CAPITAN HARLOCK – (1979)

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Capitan Harlock

Capitan Harlock  è un manga di fantascienza creato da Leiji Matsumoto nel 1976, dal quale è stata tratta anche una serie televisiva anime di 42 episodi, prodotta nel 1978 dalla Toei Animation, prima di una lunga serie di opere d’animazione ispirate allo stesso universo. È stata importata in Italia e trasmessa per la prima volta su Rai 2 nel 1979. Successivamente è stata pubblicata dalla Yamato Video prima in VHS, e poi anche in DVD in versione integrale.

Qualità tecnica

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Questa prima serie ha una grafica dalla qualità discontinua, con episodi che variano sia nello stile, sia nella sofisticazione del disegno. Vi sono, apparentemente, almeno 3 o 4 ‘tipologie’ in cui si possono inserire, con differenze notevoli in termini di qualità di realizzazione, come d’altra parte all’epoca non era raro avvenisse in varie serie giapponesi (per esempio, nella serie Daitarn III). Tra gli episodi più curati vi sono il settimo (La piramide in fondo al mare), il tredicesimo (Il castello stregato nel mare della morte) e il diciannovesimo (Il tranello della regina Raflesia).

Esempi di episodi ‘medi’ possono riconoscersi nel primo (Bandiera pirata nello spazio), quarto (Sotto la bandiera della libertà) e quinto (Ai confini delle stelle), mentre la qualità della grafica scade molto nel secondo (Assalto dall’ignoto), nel quattordicesimo (La lapide ai piedi della sfinge) e nel ventiduesimo (Il sepolcro dello spazio). La qualità della grafica, come è normale, non è necessariamente correlata a quella della narrazione.

La colonna sonora, composta da Seiji Yokoyama, è una delle più apprezzate degli anime giapponesi, ed è registrata con la Columbia Symphonic Orchestra, costituita da oltre 40 elementi.

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Curiosità

  • In tutti i paesi in cui il fumetto è stato tradotto Capitan Harlock non ha mai cambiato nome, tranne che in Francia, dove è stato ribattezzato “Capitaine Albator”. Questa scelta apparentemente ha avuto lo scopo di evitare confusione con il marinaio chiamato “Capitaine Haddock”, uno dei personaggi principali del fumetto belga Tintin.
  • Yattaran è la caricatura di Kaoru Shintani, fumettista appassionato di modellismo soprattutto aeronautico, che per lungo tempo fu assistente di Matsumoto.
  • Il nome della regina delle Mazoniane sembra apparentemente ispirato alla Rafflesia, un fiore indonesiano, di dimensioni gigantesche e dall’odore sgradevole.

Le Belle donne che bruciano come carta

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Le Mazoniane, il popolo che dallo spazio profondo si avvicina alla Terra, appaiono per la prima volta nel corso del secondo episodio, ma ancora il mistero su di esse è ben lungi dall’esser risolto. La loro natura sarà meglio rivelata nel terzo episodio, quello in cui il padre di Tadashi viene ucciso da una di loro.

Fisiologia e società

Nonostante la somiglianza esteriore, esse effettivamente hanno una fisiologia del tutto differente da quella degli esseri umani. Infatti sono esseri con un metabolismo del tutto dissimile, perché di natura vegetale e non animale, come dimostra il colore verde che in genere hanno.

Una loro caratteristica raccapricciante è l’autocombustione: quando uccise bruciano fino a incenerire totalmente. L’episodio 3, intitolato ‘La donna che brucia come carta’ lo dimostra per la prima volta. Le fiamme bluastre che si sprigionano (per un tempo tra l’altro davvero breve per incenerire un essere umanoide dalla massa di decine di chilogrammi) le avvolgono lasciandone solo un mucchio di cenere.

Un’altra caratteristica è che esse non hanno bisogno della sessualità per riprodursi, a dispetto delle succinte ed eleganti uniformi che indossano. 

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Ma la loro caratteristica più eminente è la loro bellezza e perfezione fisica, simile a quella delle modelle in voga a partire dagli anni settanta. Le mazoniane hanno un aspetto delicato, mani lunghe, statura alta, pelle luminosa, capelli generalmente verdi, lunghissimi, sciolti, lisci e fluenti (sono forse funzionali al metabolismo, in ogni caso appaiono pensati con l’equazione foglie=capelli, come si vede anche nelle scene in cui si dimostrano capaci di trasformarsi anche in piante).

La società mazoniana è di tipo matriarcale: sono le femmine ad avere il controllo di tutto, mentre i maschi sono quasi invisibili, senza alcun ruolo militare, e relegati nella massa della popolazione civile.

 Differenze tra il manga e l’anime

Capitan Harlock

Mayu è stata inserita nella serie animata e il suo compito è in un certo qual modo di ‘addolcire’ il carattere di Harlock. Viene anche rapita da Raflesia, che non sapendo come fermare il pirata, ad un certo punto sceglie di percorrere la strada più meschina (scatenando la furia di Harlock). Anche Laura, la bellissima mazoniana che fugge dall’Arcadia ingannando Tadashi facendogli credere di essere sua madre con i suoi poteri ipnotici, non compare nel fumetto originale.

Non risultano, invece, nell’anime scene come quella in cui due mazoniane vengono uccise dall’equipaggio dell’Arcadia dopo che si sono introdotte nell’asteroide-base dell’Arcadia.

capitan Harlock

Anche il personaggio fatale di Namino Shizuka è molto più sviluppato che nel manga, ma anche più oscuro. Nell’anime è una pericolosissima spia sabotatrice, che tenta di sedurre Harlock e alla fine viene uccisa da Tadashi: ma non prima di essersi dimostrata un personaggio eccezionalmente complesso e combattuto, e di essersi innamorata davvero di Harlock. L’originale del manga è altrettanto complessa, ma non ha molto tempo di dimostrarlo perché la sua vita ha presto termine a causa di un incidente.

 Censure nell’edizione italiana

Capitan Harlock non è sfuggito all’onda di riflusso che ha colpito i cartoni animati giapponesi dopo i successi dei tardi anni settanta. Questa serie, arrivata in Italia con la ‘prima generazione’ di anime, presentava spesso elementi delicati e molto complessi da affrontare in fase di adattamento: scene di violenza e di nudo, critica feroce alla società opulenta e ottusa, come anche al controllo dei mass-media. Harlock è poi un pirata spaziale, con pesanti implicazioni che non vengono minimamente trascurate.

Capitan Harlock

Harlock non è un soggetto che semplicemente ‘ruba’: è un pirata, e la serie (come anche il fumetto originale) ha una vena polemica e anarchica che, specialmente negli anni settanta, aveva un suo preciso senso. Di fatto, Harlock è un contestatore: non ruba un gioiello per poi andare in vacanza a Las Vegas, come potrebbe fare Lupin. La sua critica al sistema è orgogliosamente portata dall’esterno, nella convinzione che non si possa venire a patti con una società governata da principi ingiusti.

Capitan Harlock

Quindi, anche se è stato deciso di mandarla comunque in onda, la serie è stata trattata in maniera estremamente dura dalla censura. Se il doppiaggio è stato di eccellente livello, quasi tutti gli episodi sono stati ‘tagliati’ prima della messa in onda. La produzione esecutiva RAI ebbe da ridire anche sulla sigla, ritenendo che ricordasse la X MAS. Nei DVD attualmente in circolazione vi sono molte scene che sono prive di dialoghi in italiano, per via che a quei tempi esse non vennero mai doppiate. Nondimeno, molte scene violente e alcune di nudo rimasero anche nell’edizione italiana. Ben presto però, il cambio di politica relativo ai cartoon nipponici avrebbe messo Capitan Harlock fuori palinsesto, e dopo il 1980 solo alcune reti locali l’hanno rimandata, molto saltuariamente, in onda. Nel 2008 è stato trasmesso in replica sul canale satellitare a pagamento Cooltoon, visibile sulla piattaforma Sky. A1028

Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Capitan_Harlock

Capitan Harlock, i nomi, le immagini e i marchi registrati sono copyright © Toei Animation – Leiji Matsumoto – Tamiya Takeshi – Kominato Yoichi – Koizumi Yoshiaki e degli aventi diritto e vengono qui utilizzati a scopi conoscitivi e divulgativi.

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