PAUL McCARTNEY morto finzione o realtà ? – (1969)

Paul McCartney

paul mccartney

Sir James Paul McCartney (Liverpool, 18 giugno 1942) è un cantautore, polistrumentista, compositore, produttore discograficoe cinematografico, sceneggiatore, attore, pittore e attivista britannico.

Raggiunse la fama internazionale come bassista nei Beatles insieme con John Lennon, George Harrison e Ringo Starr. Insieme con Lennon formò una delle coppie di compositori di maggior successo e influenza di tutti i tempi, scrivendo alcune delle canzoni più amate nella storia della musica contemporanea.

paul mccartney wings

Dopo lo scioglimento dei Beatles, ha formato i Wings con la sua prima moglie, Linda McCartney, il compositore Denny Laine e altri musicisti. In seguito ha lavorato da solista componendo anche colonne sonore, musica colta e musica ambient, pubblicando una grande quantità di singoli e prendendo parte attivamente a progetti di sostegno ad associazioni benefiche internazionali.

La nota rivista Rolling Stone l’ha classificato 11º nella lista dei 100 migliori cantanti e 3° in quella dei migliori bassisti.

Morte di Paul McCartney

paul mccarney

La leggenda più nota, forse la prima leggenda metropolitana del rock, fu quella della morte di Paul McCartney (Paul Is Dead, PID): nel 1969 fu fatta circolare una voce secondo la quale il bassista sarebbe deceduto nel 1966 in un incidente stradale, e sarebbe stato sostituito da un sosia.

paul maccartney

 La leggenda fu poi smentita, ma in qualche modo continuò a suscitare dubbi e interrogativi; alcuni accusarono gli stessi Beatles di averla alimentata di proposito; se ad esempio si ascoltano al contrario i secondi finali della canzone I’m So Tired, si può sentire John Lennon pronunciare le parole “Paul is dead, miss him… miss him” (“Paul è morto, mi manca… mi manca”).

paul mccartney

 

Altri divertenti “indizi” inseriti nei pezzi per alimentare la fantasia dei fan si possono trovare in Glass Onion (White Album), dove Lennon dice: ” […] Well here’s another clue for you all, The walrus was Paul.” (“C’è un altro indizio per tutti voi, il tricheco era Paul.”; il tricheco secondo religioni che fanno capo all’esoterismo è simbolo di morte) o nel pezzo di Ringo Starr Don’t Pass Me By, dove canta: “you were in a car crash and you lost your hair […]” (“hai avuto un incidente in macchina e hai perso i capelli”). Inoltre la copertina dell’album Abbey Road mostra i quattro che attraversano la strada, come in una marcia funebre nella quale John vestito di bianco sarebbe l’officiante, Ringo in nero rappresenterebbe l’agente delle pompe funebri e George sarebbe vestito da becchino.

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Tutti al passo con lo stesso piede tranne Paul, che fra di loro è il solo scalzo con una sigaretta nella mano destra (Paul era mancino) mentre l’automobile sulla sinistra è targata con la sigla “LMW 28 IF”, interpretabile come “28 SE”, cioè se Paul fosse ancora vivo, avrebbe 28 anni (in effetti, nel 1969 il Beatle compiva 27 anni).

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Anche la copertina del disco Sgt. Pepper celerebbe due “indizi”: sul fronte la composizione di fiori a forma di basso rappresenterebbe lo strumento per mancini di Paul; lo stesso Paul è l’unico con uno strumento nero in mano (un oboe) e sulla sua divisa può leggersi la sigla O.P.D. (Officially Pronounced Dead, ufficialmente dichiarato morto). Degno di nota è il particolare della bambola sulla destra con una macchina bianca (la stessa del fantomatico incidente) in grembo. Inoltre la figura di vecchietta che tiene la bambola sulle ginocchia, indossa un guanto da automobilista macchiato di sangue mentre nel retro del CD sono visibili i quattro componenti della band e Paul è l’unico ad essere girato di spalle.

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Il sosia si chiamerebbe William Campbell, un ex poliziotto ad Ontario, che si sarebbe sottoposto a delicati interventi di chirurgia estetica per assomigliare al Beatle. Questo, secondo i seguaci della teoria, spiegherebbe la decisione da parte dei Beatles di non suonare più dal vivo. Gli indizi non sono tutti qui, ce ne sono infiniti altri che si possono estrapolare da siti dedicati proprio alla leggenda metropolitana del “P.I.D.” (Paul Is Dead). Ultima fonte di incertezza arriva dall’Italia. Infatti le analisi sul cranio del bassista effettuate da due esperti connazionali, inizialmente tese alla definitiva smentita della leggenda, hanno confermato divergenze tra curva mandibolare, padiglioni auricolari, denti e palato nelle foto prima e dopo il 1966 creando sconcerto.

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Comunque, deve essere sottolineato un fatto: il presunto “sosia”, negli anni seguenti alla presunta morte, è riuscito a comporre canzoni di enorme successo (anche dopo lo scioglimento del gruppo), a fondare i Wings, ad essere tuttora presente nel mondo della musica e dello spettacolo. Inoltre, anche se tutta la storia degli interventi chirurgici fosse vera, il sosia avrebbe dovuto ingannare amici, parenti del “defunto” oltre che il mondo intero e la stampa, ed avere la stessa voce del cantante scomparso. 1giu17

Paul McCartney nella storia

 

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