PRIMA TRASMISSIONE RICEVUTA IN ITALIA A COLORI – (1970)

Colori in Italia

La RSI – Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (nota anche solo come RSI) è un’azienda svizzera di servizio pubblico con il compito di produrre e distribuire programmi radiofonici e televisivi su tutto il territorio della Confederazione Svizzera.

La prima a colori di Mike Bongiorno  Clicca  

Fino al 1º marzo 2009 era suddivisa in TSI – Televisione svizzera di lingua italiana e RSI – Radio svizzera di lingua italiana. Quest’ultima trasmette dal 1932; nei primi ricevitori valvolari era indicata come Radio Monteceneri.

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Alla fine degli anni cinquanta l’azienda impiantò il proprio studio televisivo in un ex-deposito di tram del comune di Paradiso alla periferia di Lugano. Particolarità di questo studio era che la struttura tecnica utilizzata era quella della regia mobile. Essa era stata montata su di un vecchio autobus di linea opportunamente riallestito, parcheggiato nel piazzale adiacente. Telecamere, stativi, cavi, monitor ed impianto audio venivano smontati ogni qual volta la regia mobile era chiamata ad operare in esterno.

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Uno spot (in bianco e nero) della neonata TV Svizzera del 1965

Poi, al rientro, tutto veniva nuovamente reinstallato nello studio. Questa tecnica di produzione è definita in gergo Drive In.

Nella seconda metà degli anni sessanta, lo studio di Paradiso venne equipaggiato completamente e parallelamente venne inaugurata una nuova struttura di produzione in bianco e nero nel quartiere di Besso, in via Canevascini, adiacente agli studi della radio.

Gli anni settanta, il colore e l’Italia

Nel mese di settembre 1970 la TSI iniziò la produzione propria di programmi televisivi in diretta a colori, con la messa in esercizio di una nuova struttura di regia mobile con quattro telecamere.
Con questa unità la TSI fu impegnata su diversi importanti fronti produttivi quali i mondiali di hockey a Ginevra, il Gala UNICEF a Losanna, la famosa Coppa Spengler, i mondiali di Bob a St. Moritz e i concerti pop a Montreux, per citare le manifestazioni più importanti.

Nel corso dei primi anni settanta, quando in Italia vigeva ancora il monopolio delle trasmissioni radiotelevisive, per i cittadini lombardi la televisione svizzera (chiamata informalmente La Svizzera) rappresentava l’unica vera alternativa.

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Il segnale copriva bene all’epoca anche la città di Milano; per alcuni anni, la TSI arrivò a coprire con il proprio segnale perfino lo Stretto di Messina, seppur fuori banda.

Personaggi importanti della storia della televisione italiana come Corrado, Mina, Enzo Tortora, anche il fondatore di Telebiella, Peppo Sacchi e il co-fondatore di Telecupole Piemonte, Raoul Molinari, lavorarono alla TSI. Successivamente anche Gerry Scotti e Enzo Iacchetti collaborarono per dei programmi alla TSI.

L’estate del 1975 fu molto importante per la TSI, una nuova unità mobile per riprese live a colori fu messa in esercizio e parallelamente alcune parti del nuovo centro di Comano furono consegnate pronte all’utilizzo.
L’anno successivo (1976) venne realizzata una diretta televisiva dalle viscere del massiccio del San Gottardo per la caduta dell’ultimo diaframma di roccia del cunicolo di sicurezza del traforo autostradale. La completa messa in esercizio della struttura tecnica di Comano segnò una ulteriore pietra miliare nella storia della RSI. A0193

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