IL CARNEVALE DI VIAREGGIO – (Anni 70 80 90)

Carnevale di Viareggio

il carnevale di viareggio manifesto anni 70

Il carnevale di Viareggio è considerato uno dei più importanti carnevali d’Italia e d’Europa. I carri, che sono i più grandi e movimentati del mondo, sfilano lungo la passeggiata a mare viareggina. Il Carnevale di Viareggio non è solo la più spettacolare festa italiana, ma rappresenta le capacità artistiche ed organizzative degli italiani nel mondo.

Il Carnevale di Viareggio negli anni ’70 – Clicca Sopra

VIDEO 1 – La sfilata del 1970 con “Arriva Mao” – Clicca

VIDEO 2 – La sfilata del centenario del 1973  con “Guerra e Pace” – Clicca

VIDEO 3  – Gli anni ’80 – VIDEO 4 – La sfilata del 1983 – Clicca

 VIDEO 5 – 1984 e i magnifici 3 – Clicca

VIDEO 6 – La sfilata del 1990 -Clicca 

Anno 1972 – uno dei carri più d’impatto di sempre – PING PONG con il mitico Orso Bianco – Clicca sopra 

Il Carnevale di Viareggio

Il trionfo della vita - Ghiselli 1911

La tradizione della sfilata di carri a Viareggio risale al 1873, quando alcuni ricchi borghesi decisero di mascherarsi per protestare contro le troppe tasse che erano costretti a pagare. Da allora ogni anno questa sfilata permette di eliminare il malcontento di tanta gente e, alla fine del secolo, comparvero i carri trionfali in stucco,tela materiali pesanti, poi sostituiti successivamente dalla carta pesta modellata, per trovare la massima raffinatezza negli anni 30′ del 900 con la carta a calco.

La prima guerra mondiale sembra distruggere il Carnevale a Viareggio, che invece si dimostrò più splendido e grandioso. La pausa bellica durò 6 anni. La manifestazione riprese nel 1921 e i carri sfilarono su due meravigliosi viali a mare.

La Cartapesta

La cartapesta è un preparato essenzialmente composto da acqua, colla, gesso e carta; il procedimento di lavorazione parte dalla creazione di un modello in argilla. Con una colata di gesso su questo modello si ottiene il negativo del calco, all’interno del quale vengono applicate le strisce di carta che sono state precedentemente imbevute in un composto di acqua e colla. Grazie a questo materiale i carristi riescono a plasmare masse e volumi molto grandi e, grazie alla leggerezza delle forme vuote,

il carro è una struttura semovente spettacolare. Le strisce vengono poi fatte aderire al calco, che ha poi bisogno di molte ore per l’asciugatura.

In seguito si stacca il lavoro di cartapesta e, dopo averlo levigato con carta vetrata, si procede alla decorazione con colori acrilici o a tempera, che vengono ricoperti da un’ulteriore vernice lucida di protezione. Il primo carro di cartapesta fu realizzato a Viareggio, nel 1925: “I cavalieri del Carnevale” di Antonio D’Arliano.

Gli anni ‘50. Gli anni ’50 sono portatori di altre grandi novità per la festa dei viareggini: nel 1953 i buoi che trainavano i carri finiscono in soffitta, per fare spazio ai ben più moderni trattori. Nel 1954 la neonata Rai, la tv di Stato, festeggia la sua prima diretta esterna proprio al corso mascherato del Carnevale di Viareggio: sotto la regia di Giovanni Coccorese e il commento di un meravigliato Bruno Ambrosi, Burlamacco e la sua festa entrano nelle case degli italiani.

Il 1954 è l’anno di un altro evento destinato a fare la storia del Carnevale: sui viali a mare fa la sua prima comparsa quella sconfinata massa di musicisti in divisa da marinai capeggiati dalla bionda majorette Maria Grazia Billi. La “Libecciata”, banda ufficiale del baccanale viareggino, festeggia la sua nascita.

Gli Anni ’60

L’incendio del 29 giugno 1960. In una calda notte del giugno 1960, il sonno di Viareggio viene bruscamente interrotto da una notizia tristissima: un incendio ha divorato in pochi minuti il complesso degli hangar di via Machiavelli, la fabbrica del Carnevale. Delle vecchie strutture in legno con il tetto in eternit non rimangono che le ceneri. Inutile il massiccio lavoro da parte dei vigili del fuoco: l’edizione 1961 del Carnevale rischia di saltare. Ma ancora una volta Viareggio rialza prontamente la testa, e a tempo di record vengono costruiti nuovi hangar, più grandi, nel quartiere Marco Polo sulla via Aurelia, nel tratto che costeggia la ferrovia. L’anno successivo i viali a mare sono regolarmente invasi dalle costruzioni in cartapesta.

Nel 1962 ha poi inizio la lunga cavalcata vincente di Arnaldo Galli, il più decorato dei carristi viareggini: arriverà a vincere la bellezza di venti primi premi, nessuno riuscirà a fare meglio.
Nel 1967 sarà invece la volta di un’altra novità: per la prima volta il Carnevale viareggino offre la sua spettacolare sfilata di carri anche in notturna, in occasione del martedì grasso, il corso di chiusura. Che vede nei fuochi d’artificio il suo epilogo, proprio immediatamente dopo il verdetto dei carri e delle mascherate. Un esperimento perfettamente riuscito, che da novità diventa una consuetudine con il passare degli anni.

Carnevale di Viareggio – Gli Anni ’70

 1973: cento anni di Carnevale. Il 1973 è l’anno più atteso da tutti i viareggini: il Carnevale festeggia il secolo di vita. Un evento unico, per il quale il mago Arnaldo Galli impegna tutte le sue forze per deliziare ancora una volta la platea dei viali a mare. E’ proprio in occasione dei cento anni che Galli presenta quello che passerà alla storia come ‘il carro del secolo’: “Guerra e pace”, ma per tutti i viareggini è meglio noto come “La bomba”. Una costruzione decisamente spettacolare e innovativa: al centro del carro un obice che improvvisamente si apre e fa uscire cinque cerchi, simbolo delle Olimpiadi, al cui interno roteavano altrettanti pagliacci. Ma si trattava di una costruzione fuori concorso: il primo premio dell’edizione numero 100 andò ad un altro superbo interprete dell’arte della cartapesta, il carrista poeta Sergio Baroni, che sbaragliò tutta la concorrenza con la sua nave tappezzata di maschere di “Viareggio in vista”.

Negli anni ’70, inoltre, vedono la luce anche le feste rionali, ovvero coinvolgenti feste in maschera in notturna che toccano i vari quartieri della città. Spetta alla Darsena dare il via ad una tradizione che negli anni coinvolgerà anche altre zone di Viareggio: attualmente si svolgono i rioni anche al Marco Polo, a Torre del Lago e lungo Corso Garibaldi, meglio noto come il “Rione Croce Verde”.
Sul finire del decennio, si registra un esperimento destinato a breve vita: il Carnevale gratis. Per alcuni anni, infatti (1976, 77 e 78), vengono tolti i cancelli agli ingressi dei corsi e così per accedere alle sfilate i viareggini non devono mettere mano al portafogli. Ma già dal 1979, a causa anche di un bilancio tutt’altro che roseo, il Carnevale è nuovamente “ingabbiato”.

Carnevale di Viareggio – Gli Anni ’80

1984: la Lotteria arriva a Viareggio. E’ sicuramente l’evento clou degli anni ’80: anche Viareggio ha una sua lotteria, la Lotteria del Carnevale, che funge da ulteriore serbatoio di liquidi alle casse di Burlamacco. A ciascun carro di prima categoria sarà abbinato un biglietto della Lotteria: da questo momento in poi, dunque, tutti gli italiani avranno un interesse maggiore a dare uno sguardo al verdetto delle classifiche del Carnevale.

Il 1988 è invece l’anno di un simpatico esperimento, destinato però a morire: il Treno delle Maschere, ovvero un convoglio di circa 400 figuranti mascherati che parte da Bruxelles, sede della Federazione dei Carnevali d’Europa, per poi arrivare a Viareggio passando un po’ da tutta l’Europa. Nello stesso anno, il Carnevale ha anche i suoi primi vincitori stranieri: si tratta della coppia francese Gilbert Lebigre-Corinne Roger, primi classificati con “Madonna Ciccone, un successo da leone”, dedicato alla popolare cantante USA di origini italiane.

Carnevale di Viareggio – Gli Anni ’90

1990: il Carnevale di Viareggio a Italia ’90. Venticinque fiori di cartapesta depositati sul manto erboso di San Siro che, ad un certo punto, si aprono simultaneamente lasciando volare in cielo una miriade di palloncini. I carristi viareggini sono stati incaricati di occuparsi della cerimonia d’inaugurazione dei Mondiali di Calcio italiani del 1990.

Il 1990 è anche l’anno di uno dei carri più belli che abbiano mai attraversato i viali a mare: “Non si può fermare il tempo” di Arnaldo Galli. Un gigantesco cigno tenta disperatamente di uscire da una coltre di fango, sul retro una gigantesca mano tiene stretto un grande orologio. Un quadro reso ancor più spettacolare dalla struggente musica di “Time” dei Pink Floyd.

1992: il Carnevale tra Europa e tensione. Burlamacco apre le porte alla neonata Comunità Europea: ad essa sono dedicate molte costruzioni e mascherate di gruppo, tra cui il carro primo classificato, “Attenti al lupo” di Carlo ed Enrico Vannucci, con il primo che torna ad assaporare la gioia del trionfo dopo 39 anni di digiuno.

1996: Carnevale ai bagni. All’indomani di un’edizione 1996 non troppo entusiasmante, si fa sempre più strada l’idea di organizzare, per la prima volta, una sfilata dei carri all’inizio dell’ estate, magari in collaborazione con il Pucciniano o la Versiliana. Un’idea che diventa realtà: per tre serate (9-10-11 agosto) la Nuova Darsena, nei pressi del faro bianco, sarà scenario del Carnevale Estivo, con i carri in fila l’uno accanto all’altro e con gli spettatori che vi gireranno attorno.

La Cittadella del Carnevale

Da anni era sulla bocca di tutti i viareggini. Sarebbe diventata la nuova casa di Burlamacco e delle altre maschere. E così è stato. Nel 1999 c’è la posa della prima pietra, il 16 settembre 2001 è invece la data ufficiale dell’inaugurazione della nuova, mastodontica struttura. Il 26 settembre un’altra pagina della lunga storia del Carnevale viene scritta: i carri abbandonano, per non farvi più ritorno, gli hangar di via Marco Polo, che si portano via con sé 41 anni di storia.

Il lungo corteo di carri, con a capo il complesso di apertura di Re Carnevale realizzato da Gionata Francesconi, raggiunge la sua nuova casa, accolto dalle musiche carnevalesche. L’immenso piazzale della Cittadella, che verrà utilizzato anche per concerti e spettacoli, viene intitolato (e non poteva essere altrimenti) a Burlamacco. La nuova sede di costruzione dei carri mascherati, il complesso della Cittadella, è stata inaugurata il 15 dicembre 2001 secondo il progetto di Francesco Tomassi. Essa si trova nella zona nord della città, i carri sono all’interno di hangar che possono essere visitati da gruppi e singoli non soltanto durante il periodo carnevalesco.

Inoltre questo complesso è anche un centro di cultura e spettacolo con spazi aperti utilizzabili tutto l’anno: la piazza ellittica delimitata dagli hangar stessi è un’ottima location per concerti ed eventi vari; essa è stata infatti adibita per l’ormai tradizionale Festival di Gaber dedicato all’omonimo artista e a numerosi concerti e musical di livello mondiale per tutto il periodo estivo. All’interno invece è stato realizzato un museo e un percorso guidato sulla storia del carnevale viareggino.

Di seguito bella rassegna fotografica di tutti i Carri vincitori dal 1970 al 2000:

Ping Pong - Galli - Vincitore 1972

 Tutte le foto sono tratte dalla mia collezione personale di materiale del Carnevale di Viareggio e  nella fattispecie : Cartoline – Bellissime riviste ufficiali VIAREGGIO IN MASCHERA e dal libro “Carnevale di Viareggio” Storia illustrata di Renzo Pieraccini edito da Pezzini. A0505

Sito ufficiale della manifestazione: http://viareggio.ilcarnevale.com

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