Storia dell’auto: VOLKSWAGEN TRANSPORTER T2 T3 T4 – Vivere in libertà – (Dal 1949)

Volkswagen Transporter

 volkswagen bulli t1 samba bus
Volkswagen “bulli” T1- Samba bus –

 Un interessante video d’epoca in lingua sul Transporter – Clicca Sopra

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Volkswagen Transporter

Il Transporter è un autoveicolo commerciale leggero per il trasporto di merci o persone prodotto dalla Volkswagen, in varie serie, a partire dal 1949.

Con il nome Transporter, in realtà, s’identifica un gruppo particolarmente eterogeneo di veicoli. Si può, tuttavia, operare una distinzione fondamentale fra le prime tre serie, T2 SplitT2 Bay e T25, di derivazione Maggiolino, con trazione posteriore e motore a sbalzo sul retrotreno e le generazioni successive (T4 e T5) con trazione anteriore e motore anteriore.

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Con il passare degli anni e dei modelli la denominazione dei pulmini è cambiata, fino agli anni 70 i modelli vw venivano identificati con T1 (maggiolino) T2 (pulmino) T3 (Karmann Ghia) e T4 (berlina), dagli anni 90 con le nuove denominazioni, si è passati alla denominazione con il numero che evidenzia la serie diventando così T (transporter) , dalla 4ª versione in poi. La convenzione che evidenzia tutte le versioni dall’inizio della produzione ad oggi si basa per le prime serie sulla tipologia del parabrezza Split (diviso) e Bay (Panoramico), la 3ª serie viene identificata come T 25 (codice di produzione VW) e dalla 4 serie si passa ad identificarli come Transporter 4 (T4) e Transporter 5 (T5).

T2 SPLIT 

 volkswagen transporter t2
Volkswagen T2 split nella configurazione furgone

Nella primavera del 1947 Ben Pon, l’importatore olandese della Volkswagen, in vista agli stabilimenti di Wolfsburg, vide un curioso carrello allestito, sulla base del Maggiolino, per trasportare i materiali pesanti da un reparto all’altro della fabbrica. Questa “visione” gli fece balenare l’idea di proporre alla casa la produzione di un veicolo commerciale. Poco tempo dopo abbozzò, su un block notes, uno schizzo da sottoporre a Nordhoff (l’allora numero 1 di Volkswagen). Da quello schizzo, sulla base del Maggiolino (l’unica meccanica prodotta dalla Casa all’epoca), nacque il progetto Typ 2, che sfociò, il 12 novembre del 1949, nel Transporter T2 Split.

Volkswagen T2 Samba Bus
Volkswagen T2 Samba Bus

A causa di alcuni problemi progettuali (bisognava rinforzare il telaio a piattaforma per consentire un’adeguata capacità di trasporto e una soddisfacente rigidità torsionale) le consegne del Transporter iniziarono solo nel marzo del 1950. Dotato in origine del medesimo 4 cilindri boxer raffreddato ad aria di 1131cm³ da 25cv, seguì tutte le evoluzioni tecniche del Maggiolino (comprese le variazioni di cilindrata a 1192, 1285 e 1493 cm³). Il successo fu subito enorme, grazie alle doti di robustezza, semplicità e versatilità del Transporter T1 (che gli utenti iniziarono a chiamare affettuosamente “bulli”). Il veicolo divenne tuttavia un mito generazionale, quando le versioni Samba Bus (ovvero pulmino bicolore) e Westfalia (camper), lanciate all’inizio degli anni sessanta, divennero, sul finire del decennio, i mezzi di trasporto ideali di Hippie e figli dei fiori, tanto in Europa quanto nella West Coast Californiana. Il T2 Split venne prodotto, fino al 1967, in quasi 1.800.000 esemplari.

T2 BAY

Volkswagen Transporter T2 Bay configurazione furgone
Volkswagen Transporter T2 Bay configurazione furgone

Nel 1967 venne presentato il Transporter T2 Bay. Le modifiche, rispetto alla prima serie, erano consistenti: carrozzeria ridisegnata, meccanica rivista, aggiornamento di molte componenti. Quando esordì molti “rimpiansero” la linea del T2 Split, ma provando la nuova, più squadrata serie non poterono che constatarne i vantaggi: la tenuta di strada, grazie alle modifiche ai braccetti delle sospensioni anteriori, era migliorata sensibilmente; la frenata era più efficace grazie ai freni a disco anteriori introdotti dal modello 71 (agosto 1970); lo spazio a bordo (sia per le persone che per le merci) era aumentato; la visibilità era nettamente migliore (grazie alle ampie superfici vetrate a al parabrezza “panoramico” in pezzo unico);. Venne riproposto, naturalmente, anche il gradito camper Westfalia, ma con tetto e tendalino più ampi, incernierato all’anteriore, in modo da ricavare un posto letto in più grazie ad una brandina richiudibile.

 volkswagen transporter t2 westfalia camper
Volkswagen T2 Westfalia

Nel modello ’74 venne ampliata la finestra del tetto, incernierandolo al posteriore e ricavando così lo spazio per un altro letto matrimoniale superiore. Nell’occasione venne definitivamente rinnovato l’arredo interno (rimasto sostanzialmente sempre uguale dal modello T1). Nel 1973 il T2 Bay subì un lieve restyling (frecce anteriori spostate in alto, interni rivisti e varie migliorie). Con l’occasione, la cilindrata della versione “maggiore” crebbe da 1493 a 1584 cm³ (54 CV). Nel 1973 la gamma dei motori venne modificata con la dismissione del 1300 e l’introduzione della variante di 1679 cm³ da 66 CV. Nel 1975 la cilindrata del 1700 crebbe a 1795 cm³ (68 CV).

Volkswagen T2 1970 - Interni -
Volkswagen T2 Anni 70 – Interni –

Nel 1979, con l’arrivo del T25, la produzione del T2 Bay venne trasferita in Sudamerica (Messico e Brasile). In entrambi i casi il motore era il classico 4 cilindri boxer raffreddato ad aria di 1584 cm³, dotato, a partire dai primi anni novanta, di alimentazione a iniezione e marmitta catalitica (l’unità per il mercato brasiliano, inoltre, poteva funzionare a benzina o ad etanolo).

La produzione messicana cessò nel 2002, mentre quella brasiliana a fine 2013. Dalla fine del 2005, tuttavia, anche il T2 Bay brasiliano monta il motore a benzina ed etanolo di 1390 cm³ (75 CV) della Fox. Una versione camper del T2 brasiliano è stata messa in vendita dalla Volkswagen nel 2011 solo sul mercato olandese in tre differenti allestimenti, al prezzo base di 32.425€.

T25  

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Volkswagen Transporter T3 (T25)

Nel 1979 venne presentata la terza serie del Transporter, denominata T25 o Gioppo, chiamata anche T3. Si trattava, ancora, di un’evoluzione del modello precedente, caratterizzata da una nuova carrozzeria più squadrata e da ulteriori affinamenti alla meccanica. La nuova e spigolosa carrozzeria garantiva un ulteriore incremento di spazio a bordo (sia nel vano merci che in cabina), mentre l’abitacolo era meglio rifinito e accessoriato.

Nel 1982 venne introdotto un motore boxer a benzina raffreddato ad acqua (wasserboxer), con potenze variabili da 60 a 78 CV, secondo il tipo di carburatore installato. L’anno successivo la gamma dei motori venne completata da un nuovo turbodiesel di 1,6 litri da 70 CV e da due boxer a benzina di 2,1 litri, alimentati a iniezione rispettivamente da 95 e 112  CV. Altra versione all’epoca molto apprezzata fu il Multivan, con una particolare panca posteriore a 3 posti trasformabile in letto matrimoniale. Il Multivan era disponibile anche con il tetto a soffietto sollevabile, in tela (lo stesso delle versioni “Camping” allestite dal carrozziere tedesco Westfalia); in questo caso c’era un ulteriore letto a due posti, fruibile a tetto aperto.

Volkswagen Multivan T3

Nel 1985 Venne introdotta, sulle tutte le versioni autocarro e sul Caravelle, la trazione integrale Syncro. Lo schema Syncro comporta trazione integrale permanente, con ripartizione continua ed automatica della forza motrice tra avantreno e retrotreno regolata da una viscofrizione.

Dopo un restyling di fine carriera (doppi fari anteriori rettangolari, mascherina ridisegnata, paraurti in vetroresina), il Transporter T3 venne tolto di listino nel 1990 (le versioni Syncro sopravvissero fino al 1992).

Le linee di produzione del Transporter T25 vennero trasferite in Sud Africa, dove il modello rimase in produzione fino al 2002.  Complessivamente il T25 è stato prodotto in 1.227.669 unità.

T4  

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Volkswagen Transporter T4

La versione T4 del Transporter viene commercializzata a partire dal 1990 fino al 2003. Nel mercato nordamericano e in Messico si chiama Eurovan.

Il Volkswagen T4 esordisce nel 1990 come sostituto del T25. L’evoluzione rispetto al modello precedente è notevole: Il motore posteriore viene definitivamente abbandonato, adottando anche la più convenzionale trazione anteriore. Grazie al motore montato in posizione anteriore, (schema “tutto avanti”), il T4 è stato declinato in due versioni di passo, rispettivamente 2920 mm e 3320 mm.

Al lancio, erano disponibili i seguenti motori: un 2.0 Benzina, un 1.9 Diesel, un 1.9 Turbodiesel e un 2.4 Diesel aspirato.

Nel 1996 il T4 si concede un restyling, concentrato soprattutto nel frontale: muso più lungo, fari e mascherina aggiornati. Alcune modifiche anche ai motori. Viene introdotto il 1.9 Tdi e il 2.4 diesel aspirato viene sostituito con il 2.4 Turbodiesel, declinato a vari livelli di potenza. Per i benzina, arriva il nuovo 2.5.

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Volkswagen T4 Westfalia

Fin dal lancio il T4 è stato offerto in svariate versioni: i Transporter cabina e doppiacabina (passo lungo), Transporter commerciale e finestrato, Caravelle per trasporto persone, Multivan e naturalmente le versioni per il tempo libero Westfalia Multivan e Westfalia California. Anche per il T4 era disponibile la versione Syncro (trazione integrale), con schema ovviamente invertito rispetto al T25, e bloccaggio differenziale opzionale solo al posteriore. A1578 

Il T4 è stato in produzione per 13 anni, prima di essere sostituito dall’aggiornato T5.

Di seguito tante altre belle foto…..per sognare di nuovo!!

Volkswagen T1 configurazione Camper

Volkswagen T2 Anni ’50

Volkswagen T2 Westfalia

Volkswagen T2 Westfalia

Volkswagen T2 Bay Westfalia

Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Volkswagen_Transporter

Articolo in collaborazione con: http://www.autoemotodepoca.altervista.org

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