Torneo di WIMBLEDON – (Dal 1877) – Storia, curiosità e immagini

Bellissimo filmato dei tornei dal 1910 al 1970 – Clicca 

VIDEO 2 -La splendida finale del 1980 Borg vs. McEnroe – Clicca 

VIDEO 3 – La finale femminile del 1978 Navratilova vs. Evert – Clicca

VIDEO 4 – Il diciassettenne Becker vince Winbledon 1985 – Clicca

VIDEO 5 – La finale del 1995 vinta da Sampras su Becker – Clicca

VIDEO 6 – Williams vs Williams del 2000 – Clicca

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Il Torneo di Wimbledon è il più antico e prestigioso evento nello sport del tennis. Il torneo, che si tiene tra giugno e luglio a Wimbledon (Londra), è il terzo dei tornei del Grande Slam. Si gioca ogni anno, preceduto dall’Australian Open e dagli Open di Francia, e seguito dagli US Open. Il torneo (l’unico tra quelli del Grande Slam ad essere giocato sull’erba) dura due settimane, soggette ad essere protratte a causa della pioggia.

Wimbledon – Storia

La prima edizione del torneo si tenne sotto il controllo dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club nel 1877 su un campo nei pressi di Worple Road; l’unico evento disputato fu il singolare maschile. Nel 1884, l’All England Club aggiunse il singolare femminile e il doppio maschile. Il doppio femminile e quello misto vennero aggiunti nel 1913. I “Campionati” si spostarono nella sede attuale, nei campi vicino a Church Road, nel 1922. I britannici sono molto orgogliosi dei “Campionati”, ma è fonte di angoscia e humour il fatto che nessun inglese ha vinto il singolare a Wimbledon dai tempi di Fred Perry (1936), mentre tra le donne il trofeo manca dall’ultima vittoria di Virginia Wade (1977).

Le Origini

Immagine storica dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club

L’All England Croquet Club, fondato nel 1868 con sede in Warple Road, in un’area di quattro acri di prato, era all’epoca un circolo molto prestigioso. Henry Jones, uno dei fondatori del club, ebbe l’idea di affiancare al croquet il gioco del tennis. Il signor Jones pensò di organizzare nel suo circolo un torneo di tennis. L’iniziativa piacque anche a J.H. Walsh, proprietario della rivista Field che, nell’edizione del 9 giugno 1877, pubblicò quanto segue:

  « L’All England Croquet and Tennis Club Wimbledon propone l’organizzazione di un torneo di tennis, aperto a tutti i dilettanti, lunedì, 9 luglio e nei giorni seguenti. Tassa d’ingresso una sterlina e uno scellino. Due premi vengono assegnati, uno in oro al vincitore e uno in argento al secondo classificato »
   

Il giornale, di suo, mise in palio una coppa del valore di 25 ghinee. Per l’occasione fu sistemato il terreno e furono varate alcune regole, valide ancora oggi con qualche eccezione. Il campo prese la forma rettangolare e la rete venne abbassata al centro a 0,99 m, portando così il dislivello rispetto all’altezza dei paletti a circa 53 cm. La linea del quadrato del servizio venne portata a 7,32 m dalla rete. Le palle furono codificate per quanto riguarda peso e misura.

     

Ancora il dominio australiano anni 60/70

Dal 1964 al 1971 ci fu un dominio assoluto degli australiani. Roy Emerson, che sapeva giocare il serve & volley con continuità ed efficacia, vinse due volte, nel 1964 e nel 1965, prima di cedere il passo allo spagnolo Manuel Santana. Specialista della terra rossa, secondo la tradizione della scuola iberica, Manolo non era certamente il favorito per la vittoria, ma riuscì a battere il finalista Dannis Ralston con un gioco vario e veloce.

La simpatia che suscitò negli inglesi raggiunse il culmine quando, nel corso della premiazione, si chinò a baciare la mano guantata della duchessa di Kent. Nel 1967, John Newcombe, un ragazzo di 23 anni, che assieme a Tony Roche rappresentava il nuovo corso nel tennis (in coppia avevano vinto il titolo di doppio l’anno precedente), riprese il dominio australiano del torneo. Negli anni 1968 e 1969 tornò a vincere Rod Laver, che approfittò subito dell’apertura ai professionisti.

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Roche e Newcombe furono rispettivamente i due finalisti, a conferma dello strapotere australiano di quegli anni. Seguì poi una doppietta di John Newcombe nel 1970 e 1971, con Rosewall e l’americano Stan Smith sconfitti in finale. Lo stesso Stan Smith interruppe poi nel 1972 l’egemonia degli australiani, battendo nell’ultimo incontro Ilie Năstase, che non riuscì mai a vincere sull’erba di Wimbledon. E proprio nel torneo londinese, nell’edizione dek 1971, fu introdotto per la prima volta il tie-break, quel particolare gioco di spareggio che in un primo tempo venne applicato quando il punteggio era su 8-8, poi in seguito, nel 1979, venne anticipato al 6 pari.

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Wimbledon – Lunghissimo Tie-Break fra Mhaut e Isner nel

Questo accorgimento, inventato per sveltire un po’ gli incontri e per dar loro tempi più televisivi, non venne applicato però nel quinto set, che continuò ad essere giocato ad oltranza. In campo femminile, il personaggio più importante di quel periodo fu l’americana Billie Jean King che, oltre ad essere una straordinaria giocatrice, fu anche quella che favorì l’emancipazione femminile nel tennis. Fondò l’associazione delle tenniste, ottenendo che venisse varato un loro circuito esclusivo, e fu alla guida del movimento Woman’s Lib. Realizzò un record di titoli che alla fine saranno 20 tra singolo e doppio. L’ultimo singolare lo vinse nel 1975, a 32 anni.

La squalifica di Niki Pilic

Il 1973 passò alla storia di Wimbledon come l’anno del boicottaggio. Fu una storia complessa, nata dalla decisione del giocatore jugoslavo Niki Pilic di non giocare il match di Coppa Davis contro la Nuova Zelanda. Per questo Pilic fu squalificato prima dalla federazione di Belgrado poi da quella Internazionale. La squalifica gli avrebbe impedito di partecipare a Wimbledon, e la neonata Association of Tennis Professionals (ATP) fece ricorso all’Alta Corte di Giustizia di Londra che confermò invece la squalifica. L’ATP decise allora di boicottare il torneo.

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Molti grandi nomi aderirono, e con loro gli italiani Panatta e Paolo Bertolucci, che furono a loro volta sospesi per tre mesi dalla FIT, cosicché il torneo risultò fortemente menomato.

Vinse il cecoslovacco Jan Kodes, che vantava due successi al Roland Garros. In finale batté il russo Alex Metreveli. Nelle file femminili si scontrarono due generazioni: Billie Jean King di 30 anni e Chris Evert di 19 anni, anche lei destinata a segnare il mondo del tennis. Numero 1 del mondo dal 1975 al 1978, e ancora nell’80 e nell’81, vinse 157 titoli, di cui 18 nei tornei del Grande Slam, di cui 3 in singolare a Wimbledon. Nel 1974 si aggiudica il torneo Jimmy Connors, lasciando 6 game a Ken Rosewall, di 18 anni più vecchio. Nel 1975 fu la volta di Arthur Ashe, che annullò la forza di Connors, di nove anni più giovane. Ashe dovette ritirarsi nel 1979 a causa di una disfunzione cardiaca. Morì nel febbraio 1993, affetto dall’Aids, malattia dalla quale era stato contagiato a causa di una trasfusione.

Borg per cinque anni consecutivi e il centenario del torneo

Nel 1976 inizia anche a Wimbledon l’era di Björn Borg. Così come fece a Parigi, anche a Londra il fuoriclasse svedese non lasciò scampo a nessuno. Il terreno ideale per il serve & volley, per i rapidi scambi da concludere a rete, sembrava non si adattasse al gioco martellante da fondo campo di Borg. Ma Borg, da serio professionista, si preparò: rinforzò il servizio, e mise a punto il passante, infilando chiunque avanzasse a rete. Borg vinse il torneo per 5 anni consecutivi, impresa che verrà eguagliata solo da Roger Federer, ma non superiore alle 6 vittorie consecutive di William Renshaw. Tra le donne, Chris Evert, superata in semifinale Martina Navratilova, si aggiudicò l’atto conclusivo contro Evonne Goolagong.

Nel 1977 ci fu grande festa a Wimbledon. C’era il centenario del torneo, e per celebrarlo il duca e la duchessa di Kent avevano invitato tutti i vincitori del passato ancora in vita. Ventisette uomini e quindici donne si presentarono per onorare l’avvenimento, che coincideva con il Giubileo d’Argento della Regina Elisabetta. L’anno successivo, il fenomeno cecoslovacco Martina Navrátilová, vincitrice anche nel 1979, iniziò a far pesare il suo tennis, impostato sul serve & volley ad un ritmo devastante.

Gli americani Jimmy Connors ed il bombardiere Roscoe Tanner furono le vittime del campione Borg, mentre ad impegnare la Navratilova ci pensò entrambe le volte Chris Evert. La Evert, comunque, arrivò ancora in finale nel 1980 contro Evonne Goolagong, e vinse l’anno successivo sulla cecoslovacca Hana Mandilikova.

L’80 fu l’ultimo anno di dominio di Borg, che raggiunse l’ultimo titolo a spese di un ventunenne americano. Si trattava di John McEnroe. In quell’occasione impegnò Borg sino al quinto al set che perse solo per 8-6. McEnroe iniziava a preparare la rivincita, che arrivò l’anno successivo, concedendo al rivale Borg un solo set.

McEnroe e Navratilova protagonisti

Nel 1982, Jimmy Connors, ormai trentenne, sorprese tutti battendo John McEnroe. La Navratilova, invece, iniziò la sequenza di sei titoli consecutivi. Nel 1983, anno che vide il ritiro di Bjorn Borg, McEnroe torna a vincere sul neozelandese Chris Lewis. La cecoslovacca Martina, al suo secondo atto, batte Andrea Jaeger, che eliminò la Evert. Nel 1984, McEnroe incontra nuovamente Connors. Questa volta però Connors riesce a vincere solo quattro games. La Navratilova si aggiudica l’edizione contro la Evert. Nel 1985 irrompe il tedesco Boris Becker, 17 anni, ribattezzato “bum-bum” per la sua straordinaria potenza nel servizio e negli altri colpi in genere. Arrivato in finale, batte il sudafricano Kevin Curren. La Navratilova ottiene il suo quarto titolo consecutivo ancora contro la Evert, che le aveva da poco strappato il Roland Garros. Nel 1986 Becker si conferma ancora campione di Wimbledon battendo l’indiscusso n. 1 Ivan Lendl, che nella sua grande carriera arriverà a vincere tutto eccetto Wimbledon. La consueta Martina, invece, batte la ceca Hana Mandlikova. Nel 1987, dopo 16 anni, torna a vincere un australiano. Si tratta di Pat Cash, tennista solido, che batte Ivan Lendl. Connors, a 35 anni, guadagna le semifinali. La Navratilova conclude la sua serie battendo la diciottenne tedesca Steffi Graf, conquistando in totale 8 titoli.

Il dominio di Steffi Graf e le affermazioni di Boris Becker e Stefan Edberg

Steffi Graf vincitrice di 7 edizioni del torneo

Nel 1988 esplode Steffi Graf, che vince Wimbledon e conquista il Grande Slam, andando ad aggiungere il suo nome a quelli di Maureen Connolly (1953) e Margaret Court (1970). A Londra è una Navratilova ormai trentaduenne che deve arrendersi alla forza della nuova campionessa. Tra gli uomini emerge lo svedese Stefan Edberg. A Wimbledon era già stato campione juniores nell’83. L’erba esaltava il suo elegante gioco serve & volley. Stefan si impone in quattro set su Boris Becker. Nel 1989 si impongono 2 tedeschi. Boris Becker, battuto l’anno precedente da Edberg, si prende la rivincita vincendo nettamente in tre set. Tra le donne, Steffi Graf fa il bis, sempre a spese di Martina che tiene bene per due set, poi crolla nel terzo (6-1).

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Boris Becker vincitore a 17 anni del torneo

Il 1990, nuovamente ribaltato il risultato della terza finale tra Becker ed Edberg. Questa volta è ancora lo svedese ad imporsi in un combattutissimo incontro che vedeva ad un certo momento prevalere il tedesco 3-1, con il servizio a disposizione, nel quinto set. Ma il risultato più eclatante lo raggiunge ancora Martina Navratilova che, a dodici anni dal suo primo titolo, conquista la nona vittoria a spese della connazionale di colore Zina Garrison. Questa le aveva fatto il piacere di eliminare una Steffi Graf angosciata per la notizia, apparsa su tutti i giornali, di una relazione extraconiugale di suo padre Peter.

La rivalità tra André Agassi e Pete Sampras

André Agassi rivale di Pete Sampras

Nel 1991 la rivalità tra Edberg e Becker passa in secondo piano. André Agassi, numero 4 del mondo, noto per il suo vestire stravagante, che ha creato una moda tra i giovanissimi, sa che a Londra ci si deve vestire il più bianco possibile; dapprima fa finta di non voler scendere a patti con questa usanza antiquata, minacciando di rinunciare per questo al torneo, poi ovviamente si adegua e scende in campo con una tenuta bianca, scaldamuscoli compresi. Conquista Londra ma perde contro David Wheaton nei quarti. Il tedesco Michael Stich si aggiudica il torneo a sorpresa battendo Boris Becker, che perde così la sua terza finale in tre set. Nel tabellone femminile, la finale è tra Steffi Graf e Gabriela Sabatini, e la vittoria va alla tedesca dopo una strenua lotta terminata 8-6 al terzo. La Navratilova si era dovuta arrendere alla nuova stella, poi subito spenta, Jennifer Capriati.

L’anno 1992, Andre Agassi, batte lo jugoslavo Goran Ivanišević, dal servizio potentissimo. In campo femminile Steffi Graf ottiene il suo quarto titolo a spese di Monica Seles.

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Nel 1993 si aggiudica il torneo Pete Sampras. In quest’anno raggiunse anche il primo posto in classifica mondiale, mantenendolo per cinque anni consecutivi. Nella finale batte Jim Courier. La Graf appone la sua quinta firma al torneo, rischiando grosso contro la cecoslovacca Jana Novotna: sul punteggio e di 30-40 al terzo set, sotto 1-4, con l’avversaria al servizio, la Graf si rende conto che Jana è emozionatissima all’idea di alzare il trofeo. Così si limita a rimandare la palla al di là della rete ed attendere l’errore.

Nel 1994, Pete Sampras batte Goran Ivanišević, che cede dopo due tie-break. Nel singolare femminile la Navratilova deve dire addio, per cedere il passo a Conchita Martinez.

Nel 1995 rivince Pete Sampras: nemmeno Becker è bastato a fermarlo. Alla fine del match, con le lacrime agli occhi, dedicò il suo terzo titolo consecutivo al suo coach e amico Tim Gullikson, morto di cancro. La Graf si aggiudica il suo sesto titolo a spese di Arantxa Sanchez.

1996: la finale a sorpresa 

Il 1996 succede una cosa mai vista prima: due giocatori non inclusi nelle teste di serie arrivano in finale. Si tratta di Richard Krajicek, olandese, n. 19 dell’ATP, che batte Sampras nei quarti di finali. L’altro giocatore è MaliVai Washington, americano, sconfitto dall’olandese. Nel torneo femminile bis della finale Sanchez-Graf, in cui prevale la tedesca.

Il dominio di Sampras

Pete Sampras vincitore di 7 edizioni del torneo

Nel 1997, Pete Sampras si aggiudica il torneo battendo in finale Cedric Pioline in 94 minuti. La sua superiorità si dimostra dal fatto che ha ceduto solo 2 turni di battuta dei 118 che gli sono toccati in gara. Al femminile, Martina Hingis, svizzera, a 16 anni e 279 giorni vince il suo primo titolo, conquistando anche la leader della classifica giovanissime, vincitrice del torneo inglese.

Nel 1998 Pete Sampras incontra Goran Ivanišević. È stata una finale entusiasmante, tra due giocatori dotati di un eccellente servizio, capaci entrambi di realizzare 240-300 ace all’anno. L’incontro premia Sampras con il punteggio di 6-7, 7-6, 6-4, 3-6, 6-2.

Il 1999 vede nuovamente protagonista l’ormai veterano Sampras, questa volta contro Andre Agassi, che dal profondo della classifica, insidia il grande Sampras, sempre al primo posto dal 1993 al 1998. Agassi deve inchinarsi alla supremazia di Pete che lo batte 6-3, 6-4, 7-5.

Il nuovo millennio incorona ancora Sampras, che conquista il suo settimo titolo del prestigioso torneo. Batte Pat Rafter con il punteggio di 6-7, 7-6, 6-4, 6-2.

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Eventi

Ci sono cinque eventi principali a Wimbledon: singolare maschile, singolare femminile, doppio maschile, doppio femminile e doppio misto. In aggiunta esiste un torneo junior con quattro categorie: singolare e doppio maschile e femminile. Infine esiste un torneo ad inviti in quattro categorie: doppio maschile over35, doppio maschile over45, doppio femminile over35 e doppio maschile in carrozzina.

Le partite dei tornei doppio e singolare maschile sono al meglio dei cinque set, tutte le altre al meglio dei tre. Tutti i tornei sono ad eliminazione diretta; sfuggono a questa regola i doppi over35 e over45, che prevedono un girone all’italiana.

Fino al 1921 era in vigore il cosiddetto Challenge Round, vale a dire che i vincitori dell’edizione precedente, eccetto che per i tornei di doppio femminile e misto, venivano ammessi direttamente alla finale. Questo consentì ad alcuni atleti di vincere numerose edizioni consecutive, in quanto affrontavano avversari stanchi per aver giocato in tutti i turni precedenti.

I Campi

Il nuovo Centre Court dotato di tetto

Il campo principale viene chiamato Centre Court ed è li che si svolgono sempre gli incontri finali del torneo; attualmente può ospitare 18.000 spettatori tutti seduti. A causa della natura imprevedibile del tempo britannico durante il torneo, un tetto retraibile è stato installato ed utilizzato a partire dall’edizione del 2009: eviterà interruzioni molto lunghe del torneo ma sarà necessaria comunque una pausa per far sì che esso ricopra completamente sia la superficie di gioco che gli spalti. Questo tetto è stato sfruttato per la prima volta il 29 giugno 2009, quando l’incontro degli ottavi femminili tra Dinara Safina e Amélie Mauresmo è stato interrotto da un acquazzone nel corso del secondo set ma è potuto riprendere dopo meno di tre quarti d’ora.

Il Campo N. 1 fu soggetto a una notevole ristrutturazione nel 1997; era in origine adiacente al Centre Court ma venne sostituito da una nuova arena con un maggior numero di posti per gli spettatori. Si dice che il vecchio campo N. 1 avesse un’atmosfera unica ed era il preferito da molti giocatori, cosicché la sua sostituzione venne rimpianta da molti. Anche il campo N. 1 ospita alcuni degli incontri più importanti del torneo, come i quarti di finale dei tornei di singolo.

Il Campo N. 2 porta il soprannome di “Il cimitero dei campioni” poiché è qui che, storicamente, a molti tennisti quotati è accaduto di essere inopinatamente eliminati.

Tradizioni

Verde e viola sono i colori tradizionali del torneo di Wimbledon. Le giocatrici donne vengono sempre appellate con “Miss” o “Mrs” durante il gioco (ad esempio quando il giudice di sedia dichiara il punteggio). I giocatori uomini invece vengono indicati solo con il cognome.

Il torneo inizia ogni anno sei settimane prima del primo lunedì di agosto e dura due settimane. Tradizionalmente non si gioca nella “middle sunday”: per tre volte nella storia del torneo (l’ultima nel 2004) la pioggia ha costretto a giocare in quel giorno. Durante la prima settimana si disputano i primi turni del tabellone, mentre nella seconda tocca a ottavi, quarti, semifinali e finale.

I giocatori e le giocatrici devono indossare divise di gioco di color rigorosamente bianco.

Premi per i vincitori

I Trofei

Il vincitore del singolo maschile riceve un trofeo in argento dorato alto più di 45 centimetri. Il trofeo del singolare femminile è un vassoio d’argento, di quasi 50 centimetri di diametro, comunemente chiamato “Rosewater Dish” o il “Venus Rosewater Dish”; trofei vengono consegnati anche ai vincitori degli altri eventi. ( 3feb16 )

Dal 2007 il torneo di Wimbledon prevede un montepremi uguale sia per il torneo maschile che quello femminile.

Tennisti più vittoriosi 

Nome Nazione Primo titolo Vittorie
Pete Sampras bandiera Stati Uniti d’America 1993 7
William Renshaw bandiera Regno Unito 1881 7
Roger Federer bandiera Svizzera 2003 6
Lawrence Doherty bandiera Regno Unito 1902 5
Björn Borg bandiera Svezia 1976 5
Reggie Doherty bandiera Regno Unito 1897 4
Tony Wilding bandiera Australia 1910 4
Rod Laver bandiera Australia 1961 4
Wilfred Baddeley bandiera Regno Unito 1891 3
Arthur Gore bandiera Regno Unito 1901 3
Bill Tilden bandiera Stati Uniti d’America 1920 3
Fred Perry bandiera Regno Unito 1934 3
John Newcombe bandiera Australia 1967 3
John McEnroe bandiera Stati Uniti d’America 1981 3
Boris Becker bandiera Germania 1985 3

Tenniste più vittoriose  

Nome Nazione Primo titolo Vittorie
Martina Navrátilová bandiera Stati Uniti d’America 1978 9
Helen Wills Moody bandiera Stati Uniti d’America 1927 8
Dorothea Douglass Chambers bandiera Regno Unito 1903 7
Steffi Graf bandiera Germania 1988 7
Blanche Bingley Hillyard bandiera Regno Unito 1886 6
Suzanne Lenglen bandiera Francia 1919 6
Billie Jean King bandiera Stati Uniti d’America 1966 6
Lottie Dod bandiera Regno Unito 1887 5
Charlotte Cooper Sterry bandiera Regno Unito 1895 5
Venus Williams bandiera Stati Uniti d’America 2000 5
Louise Brough bandiera Stati Uniti d’America 1948 4
Serena Williams bandiera Stati Uniti d’America 2002 4
Maureen Connolly bandiera Stati Uniti d’America 1952 3
Maria Bueno bandiera Brasile 1959 3
Margaret Smith Court bandiera Australia 1963 3
Chris Evert bandiera Stati Uniti d’America 1974 3

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