URRA’ SAIWA
URRA’ Saiwa – Storia
La storia della società inizia nel 1900, quando Pietro Marchese aprì in Via Galata a Genova una pasticceria dove produrre dei dolci scoperti in un suo viaggio in Inghilterra, i sugar wafer.
Urra’ Saiwa (non ho mai provato Urrà..) – Clicca Sopra
La storia della società inizia nel 1900, quando Pietro Marchese aprì in Via Galata a Genova una pasticceria dove produrre dei dolci scoperti in un suo viaggio in Inghilterra, i sugar wafer. La piccola azienda crebbe col tempo, arrivando ad essere una delle prime Industrie dolciarie italiane e nel 1920 viene registrata come “S.A.I.W.A.” (Società Accomandita Industria Wafer e Affini) con sede in Corso Giulio Cesare (attualmente, dopo il 1945, Corso Gastaldi), Il nome della società venne coniato da Gabriele D’Annunzio.
Fra le due guerre conquista il primo posto come industria dolciaria in Italia.
Nel 1942 La fabbrica viene ricostruita dopo i bombardamenti, e oltre all’aggiunta di nuovi forni, vengono costruite le prime macchine confezionatrici, che resero la Saiwa la prima azienda in Italia a distribuire biscotti confezionati.
Nel 1965 la Saiwa passa sotto il controllo della Nabisco, multinazionale statunitense, sotto la quale nascono gli stabilimenti di Locate di Triulzi (1969) e di Capriata d’Orba (1985), in provincia di Alessandria. Quest’ultimo in sostituzione dello stabilimento di Genova di Corso Gastaldi, ormai obsoleto e circondato da abitazioni residenziali. La sede amministrativa resta a Genova in Via Cecchi.
Saiwa è tra le prime aziende a investire nella pianificazione televisiva, creando caroselli tra i più celebri e con protagonisti personaggi noti come Sandra Mondaini e Ninetto Davoli. I Caroselli di culto come “Il trenino” di Urrà e il pasoliniano con Ninetto Davoli accompagnano i prodotti SAIWA alla fine degli anni ’60. Nel 1989 la Nabisco vende l’azienda alla BSN Gervaise Danone.
Nel 2001, nell’ambito di un progetto di razionalizzazione delle produzioni europee di biscotti, viene iniziata la chiusura dello stabilimento di Locate di Triulzi, terminata nel 2004, e il contemporaneo ampliamento dello stabilimento di Capriata d’Orba.
Nel 2007 il Gruppo Danone cede l’intero ramo dei biscotti europeo, di cui fa parte la Saiwa, alla Kraft (si tratta quasi di un ritorno al passato, nel frattempo infatti l’azienda americana ha comprato anche la Nabisco); in tal modo l’azienda ligure comincia a commercializzare in maniera più capillare in Italia il biscotto Oreo (della Nabisco).
Nel luglio 2009 dopo l’incontro tra l’assessore alle Politiche Attive del Lavoro della regione Liguria, Enrico Vesco,con una delegazione di sindacati ed RSU della Saiwa è emerso la volontà di Kraft Foods Italia di trasferire gli uffici e la direzione a Milano, trasformando in sede secondaria quella genovese. A0571
Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Saiwa
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Che nostalgia!!! che buoni che erano gli urrà saiwa, quanti ne abbiamo mangiati mio fratello ed io!!! io sono del ’62 e mio fratello del ’66
Sì anch’io li ricordo con affetto. Erano veramente gustosi e friabili.
Peccato siano stati ritirati dal commercio, insieme a tanti altri prodotti di quei tempi,
altrettanto buoni.
Non so se vi ricordate anche dell’aranca, la spremuta d’arancia in lattina.
La bevevo sempre quando andavo a sciare, dopo aver mangiato l’urrà.
io si, li ho mangiati, da piccolo, io sono uno dei bambini del ’63 ……erano buonissimi, sono i wafer più buoni che io abbia mai mangiato, a differenza di altre marche che hanno tentato il “copia/incolla ma non sono assolutamente all’altezza della saiwa, pensate che non spendo l’uscita del prodotto dal mercato, qualche anno fa mi sono messo a cercarli, poi ho scoperto…. 🙁 beh, sono disgustato dalla saiwa che ha tolto i migliori vafer esistenti al mondo.