SYLVA KOSCINA – Icona degli anni ’60 e ’70

 

sylva koscina

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VIDEO 1  Sylva Kosicina in Vedo nudo 1969 – Clicca

VIDEO 2 Sylva Koscina nel Il Vigile – Clicca

VIDEO 3 – Sylva Koscina e Walter Chiari in un Carosello anni 60 – Clicca

Sylva Koscina, in croato Silva Košćina (Zagabria, 22 agosto 1933 – Roma, 26 dicembre 1994), è stata un’attrice italiana.

Sylva Koscina – Biografia

silva koscina 

Nata nell’allora Regno di Jugoslavia dai parenti dalmati, oriundi di Spalato e Traù (“košćina” in lingua croata čakava significa „un osso grande“; il cognome Košćina portavano i proprietari del primo grande cantiere marittimo a Spalato fondato nel 1831). Per scopi pubblicitari inventò di essere nata Sylva Koskinon, di padre greco e madre polacca. Da adolescente si trasferì in Italia durante la seconda guerra mondiale, seguendo la sorella sposata con un italiano.

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Mentre seguiva i corsi per la laurea in fisica all’ Università degli Studi di Napoli iniziò la sua carriera cinematografica all’età di 22 anni al fianco di Totò in Siamo uomini o caporali? (1955) di Camillo Mastrocinque. Il primo ruolo importante arrivò con Il ferroviere (1955), con la regia di Pietro Germi.

Risposta nostrana a Marilyn Monroe, Sylva Koscina comparve in molte pellicole degli anni cinquanta, sessanta e settanta lavorando con Alberto Sordi, Nino Manfredie Ugo Tognazzi. Suo grande successo fu accanto a Sordi in Ladro lui, ladra lei (1958) di Luigi Zampa e continuò la salita con Giovani mariti (1958) e Mogli pericolose(1959).

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Fu al fianco di Steve Reeves in Le fatiche di Ercole (1957) e Ercole e la regina di Lidia (1958).

Negli anni sessanta partecipò – oltre che allo sceneggiato televisivo I Giacobini – al film drammatico Il sicario (1960) di Damiano Damiani, ma ottenne un vasto successo nelle commedie come Il vigile (1960) o Copacabana Palace (1962), e fu scelta da Federico Fellini per la parte di una delle sorelle della protagonista in Giulietta degli spiriti (1964).

Nel 1967 fu ingaggiata negli USA per girare alcune pellicole a Hollywood: in tale occasione fu lanciata con un’audace campagna stampa, che culminò con la pubblicazione di un servizio fotografico su Playboy. Negli Stati Uniti ebbe come partner Kirk Douglas in Jim, irresistibile detective (1968) e Paul Newman in La calata dei barbari (1968).

Nel 1969 interpretò una giovane partigiana nel film di guerra La battaglia della Neretva di Veljko Bulajić accanto a Yul Brinner, Sergej Bondarchuk, Orson Welles e Franco Nero.

Popolare anche nel settore televisivo, fu conduttrice con Mike Bongiorno e Paolo Villaggio dell’edizione 1972 del Festival di Sanremo.

Gli ultimi film furono spesso scadenti, anche se le sue partecipazioni erano per lo più in veste di guest star, interprete quasi di se stessa, come mito senza età. Morì nel 1994 a 61 anni per un tumore al seno. Riposa nella tomba di famiglia al cimitero di Prima Porta a Roma.

Personalità 

Sono rimasti quasi proverbiali gli atteggiamenti divistici della Koscina, la sua megalomania (aveva acquistato a Marino una tenuta hollywoodiana) e il vezzo di parlare di sé sempre in terza persona. Tuttavia la sua schiettezza e l’assoluta mancanza di volgarità la rendevano simpatica e divertente.

Forse anche approfittando del fatto di essere straniera, si esprimeva in italiano con una certa disinvoltura che sfiorava l’incoscienza, come quando per esempio parlava del suo seno duro “come il marmo di Carrara” ai severi bacchettoni degli anni sessanta, oppure quando si presentava alla Mostra del cinema di Venezia senza nessun film in concorso, ma solo come una seria, parole sue, “ambasciatrice sorridente”.

sylva koscina calendario 1965

Vita privata  

A Sylva furono attribuiti molti flirt durante gli anni d’oro di Cinecittà e di Hollywood. I giornali scandalistici dell’epoca riportano nomi come quello di Paul Newman, Jean Paul Belmondo, Alberto Sordi, Nino Manfredi, i tentativi di Bob Kennedy o le avances di Tito che la chiamava “la nostra piccola Sylva” essendo lei nata in Jugoslavia. Ma l’unico uomo con cui si unì in matrimonio, anche se per procura, in Messico, fu il produttore Raimondo Castelli, condannato per bigamia qualche tempo dopo.

 

Filmografia (Anni 70-80-90)

Lunghissima la lista di film che ha avuto come interprete Sylva Koscina pertanto qui inserirò l’elenco solo dei suoi film (non molti) relativi al trentennio 70/90.

  • Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa, regia di Marcello Fondato (1970)
  • I lupi attaccano in gruppo, regia di Phil Karlson (1970)
  • La colomba non deve volare, regia di Sergio Garrone (1970)
  • Mazzabubù… Quante corna stanno quaggiù?, regia di Mariano Laurenti (1971)
  • Nel buio del terrore, regia di Antonio Nieves Condè (1971)
  • Homo Eroticus, regia di Marco Vicario (1971)
  • Noi donne siam fatte così!, regia di Dino Risi (1971)
  • Sette scialli di seta gialla, regia di Sergio Pastore (1972)
  • Boccaccio, regia di Bruno Corbucci (1972)

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  • La strana legge del dott. Menga, regia di Fernando Merino (1972)
  • Beati i ricchi, regia di Salvatore Samperi (1972)
  • Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile, regia di Roberto Bianchi Montero (1972)
  • Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza, regia di Lucio Fulci (1975)
  • La casa dell’esorcismo, regia di Mario Bava (1975)

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  • Casanova & Company, regia di Franz Antel (1975) con Tony Curtis
  • L’ingorgo – Una storia impossibile, regia di Luigi Comencini (1978)
  • I seduttori della domenica, regia di Dino Risi (1980)
  • Asso, regia di Castellano e Pipolo (1981)
  • Questo e quello, regia di Sergio Corbucci (1982)
  • Cenerentola ’80, regia di Roberto Malenotti (1983)
  • Mani di fata, regia di Steno (1983)
  • Rimini Rimini, regia di Sergio Corbucci (1987)
  • Rimini, Rimini – Un anno dopo, regia di Bruno Corbucci (1988)
  • Ricky e Barabba, regia di Christian De Sica (1992)
  • C’è Kim Novak al telefono, regia di Enrico Roseo (1993)

testo tratto e modificato:  http://it.wikipedia.org/wiki/Sylva_Koscina
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Una risposta a “SYLVA KOSCINA – Icona degli anni ’60 e ’70”

  1. Quando andavo a scuola a ciampino rm nel 1971 sylva mi passava davanti a bordo di una jaguar e type coupe color verde la vista di cjo’ era stratosferica,si potra’mai rivedere una foto di lei alla guida di quell’auto?.GRAZIE

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