LILLI CARATI – Tributo – (1956/2014)

Lilli Carati

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Lilli Carati

Lilli Carati, nome d’arte di Ileana Caravati (Varese, 23 settembre 1956 – Varese, 20 ottobre 2014), è stata un’attrice cinematografica italiana, nota soprattutto per aver interpretato negli anni settanta e ottanta numerosi film appartenenti al cinema di genere.

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Biografia

lilli carati

Nata in una famiglia di commercianti, iniziò la sua carriera nel mondo della moda, frequentando una scuola di indossatrici: la sua bellezza la fece arrivare finalista al concorso di Miss Italia 1974   dove arrivò al secondo posto con il titolo di Miss Eleganza e la sua bellezza non passò inosservata.

La Carati venne infatti scritturata da Franco Cristaldi, che sedeva in veste di giurato, per la Vides Cinematografica. Partecipò quindi a varie pellicole comico-erotiche di un certo successo, e interpretò anche, a differenza di altre colleghe di quegli anni, ruoli su altri generi cinematografici, spaziando dal comico al drammatico, dal poliziottesco alla commedia all’erotico e all’exploitation.

Tra le sue interpretazioni si ricorda in particolare Avere vent’anni (1978) diretto da Fernando Di Leo, interpretato insieme a Gloria Guida, proiettato anche alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 2004 nella retrospettiva Storia Segreta del Cinema Italiano – Italian Kings of the B’s, film culto e autentico manifesto del “vivere pericolosamente” proprio della generazione di allora.

La sua migliore interpretazione è probabilmente in Il corpo della ragassa di Pasquale Festa Campanile, tratto dall’omonimo romanzo di Gianni Brera, al fianco di Enrico Maria Salerno e Renzo Montagnani. Il film ebbe un discreto successo presso il pubblico, pur non convincendo la critica che, in alcuni casi, stroncò il saggio di regia e sceneggiatura, oltre a definire la prova interpretativa della Carati con un lapidario «Difficile “non recitare” così male». 

                       

Verso la metà degli anni ottanta, uscita da un drammatico incidente d’auto verificatosi ad Arona nel luglio 1981 (che le procurò fratture alla rotula e a una spalla) e dopo una inattività durata tre anni, fa un’apparizione nella commedia Magic Moments.

Nel settembre 1984 Lilli Carati avrebbe dovuto interpretare il film La principessa degli Aztechi, le cui riprese erano previste in Amazzonia. Ma il progetto saltò.

Successivamente interpreta quattro film erotici di Joe D’Amato, tra i quali Voglia di guardare (sul cui set nacque un’amicizia con la collega Jenny Tamburi).

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Era previsto anche un quinto film erotico (sempre diretto da Joe D’Amato), ma il regista decise all’ultimo momento di affidare il ruolo di Lilli Carati ad Eva Grimaldi.

Dopo un film soft-core, Lilli Carati’s dream, passò all’hard interpretando in tutto cinque film.

Talvolta le sono stati attribuiti più di cinque film hard, ma in questi casi si trattava di rimontaggi misti delle vecchie scene oppure di nuove distribuzioni degli stessi film, ai quali veniva modificato il titolo.

Vita Privata

Lilli Carati ebbe una relazione con il regista Pasquale Festa Campanile tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta.

Nonostante le sue scelte l’avessero emarginata dal mondo patinato della televisione, i tanti servizi fotografici su testate come Playmen e Blitz ne mantennero alta la popolarità. Tuttavia la droga provocò un precoce declino artistico e fisico, al tal punto da procurarle noie giudiziarie e per lunghi anni non si ebbero più notizie di lei.

La regista televisiva Rony Daopoulos ha realizzato per la RAI Lilli, una vita da eroina un film-verità di 34 minuti interpretato dalla stessa Carati per la serie Storie vere e andato in onda su Rai 3 alle 23.45 del 25 febbraio 1994.

Il Ritorno di Lilli Carati nel 2008

Il 9 luglio 2008 è comparsa su Rai 2, ospite del programma Ricominciare, condotto da Alda D’Eusanio. Ha raccontato dell’uscita dal mondo della droga e del suo secondo tentato suicidio (maggio 1989; il primo si era verificato un anno prima, il 10 maggio 1988, all’indomani del suo arresto per detenzione di eroina), ammettendo d’essersi buttata dalla finestra della camera da letto dei suoi genitori, al terzo piano, in preda ad un momento di forte depressione, dal momento che non riusciva ad uscire dal tunnel della droga. I tre mesi di totale immobilità che seguirono alla caduta (riportò la frattura di tre vertebre e, rimanendo bloccata a letto, aumentò di 40 chili), contribuirono gradualmente alla sua rinascita personale.

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L’11 settembre 2008, poi, nel programma Stracult di Rai 2, è stata trasmessa una lunga intervista (realizzata il 31 luglio 2008) alla Carati, condotta da Marco Giusti, nel corso della quale è stata ripercorsa la carriera dell’attrice dal 1975 al 1984.

Tra gli altri programmi tv cui ha preso parte tra il 2008 e il 2009 ci sono La vita in diretta, Italia allo specchio e Crispy Show. Il 27 settembre 2008 ha partecipato ad una serata a lei dedicata nella sala video della biblioteca di San Giovanni in Persiceto (BO).

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Nel 2011 sarebbe dovuta ritornare, dopo 24 anni, su di un set cinematografico, recitando nel film thriller di Luigi Pastore La fiaba di Dorian come protagonista principale, ma proprio in quel periodo le viene diagnosticato un tumore al cervello, per cui l’attrice è stata costretta a rinunciare alla parte ed a subire diverse operazioni chirurgiche, che inizialmente sembravano aver avuto effetti positivi.

Purtroppo a causa del perdurare di questa malattia, Lilli Carati è morta a Varese, il 20 ottobre del 2014, all’età di 58 anni. A0811

Lilli Carati - Bellezza allo stato puro -
            Lilli Carati – Bellezza allo stato puro –

Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Lilli_Carati

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