IL ROGO DEL BALLARIN – (07/06/1981)

Rogo del Ballarin

In datai 18/02/2011 mi arrivò, da un  componente della  nostra comunità che cresce di giorno in giorno, una segnalazione di un fatto accaduto nel 1981 e del quale ignoravo addirittura l’esistenza. Dopo essermi prontamente informato ho ritenuto doveroso documentare un avvenimento che, da uomo prima di tutto e da grande tifoso di calcio quale sono poi,  voglio portare a conoscenza a tutti  quelli che vorranno leggere il post  affinché rimanga traccia su questo sito (ma soprattutto nella loro  mente e nel loro cuore), del ricordo  di chi , purtroppo, in quella maledetta domenica ha perduto la vita ….MARIA TERESA e CARLA  questo post è dedicato a VOI……..Per non dimenticarvi!

Il Rogo del Ballarin fu una tragedia avvenuta domenica 7 giugno 1981, mentre stava per avere inizio l’incontro di calcio Sambenedettese-Matera in programma nell’ultima giornata del Campionato di Serie C1 girone  B 1980/81 allo Stadio “Fratelli Ballarin” di San Benedetto del Tronto, in cui morirono ustionate due ragazze e rimasero seriamente ferite quasi un centinaio di persone di cui 13 ustionati gravi, comprese le due vittime.

La Tragedia – Rogo del Ballarin

Le Drammatiche immagini

SAN GIO

 Alle ore 17:00 circa di quel caldo 7 giugno 1981 quasi 7 quintali di “striscioline di carta di giornale” portati la stessa mattina all’interno della gremitissima Curva Sud dello stadio sambenedettese per festeggiare il ritorno della squadra locale nel campionato di Serie B, presero fuoco sotto 3500 persone che rimasero per diversi minuti intrappolate all’interno della Curva in quanto le chiavi dei cancelli di emergenza non furono subito trovate;

ballarin

molte di queste persone, nella calca formatasi per sfuggire dal fuoco caddero sul rogo e furono assalite dalle fiamme alte e minacciose che non poterono essere spente immediatamente a causa del non funzionamento dell’idrante più vicino. Alle 17:16, dopo che furono spenti gli ultimi “focolai” e mentre il triste e pesante carico di ustionati e di feriti veniva trasportato all’Ospedale cittadino con ambulanze, taxi e auto private d’emergenza, il direttore di gara Paolo Tubertini di Bologna, con più di un quarto d’ora di ritardo, diede inizio alla gara spiegando, in un’intervista a “Il Resto del Carlino”, il perché fu giocata quella partita e raccontando i terribili attimi che lui stesso visse dal manto erboso.   

Articolo completo con le FOTO in formato integrale – Qui ora

Le Gravi conseguenze

Di tutti i feriti ricoverati all’Ospedale Civile di San Benedetto del Tronto, i tredici più gravi furono trasferiti il giorno dopo in elicotterodallo Stadio “Ballarin” nei “Centri Grandi Ustioni” di tutta Italia:

  • All’Ospedale Sant’Eugenio di Roma furono ricoverate due ragazze di 23 e 21 anni e un giovane di 13 anni;
  • all’Ospedale M.Bufalini di Cesena due donne di 66 e 25 anni e due ragazzi di 28 e 17 anni;
  • all’Ospedale Maggiore di Parma due ragazzi di 23 e 17 anni;
  • al Policlinico di Padova due fratelli di 15 e 11 anni;
  • all’Ospedale “A. Di Summa” di Brindisi altri due ragazzi di 13 e 10 anni;             

Soccorsi degli ustionati Stadio rogo del Ballarin

Le Vittime

Le vittime furono due ragazze sambenedettesi:

  • Maria Teresa Napoleoni di 23 anni, spentasi nelle prime ore del 13 giugno 1981;
  • Carla Bisirri di 21 anni, spentasi la sera del 17 giugno 1981;

entrambe morirono nel “Centro Grandi Ustioni” dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma in seguito a ustioni del I,II e III grado sul 70% della superficie corporea totale.

Il “Rogo del Ballarin”, per le sue conseguenze (2 morti, 11 ustionati gravi e un totale di quasi 100 feriti) si deve considerare a tutt’oggi la più grave e la più grande tragedia accaduta all’interno di uno stadio italiano.  A1461

Testo tratto e modificato:   http://it.wikipedia.org/wiki/Rogo_del_Ballarin

web
free counters

Chiunque vanti titoli sulle foto di questo articolo mi contatti subito per la loro immediata rimozione

Per contattare l’amministratore di questo sito invia una mail a: francoberte1963@virgilio.it

oppure mi invii un messaggio sulla pagina Facebook

Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.