QUELLI DELLA NOTTE – (1985)

Quelli della notte

quelli della notte

La sigla iniziale “Ma la notte no” – Clicca Sopra

VIDEO 2 – Fra’ Antonino di Scasazza – Clicca 

VIDEO 3 – Andy Luotto a Quelli della Notte – Clicca

VIDEO 4 – Massimo Catalano – Clicca 

Quelli della notte è stato un programma televisivo di Renzo Arbore e Ugo Porcelli trasmesso da Rai 2 nel 1985, andava in onda intorno alle 23.10, ideato e condotto da Renzo Arbore. Vennero realizzate 33 puntate, andate in onda (dal lunedì al venerdì) dal 29 aprile al 14 giugno 1985, con l’interruzione del 29 e 30 maggio in seguito alla Strage dell’Heysel.

Roma 1985QUELLI DELLA NOTTE: gurppo

In un clima scherzoso, Arbore condusse la trasmissione che iniziava verso le 23 e alternava brani eseguiti dalla New Pathetic Elastic Orchestra cantati in massima parte da Mauro Chiari e Silvia Annichiarico, con scherzi e sketch fatti da comici quali Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Andy Luotto,Riccardo Pazzaglia, Marisa Laurito, Simona Marchini, Roberto D’Agostino, Giorgio Bracardi,Massimo Catalano ed altri ancora, che interpretavano dei personaggi surreali e divertenti, entrati tutti di diritto nella storia della televisione italiana, oltre che musicisti e fantasisti come Gegè Telesforo.

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Come in altri suoi programmi, precedenti e successivi, l’intento di Arbore era chiaramente satirico nei confronti di un certo tipo di televisione e tendeva a ricreare il clima radiofonico di Alto gradimento. Nel caso di Quelli della notte ad essere presa di mira era principalmente la moda, nata appunto fra la fine degli anni settanta e primi anni ottanta, del salotto televisivo, spesso vacuo raccoglitore di chiacchiere senza costrutto, in un maldestro assortimento dei più svariati personaggi che dicono la loro a ruota libera su qualunque argomento.

Il programma ottenne un crescente successo fino a superare il 50% di share. Celebri sono rimaste la sigla di apertura e quella che accompagnava i titoli di coda: rispettivamente, Ma la notte no e Il Materasso.

sigla quelli della notte arbore

La trasmissione comprendeva una sezione in cui venivano fatti esibire artisti e gruppi italiani sconosciuti, scelti tra coloro che inviavano una demo. Va segnalata, a testimoniare la particolare sensibilità di Renzo Arbore come talent-scout, la prima esibizione televisiva del gruppo catanese Denovo, destinato a diventare una delle band italiane più interessanti degli anni Ottanta.

In seguito al successo ottenuto la banda Arbore tornò con Indietro tutta e successivamente ancora con Speciale per me – meno siamo meglio stiamo.

Personaggi

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Andy Luotto interpreta inizialmente il personaggio di “Harmand” che punteggiava ogni sua frase nel suo arabo di fantasia, con il tormentone popl’ arab’. La cosa suscitò, tuttavia, le proteste ufficiali di alcune ambasciate mediorientali e lo stesso attore fu fatto segno di minacce personali. Gli autori decisero allora di eliminare il contestato personaggio dell’arabo, facendo interpretare a Luotto la caricatura di un ricco italo-americano di Brooklyn.

Nino Frassica interpreta uno dei personaggi più riusciti, le cui tracce si scorgono ancora oggi nelle sue performance, fra’ Antonino da Scasazza, un improbabile frate il cui linguaggio è un miscuglio di parole storpiate e interpretazioni sbagliate.

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Maurizio Ferrini interpreta un improbabile comunista romagnolo (è nato a Cesena), rappresentante di pedalò, che presume di svelare fantomatici segreti della Russia sovietica, e vanta inesistenti silos pieni di pedalò. L’espressione che Ferrini utilizza in ogni suo intervento è: “non capisco, ma mi adeguo”. Indossa generalmente un completo spezzato, giacca a quadrettoni e camicia con lo stesso motivo, caratteristico è il suo borsello, che secondo lui è la preda bramata da Pazzaglia; dando vita a dibattiti spassosi tra i due, dove Ferrini critica il comportamento dei meridionali. In una puntata vorrebbe costruire un muro ad Ancona per separare il nord dal sud.

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Riccardo Pazzaglia è un brillante scrittore e paroliere che tenta vanamente di innalzare il livello culturale della discussione, ma ogni volta viene trascinato dagli altri partecipanti al salotto negli argomenti più banali. Interpreta un personaggio alla fame, che confida, dopo la trasmissione, di ricevere in regalo dalla Rai il vestito e le scarpe.

Roberto D’Agostino è il lookologo, che disserta sulla società coniando l’espressione edonismo reaganiano e che cita come un tormentone il titolo del romanzo L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera.

Massimo Catalano, noto jazzista e viveur, la cui caratteristica è formulare aforismi attraverso cui esprimere delle assolute ovvietà, del tipo «Meglio essere ricchi e in salute che poveri e malati»,«Meglio sposare una donna ricca, bella e intelligente che una donna brutta, povera e stupida» e per un certo periodo la parola “Catalanità” è stata sinonimo di “Lapalissiano”… Dario Salvatori è l'”esperto” di musica della trasmissione. A1160

Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Quelli_della_notte

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