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BIANCANEVE E I SETTE NANI – Walt Disney – (1937 e restauro nel 1987)

Biancaneve

VIDEO – Il Trailer italiano originale – Clicca 

VIDEO 2 “Provate a fischiettar” – Clicca

VIDEO 4  I Nanetti – Clicca

VIDEO 5 – La mela avvelenata – Clicca

Biancaneve e i sette nani

Biancaneve e i sette nani (titolo originale Snow White and the seven Dwarfs) è il  classico Disney secondo il canone ufficiale.

È stato il primo lungometraggio d’animazione prodotto da Walt Disney distribuito nelle sale americane dalla RKO Radio Pictures il 21 dicembre 1937 e tratto dall’omonima fiaba dei fratelli Grimm.

Interamente creato con mezzi artigianali (disegni a mano) e con gli sfondi realizzati con la tecnica dell’acquerello, ripropone la trama dei fratelli Grimm aggiungendo un finale più romantico (il bacio del principe che risveglia Biancaneve) ed un maggiore approfondimento dei personaggi e, soprattutto, dando un nome ai sette nani (Dotto, Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo).

Di questa riduzione fu molto criticata la figura della strega, a causa della sua caratterizzazione fortemente negativa rispetto all’immaginario infantile. La scelta di Disney, però, era coerente con il messaggio di fondo che l’autore voleva inviare al suo pubblico, che pragmaticamente supponeva composto anche da adulti: il bene è sempre preferibile al male, e quindi quest’ultimo deve essere descritto come abominevole e terribile.

Per la regia di David Hand, la sceneggiatura è opera di un folto team composto da Dorothy Ann Blank,Richard Creedon, Merrill De Maris, Otto Englander, Earl Hurd, Dick Rickard, Ted Sears e Webb Smith, cui si devono i nomi dei personaggi della storia.

In Italia la pellicola esce nelle sale l’8 dicembre 1938.

Le Scene tagliate 

Alcune scene, inizialmente concepite per essere parte integrante del film, non sono in realtà mai state completamente animate:

 

Come rivelato in un documentario dell’edizione DVD del 2009, queste ultime due scene furono eliminate a lavori già molto avanzati e non senza rimorsi: l’ideatore di entrambe era stato infatti Ward Kimball, che se ne offese a tal punto da minacciare di lasciare la produzione (Disney poi rimediò affidandogli l’animazione del Grillo Parlante in Pinocchio). Nonostante questo, le due scene, già animate in larga percentuale, furono conservate nell’ipotesi di utilizzarle per un cortometraggio dal titolo Snow White Returns (Il ritorno di Biancaneve), che non fu mai realizzato, ma di cui esiste lo storyboard.

Differenze dalla fiaba originale  

Con Biancaneve e i sette nani la Disney inaugura anche la tradizione d’ispirarsi alle favole e in seguito anche a romanzi, novelle, opere teatrali, spesso con molti rimaneggiamenti, allo scopo d’incontrare meglio i gusti del moderno pubblico. La favola dei fratelli Grimm in particolare differisce dal film in questi punti:

Storia

La “Pazzia di Disney”  

Walt Disney dovette combattere per riuscire a produrre il film. Sia suo fratello Roy Oliver sia sua moglie Lillian tentarono di dissuaderlo, e l’industria cinematografica di Hollywood canzonava il film definendolo “la pazzia di Disney” mentre era in produzione.

Biancaneve e i sette nani, che ebbe bisogno di tre anni per essere prodotto, era il risultato finale del progetto di Walt Disney di migliorare la qualità della produzione del suo studio, e anche trovare una fonte di profitto oltre ai cortometraggi. Molte tecniche di animazione che più tardi diventarono standard furono sviluppate o migliorate per il film, compresa la possibilità di introdurre figure umane rappresentate in maniera realistica (con e senza l’aiuto del rotoscope), l’efficace animazione dei personaggi (prendendo personaggi tra loro simili, in questo caso i nani, e distinguendoli attraverso la loro recitazione col corpo e i movimenti), gli effetti raffinati per rappresentare pioggia, lampi, acqua, riflessi, scintille, magie, e altri oggetti e fenomeni, e l’uso dei piani multipli.

Note sulla realizzazione 

  • Per motivare al meglio gli sceneggiatori Walt Disney ebbe l’idea di pagare 5 dollari per ogni gag escogitata. Un buon esempio dei risultati di questa intuizione fu quando Ward Kimball suggerì che i nasi dei nani dovessero saltare fuori uno alla volta mentre essi stavano acquattati dietro la testiera del letto, spiando Biancaneve dormiente.
  • Furono realizzate 25 canzoni ma solo 8 vennero effettivamente usate.
  • Secondo le fonti ufficiali la produzione impiegò 32 animatori, 102 assistenti, 167 intercalatori, 20 scenografi, 25 artisti dell’acquerello per dipingere gli sfondi, 65 animatori per gli effetti e 158 tra pittrici e inchiostratrici. Furono realizzate 2 milioni di illustrazioni usando 1500 tonalità di colore.
  • La figlia di un maestro di ballo di Los Angeles, Marjorie Belcher, allora sedicenne, fu scelta da Walt Disney per interpretare Biancaneve: i suoi movimenti aggraziati furono filmati ed utilizzati nella tecnica del rotoscope per la realizzazione del lungometraggio. La stessa Marjorie interpretò anche la Fata Turchina in Pinocchio.

Critica e successo commerciale 

Walt Disney nel trailer del film per presentare personalmente la pellicola

 

Biancaneve e i sette nani fu presentato al Carthay Circle Theater il 21 dicembre 1937 ad un pubblico estremamente interessato (tra loro c’erano gli stessi che avevano bollato il film come la “pazzia di Disney”), che apprezzò il film con una standing ovation alla sua conclusione. La RKO Radio Pictures fece uscire il film il 4 febbraio 1938 e grande fu il successo ai botteghini, risultando il film del 1938 coi migliori incassi. Biancaneve divenne il più grande successo della storia del cinema statunitense, primato che venne sorpassato solo nel 1940 da Via col vento.

Biancaneve e i sette nani fu il primo lungometraggio d’animazione realizzato in lingua inglese e in Technicolor; per questo film Walt Disney vinse uno speciale Premio Oscar per la “significativa innovazione che ha affascinato milioni di persone ed è pioniera in un nuovo grande campo dell’intrattenimento”; alla cerimonia di premiazione, Shirley Temple consegnò a Disney un trofeo in cui, insieme alla tradizionale statuetta di dimensioni normali, vi erano altri sette Oscar in miniatura.

Le riedizioni e l’home video 

Biancaneve e i sette nani fu distribuito per la prima volta nel 1938, ridistribuito nei cinema nel 1949, 1952, 1958, 1967, 1972 e poi 1975, 1983, 1987, 1993, 2001. Il film fu restaurato nel 1987 per il suo cinquantesimo anniversario; un più esteso restauro digitale venne realizzato per la riedizione del 1993.

Biancaneve fu pubblicato per la prima volta in DVD nel 2001. Il DVD di Biancaneve fu il primo della serie Walt Disney Platinum Edition e conteneva, in due dischi, il film restaurato digitalmente, un documentario sulla sua realizzazione, un commento audio di John Canemaker e (attraverso spezzoni audio di repertorio) di Walt Disney, e molti altri contenuti speciali. Solo nel primo giorno vennero vendute più di un milione di copie.

Per quanto riguarda il mercato italiano il film venne ridoppiato nel 1972 e proprio questa edizione fu rimasterizzata in Dolby Digital nel 1987.

Colonna sonora  

Il film fu anche nominato all’Oscar per la miglior colonna sonora. Fu anche il primo film ad avere un album con la colonna sonora originale pubblicato in concomitanza con l’uscita della pellicola. In occasione dell’edizione del film in formato DVD avvenuta del 2001 l’album è stato ripubblicato in versione rimasterizzata e in stereo.

Riconoscimenti  

  • 1938 – Premio Oscar
    • Oscar alla carriera a Walt Disney
    • Nomination Miglior colonna sonora a Liegh Harline
  • 1938 – Festival di Venezia
    • Grande Trofeo d’Arte della Biennale a Walt Disney
  • 1939 – New York Film Critics Circle Award
    • Premio Speciale a Walt Disney 
Tutti i nomi, immagini e marchi registrati sono di copyright © Disney , e vengono qui utilizzati a scopi conoscitivi e divulgativi.
Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Biancaneve_e_i_sette_nani_(film_1937)
 

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