RONNIE PETERSON
Il terribile schianto – Clicca Sopra
Ancora immagini del terribile crash – Clicca
Nel corso della fatale stagione 1978, il talento di Ronnie Peterson venne imbrigliato da un contratto ‘capestro’ che lo costrinse al ruolo di seconda guida. Per questo sottoscrisse un contratto con la McLaren in cui, finalmente, l’anno successivo avrebbe potuto avere un ruolo più adeguato.
Ronnie Peterson – L’incidente
Rimase però vittima di un incidente occorsogli subito dopo la partenza del Gran Premio d’Italia 1978 a Monza nel quale rimasero coinvolte diverse vetture, tra cui quelle di Riccardo Patrese, James Hunt, Clay Regazzoni e Vittorio Brambilla, causato dall’accensione troppo anticipata del semaforo verde. Si schiantò al muretto del collegamento con la pista junior e la sua auto prese fuoco.
Venne estratto dalla vettura incidentata ancora vivo e cosciente, ma con gravissime fratture alle gambe, fu colpito in ospedale da embolia lipidica e morì il giorno seguente. Non è stato mai chiarito se fu proprio l’embolia a causare la morte o l’imperizia dei medici nell’eliminarla (si disse che, nel tentativo di asportarla, causarono una gravissima emorragia che avrebbe condotto alle fatali complicazioni). In quell’incidente, anche Vittorio Brambilla rimase ferito, rimanendo in coma per alcuni giorni.
Per molti anni Riccardo Patrese fu ritenuto responsabile dell’episodio, ma alcuni anni dopo venne scagionato: un’attenta indagine dimostrò infatti che, per un errore della direzione gara, il “via” era stato dato troppo presto, quando le vetture nelle ultime file non si erano ancora allineate, generando un imbottigliamento alla prima curva, dove uno scarto improvviso della McLaren di James Hunt causò la carambola fatale. A0902
Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Ronnie_Peterson
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