Addio a ALAIN DELON leggenda del cinema mondiale (1935/2024)

Alain Fabien Maurice Marcel Delon (Sceaux, 8 novembre 1935 – Douchy-Montcorbon, 18 agosto 2024) è stato un attore, regista e produttore cinematografico francese con cittadinanza svizzera.

Era considerato uno dei più grandi sex symbol della storia,  oltre che uno dei più grandi attori francesi al pari di Jean Gabin o di Jean-Paul Belmondo, quest’ultimo considerato il suo eterno “rivale” mediatico nella Francia degli anni sessanta. La sua «bellezza derivata dall’aspetto ammaliante, dal viso angelico e dagli occhi di ghiaccio ipnotizzanti», gli ha permesso di interpretare uomini cupi, misteriosi, solitari, che molto spesso si rivelavano persino autobiografici del loro interprete.

Fondamentali per la carriera dell’attore sono state le collaborazioni con i registi René Clément, Luchino Visconti e Jean-Pierre Melville; fra i personaggi più celebri da lui interpretati ci sono il cupo e timoroso Rocco in Rocco e i suoi fratelli (1960), il principe Tancredi ne Il Gattopardo (1963), il killer Jeff in Frank Costello faccia d’angelo (1967), il gangster Rogert Startet ne Il clan dei siciliani (1969), lo scrittore fallito Jean-Paul Leroy ne La Piscina (1969); è stato inoltre Zorro nell’omonimo film di Duccio Tessari del 1975, il misterioso Robert Klein di Mr. Klein (1976) e il barone di Charlus in Un amore di Swann (1984).

Nel 1985 ha vinto il premio César per il migliore attore per il film Notre histoire; ha inoltre vinto il David di Donatello, l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino, mentre nel 1963 ha ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il film Il Gattopardo.

Dagli anni settanta ha avuto esperienze anche come produttore cinematografico, tramite la sua Adel Productions, e in qualità di regista come nel thriller Per la pelle di un poliziotto (1981) e nel drammatico Braccato (1983). La sua ultima interpretazione sul grande schermo risale al 2008 nel film Asterix alle Olimpiadi, mentre nel 2017 ha annunciato il ritiro dalle scene.

A proposito del suo ritiro, Delon ha dichiarato: «Ho l’età che ho. Ho fatto la carriera che ho fatto. Ora, voglio chiudere il cerchio. Organizzando incontri di boxe, ho visto uomini che si sono pentiti di aver fatto un combattimento di troppo. Per me, non ce ne sarà uno di troppo».

Il 19 maggio 2019, al Festival di Cannes 2019, riceve la Palma d’oro onoraria. Un mese dopo circa viene colto da un ictus, seguito da un’emorragia cerebrale.

Alain Delon è deceduto, a causa di un linfoma, nella sua casa a Douchy-Montcorbon il 18 agosto 2024: l’annuncio è stato dato dai figli.

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