte integrante dell’origine di una nuova e successiva “stirpe” di GS: i “mudman”.

Il DW6200 presenta infatti, dopo il citato DW5500, i pulsanti “mudman”, caratteristica che quindi li accomuna, unitamente ad una curiosa e sfortunata sorte commerciale: entrambi non furono molto apprezzati dal pubblico (e questo credo dimostri l’ennesima scommessa vinta da Casio che, nonostante il basso apprezzamento del pubblico, insiste ed insisterà ancora negli anni su quello che era il suo progetto “mud resist”, progetto rivelatosi infine vincente

Tutti gli orologi della Casio utilizzano esclusivamente il movimento al quarzo. L’energia elettrica necessaria al funzionamento è fornita da una normale batteria o dal sistema “Tough Solar”, dove un piccolo pannello solare è integrato nel quadrante e, quando esposto alla luce, genera una corrente che carica una batteria tampone, eliminando così la necessità di sostituire la pila quando si scarica.

Alcuni orologi sono contrassegnati dalla funzionalità Wave Ceptor, nome commerciale con cui Casio si riferisce al radiocontrollo: la data e l’ora si sincronizzano automaticamente con un segnale orario, basato su precisi orologi atomici, fornito da apposite stazioni trasmittenti presenti in vari punti del globo. Gli orologi Casio in Italia si sincronizzano prevalentemente col segnale generato da DCF77, ubicato in Germania vicino a Francoforte.

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6 Risposte a “CASIO G-SHOCK – (Dal 1983)”

  1. Un estate di molti anni fa in vacanza mi comprai in un grande supermercato (in provincia di Ancona) il g shok DW-5000C-1A che bei ricordi
    Luca di Milano

  2. ciao, scusa il disturbo ma volevo chiedere una cosa.
    Per caso sai dirmi qual’è il modello di Gshock degli anni 90 quello con il cinturino in tessuto? Se nn ricordo male era disponibile in due colorazioni.
    certo di una tua risposta colgo l’occasione per porgere cordiali saluti

    1. Lo sai che non ricordo un g-shock con il cinturino in tessuto?. Questo non vuol dire che non esistesse….faccio qualche ricerca in giro e poi ti so dire meglio di che modello si trattasse. Ci sentiamo presto. Franco.

    1. Purtroppo il mio è solo un sito di “curiosità” …. non posseggo niente di ciò che è inserito negli articoli stessi. Comunque nel sito esiste una rubrica IL MERCATINO dove puoi benissimo mettere un annuncio …… chissà che qualcuno che legge non abbia proprio da vendere quell’articolo. Ti ringrazio e ti ricordo che mi puoi trovare anche su Facebook a: Anni 70 80 90 Favolosi. Ciao. Franco.

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