Gli anni d’oro di: I GRUPPI ITALIANI ANNI 70

Gruppi Italiani anni 70

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Gruppi Italiani anni 70

Questo è uno di quei post di cui vado pazzo……e, nella fattispecie, riferito a tutti quei gruppi musicali italiani nati come funghi alla fine degli anni 60 e per tutti gli anni 70 e che ebbero un grande successo ma molto limitato nel tempo e specificatamente solo per alcuni 45 giri. Per tutti gli altri gruppi molto più noti e famosi mi riservo invece di fare post dedicati e più specifici.   Allora….iniziamo le danze:

I BEANS

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I Beans sono un gruppo musicale italiano di musica leggera, in auge particolarmente negli anni settanta.. Il complesso si forma nella seconda metà degli anni sessanta a Catania, ed inizia suonando per lo più cover di musica beat.

Il debutto dei Beans avviene nel 1969, quando pubblicano con la ARC la canzone Il marinaio, cover di A salty dog dei Procol Harum; questa incisione però rimane isolata, a causa dello scarso successo che non spinge la casa discografica ad investire su di loro. I Beans continuano comunque a fare serate, ed il loro ritorno in sala d’incisione nel 1975 viene promosso dal cantautore Gianni Bella che procura al gruppo un contratto discografico con la CGD e che sceglie loro per il lancio del revival di un noto motivo del 1918 (scritto da Armando Gill, pseudonimo di Michele Testa)

Come pioveva. Il disco ha un notevole successo (dal novembre ’75 a marzo ’76 resta ai primi posti della hit parade), e vende oltre mezzo milione di copie. L’attività del gruppo prosegue poi con la pubblicazione di canzoni inedite quali Sto piangendo e Cara che rimangono nella Hit Parade dei maggiori successi di vendita per varie settimane. Il 1977 è un anno fortunato per i Beans che, sull’onda del successo ottenuto, compiono alcune tournée in Canada, Stati Uniti e Sud America dove per molti mesi figurarono nelle classifiche dei dischi più venduti.

Nel brano Non si può morire dentro (successo di Gianni Bella) incidono la parte corale mentre al Festival di Sanremo del 1978 presentano il brano Soli, scritto da Gianni Bella per la musica e da suo fratello Antonio Bella per il testo, che ha un ottimo riscontro di vendite. Alla fine del 1979 il cantante Franco Morgia e il bassista Tony Ranno lasciano il gruppo; e qualche mese dopo, anche il tastierista Gino Finocchiaro: 

45 giri

  •                       1969: Un marinaio/Occhi buoni (ARC, AN 4190)
  • VIDEO  1975: Come pioveva/Io la conosco (CGD, 3634)
  • 1976: Sto piangendo/Vuol dire che ti amo (CGD, 4530)
  •                       1977: Cara/Se mi lasci donna mia (CGD, 5313)
  • VIDEO  –  1978: Soli/Mi mancherà (CGD, 10050)
  •                        1979: Un altro amore/Lasciamoci (CGD, 10121)
  •                        1979: Chiusa/Se (CGD, 10224)
  •                        1981: T’aspetterò/Silvia (La Ciminiera, 78002)
  •                        1982: Ti darò/Come lo sai (La Ciminiera, 78006)
  •                        1983: In Paradiso non ci vai (La Ciminiera, 78011)

I VICINI DI CASA

I vicini di casa sono stati un gruppo musicale di musica leggera melodica, attivi negli anni ’70. I I vicini di casa si formano nel 1975 su iniziativa di Augusto Righetti e Gilberto Ziglioli, musicisti attivi entrambi già dagli anni ’60 con gruppi quali i New Dada e Le Ombre; ottengono un contratto discografico con la Dig-It, l’etichetta discografica di Pippo La Rosa, che li fa debuttare l’anno successivo con il 45 giri 15 anni/Lo spazzolino.

La canzone sul lato A (scritta da Claudio Daiano per il testo e da Enzo Malepasso per la musica) ha un’idea nuova, quella di citare canzoni del passato (come Oh Carole di Neil Sedaka o Diana di Paul Anka), con il pretesto di ricordare il passato e i 15 anni dei due protagonisti del testo. Dopo l’apparizione televisiva ad Adesso musica, il programma del venerdì sera condotto da Vanna Brosio e Nino Fuscagni, il disco riesce ad entrare in hit parade, rimanendo per 21 settimane ed ottenendo anche un buon successo radiofonico, essendo molto trasmesso dalle radio libere che stanno nascendo in quel periodo.

 45 giri

  • VIDEO  – 1976: 15 anni/Lo spazzolino (Dig-It, DG 1134)
  •                      1977: Scubidubidubidu scubidubidubida/Un giocattolo
  •                      1977: Scuola/L’albero di Jonathan (Dig-It, DG 1169)
  • 1978: Flirt/Mama Y Mama E (Dig-It, DG 1172)
  •                       1980: Amore nascosto/Mare blu (Dig-It, DG 1200)

FRANCO VI E FRANCO I

Franco IV e Franco I sono un duo beat, composto da Franco Romano e Francesco Calabrese. Il loro nome resta legato al grande successo Ho scritto t’amo sulla sabbia.

Franco Romano (nato a Napoli il 26 luglio 1946) conosce Francesco Calabrese, che tutti chiamano Franco (anche lui napoletano, nato il 10 marzo 1943) durante una vacanza ad Ischia nell’estate del 1966. Fanno parte di una compagnia in cui ci sono ben 8 ragazzi che si chiamano Franco, ed una loro amica francese li numera per distinguerli, Calabrese è Franco I e Romano Franco IV.

Questo aneddoto fornirà in seguito alla casa discografica lo spunto per il loro nome d’arte.I due hanno avuto esperienze in vari gruppi, Calabrese ha anche suonato spesso nei locali frequentati dai militari americani; sono entrambi amanti delle sonorità d’oltreoceano, di Bob Dylan e Simon & Garfunkel, per cui iniziano a suonare insieme e a comporre canzoni, apprezzate dagli amici che li spingono a provare a cercare una casa discografica.Provano quindi prima a Roma e poi a Milano, e riescono in breve tempo a firmare un contratto con la Style, casa discografica gestita da Gino Mescoli, musicista autore tra le tante canzoni di Amore scusami per John Foster.I primi 45 giri risentono molto dell’influenza delle sonorità beat; Romano e Calabrese sono anche autori delle canzoni ma, non essendo iscritti alla Siae, i brani vengono firmati da Mescoli, che usa due pseudonimi, Sharade e Sonago (quest’ultimo è il cognome della moglie).

Nel 1968 partecipano al Disco per l’estate con la canzone Ho scritto t’amo sulla sabbia: la canzone si classifica al terzo posto, il vincitore è Riccardo Del Turco con Luglio, ma comunque il duo ha centrato il segno, e qualche giorno dopo a Torino, al Le Roi, il locale registra il tutto esaurito per sentirli suonare, con molte persone che non riescono ad entrare.Ho scritto t’amo sulla sabbia riscuote anche un successo molto grande di vendite, rimanendo al primo posto in classifica per parecchie settimane; in questo periodo Calabrese è militare (alla manifestazione ha suonato con una parrucca imposta dalla casa discografica per nascondere il taglio dei capelli), quindi il successo non viene coltivato come si dovrebbe. L’anno successivo ritornano al Disco per l’estate con Sole, che riscuote un buon successo ma senza dubbio inferiore rispetto al precedente 45 giri.

I dischi successivi si spostano progressivamente verso un genere più melodico, e segnano anche un deciso calo di vendite.Cambiano quindi casa discografica, passando nel 1971 alla Fonit Cetra, ma dopo un altro 45 giri con cui partecipano a Un disco per l’estate il duo si scioglie, poiché Romano preferisce abbandonare la musica per dedicarsi alla professione di docente e specialista in fisica sanitaria; la cosa ha anche strascichi legali, per la rottura del contratto con la casa discografica, e rovina i rapporti tra i due cantanti. Solo Francesco Calabrese prosegue l’attività, avvicinandosi ancora di più al genere melodico; il suo disco più noto è Incredibile voglia di te, incisa anche da Peppino Di Capri, e tuttora continua ad esibirsi in concerto, usando il nome Franco I e Franco IV ed esibendosi insieme a un giovane molto somigliante a Franco Romano. Franco Romano ha proseguito la sua vita come insegnante di elettronica presso l’istituto ITIS Francesco Giordani di Napoli, avendo discreti apprezzamenti tra i suoi alunni, sia come persona che come insegnante.

 45 giri

  •                      1966 – Una storia vera/La quinta (Style, stms 666)
  •                      1967 – Odio me/Viry (Style, stms 669)
  • VIDEO  – 1968 – Ho scritto t’amo sulla sabbia/Silvia (Style, stms 674)
  • 1968 – Io vado via/Senza una lira in tasca (Style, stms 682)
  •                      1969 – Gloria in excelsis deo/7 ottobre (Style, stms 687)
  • VIDEO – 1969 – Sole/Due parole d’amore (Style, stms 690)
  •                      1969 – Se ogni sera prima di dormire/Sei di un altro (Style, stms 700)
  •                      1970 – Oggi è nato il Redentor/Sei di un altro (Style, stms 708)
  •                      1970 – La zia/Che ti dirà mai (Style, stms 711)
  •                      1970 – Tu bambina mia/La mia ragazza (Style, stms 715)
  •                      1970 – Appuntamento ore 9/Ieri a quest’ora (Style, stms 722)
  •                      1971 – Gipsy madonna/L’ultima spiaggia (Fonit Cetra, sp 1451)

GLI ALBATROS

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Gli Albatros sono stati un gruppo musicale italiano, fondato nel 1974 da Toto Cutugno dopo le esperienze prima in Ghigo e i Goghi e poi in Toto e i Tati (con cui nel 1970 aveva partecipato ad Un disco per l’estate). Dopo aver ottenuto un contratto discografico con la Carosello e la produzione di Vito Pallavicini, nel 1975 pubblicano il loro primo disco importante, Africa che ha un buon successo soprattutto in Francia e che in seguito entra a far parte del repertorio solista di Cutugno.Nel 1976 si classificano al terzo posto al Festival di Sanremo con Volo AZ504, che vede in veste di voce recitante Silvia Dionisio.

Il brano fortemente antiabortista crea polemiche in un periodo “caldo” come gli anni settanta ma si rivela ugualmente un successo internazionale.L’anno successivo (dopo l’ingresso in formazione dell’intera sezione fiati di un altro complesso della stessa casa discografica, i Palladium) bissano la partecipazione sanremese con Gran Premio, che narra le sensazioni di un pilota che cerca di tranquillizzare la propria compagna circa il suo spericolato lavoro. Il brano fu scritto da Cutugno ispirandosi alla vera storia di un suo amico pilota di Formula 3, che ebbe un grave incidente. Nel 1978 il gruppo si scioglie. Toto Cutugno intraprende la fortunata carriera solista, mentre Mario Limongelli fonda qualche anno dopo la casa discografica NAR International e Losito e Trama continuano la carriera musicale come session man. Massimo Viganò, membro della prima formazione, si esibisce tuttora con altri musicisti usando la denominazione Albatros.Gli Albatros restano nel panorama musicale italiano come esempio di un gruppo capace di unire progressive, melodia e recitato in un mix che si differenziava dalla moltitudini di gruppi esistenti negli anni settanta.

45 Giri

  •                       1975: Africa/Ha-ri-ah (Carosello, Cl 20397)
  • VIDEO  – 1976: Volo AZ 504/Marieneige (Carosello, Cl 20410)
  •                       1976: Nel cuore nei sensi/L’albatros (Carosello, Cl 20427)
  •                      1977: Gran premio/Gran premio (strumentale) (Carosello, Cl 20440)
  •                      1977: Stop-stop violence/Oui-bon d’accord (Carosello, Cl 20457)
  •                      1978: Santamaria de Portugal/La mia isola (Carosello, Cl 20461)

I COLLAGE

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I Collage è un gruppo musicale italiano che ha riscosso un discreto successo a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, grazie alla loro partecipazione al festival di Sanremo; il genere musicale cui fanno parte è il pop rock italiano.

Storia e formazione

Iniziano a suonare nella loro regione, la Sardegna; vengono poi notati da Carlo Rossi, che li fa debuttare nel 1975 facendo incidere loro il primo 45 giri per la sua etichetta, la Erre Records, che però passa inosservato.Ottengono poi un contratto con la Harmony, etichetta di proprietà di Walter Guertler, e nel 1976 vincono il Festival di Castrocaro con la canzone Due ragazzi nel sole, con cui riscuotono un notevole successo.

L’anno dopo, arrivano secondi al Festival di Sanremo 1977 con Tu mi rubi l’anima.Nel 1978 esce l’album Sole rosso; mentre nel 1979, sono di nuovo al Festival con il motivo La gente parla, scritta da Claudio Daiano.Nel 1980 è la volta del singolo, anch’esso di grande successo, Donna musica. Partecipano al Festival altre due volte: nel 1981 con I ragazzi che si amano; e, nel 1984 con Quanto ti amo.Siamo agli anni 90 e, avvalendosi della collaborazione di vari musicisti che partecipano alla attività della band, Tore e Piero Fazzi danno luogo alla sperimentazione di nuove sonorità che caratterizzano il cd replay e in seguito i brani live contenuti nella raccolta Settantaseiduemila.      

 45 giri

  • 1975 – Angeli sbagliati/Dammi il tempo (Erre Records, RR 3079)
  • VIDEO  – 1976 – Due ragazzi nel sole/Ma che faccia da schiaffi
  • VIDEO  – 1977 – Tu mi rubi l’anima/Io non ti venderei (Up, UP 10009)
  •                      1977 – Lei non sapeva far l’amore/La notte era alta (Up, UP 10014)
  • 1977 – Piano piano… m’innamorai di te / Io (Dischi Ricordi)
  • VIDEO  – 1978 – Sole rosso/Dicci come ti chiami (Dischi Ricordi, SRL 10868)
  • VIDEO  – 1979 – La gente parla/Voli anche tu (Dischi Ricordi, SRL 10891)
  •                       1979 – Un’altra estate/Mania (Dischi Ricordi, SRL 10903)
  •                       1979 – S.O.S./Zingara nel cuore (Dischi Ricordi, SRL 10909)
  •                       1980 – Donna musica/Stasera tu (Dischi Ricordi, SRL 10921)
  •                       1981 – I ragazzi che si amano/Mille volte te (Lupus, LUN 4915)
  •                       1982 – Scimmia/Prestigiatore (Lupus, LUN 4924)
  •                       1982 – Ed io canto per te/Una donna resta sempre sola (Lupus)
  •                       1984 – Quanto ti amo/Aspettami (Baby Records, BR 50314)
  •                       1986 – La mia anima non te la do/Angeli di strada (Lupus, LUN)

I PANDA

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I Panda sono un gruppo italiano di musica pop e leggera formatosi nel 1973, inizialmente col nome Camelot, cambiato in Panda nel corso del 1974 in occasione della pubblicazione del primo singolo per la RCA Italiana.

Biografia del gruppo

La formazione originale comprendeva Osvaldo Pizzoli (voce solista, flauto e sax), Marco Colombo (tastiere e voce), Mario Dalla Stella (chitarre), Giovanni Lomazzi (basso e voce), Gianni Durini (batteria e voce).Dopo vari contatti con case discografiche milanesi tra cui la Dischi Ricordi, per la quale nel 1973 realizzano alcuni provini con brani dell’autore Mario Guantini (tra cui Desiderare, che verrà poi registrata da Caterina Caselli, e Da cent’anni), approdano alla RCA Italiana dove registrano Addormentata, il cui autore è Giancarlo Leone, figlio dell’allora Presidente della Repubblica, che firma il brano assieme a Carla Vistarini e Luigi Lopez.

Il brano partecipa all’edizione del Festivalbar dello stesso anno riscuotendo un buon successo e i Panda si esibiscono nella serata finale all’Arena di Verona.L’anno successivo registrano un album, Amanti mai, da cui viene tratto un 45 giri con lo stesso titolo, che pur ottenendo un discreto successo non raggiunge le vette del precedente, anche per causa dello scarso supporto fornito dalla casa discografica.Insoddisfatti, i Panda abbandonano la RCA Italiana mentre Marco Colombo lascia il gruppo, sostituito per un breve periodo da Flavio Patriarca e quindi, in via definitiva, da Franco Serafini.Nel 1977 approdano alla Polydor dove, con la produzione di Nico Papathanassiou (fratello di Vangelis), realizzano il 45 giri Voglia di morire che resta a tutt’oggi il loro maggior successo e con il quale raggiungono il 13º posto nella Superclassifica di TV Sorrisi e Canzoni.

Nonostante il successo Giovanni Lomazzi abbandona il gruppo per proseguire la carriera di avvocato e viene sostituito da Alfredo De Gennaro.Verso la fine dello stesso anno Nico li porta a Londra per registrare negli Studi Nemo di Vangelis Papathanassiou il nuovo singolo Notturno, costruito attorno ad una citazione della Danza del Principe e della Fata Confetto dallo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij, con l’intenzione di fare il salto di qualità e consolidare il gruppo ai massimi livelli della produzione musicale italiana. Purtroppo un inconveniente tecnico vanifica in parte il risultato: i master vengono smagnetizzati nel passare i controlli all’aeroporto e il disco dev’essere remixato in Italia. Pur ottenendo un buon successo, non riesce a raggiungere il volume di vendite di Voglia di morire.

Poco dopo, per cause non meglio precisate, si separano da Nico Papathanassiou e decidono di autoprodursi; avvalendosi della consulenza musicale di Pinuccio Pirazzoli realizzano per la Polydor l’album Teneramente, cuore di… Panda che viene pubblicato all’inizio del 1979 assieme al singolo Teneramente. L’album è pregevole, le intenzioni sono buone ed ambiziose, ma probabilmente i ragazzi peccano di presunzione nel non volersi affidare a un produttore esperto; il risultato finale non riesce a rendere l’energia e la freschezza che il gruppo voleva trasmettere e così anche i risultati di vendita si rivelano piuttosto deludenti. Si creano delle tensioni che portano ad una frattura tra Osvaldo, che prosegue mantenendo il nome del gruppo, e gli altri membri che, con Claudio Ramponi al posto di Alfredo formeranno gli Everest.

45 giri

  •                      1974 – Addormentata / Ed era amore (RCA Italiana, TPBO 1043)
  •                      1975 – Amanti mai / Hai capito anche tu (RCA Italiana, TPBO 1088)
  • VIDEO  – 1977 – Voglia di morire / Tardi (Polydor, 2060 135)
  •                      1978 – Notturno / Dimenticare (Polydor, 2060 153)
  •                      1979 – Teneramente / La maga (Polydor, 2060 187)

IL GIARDINO DEI SEMPLICI

il giardino dei semplici gruppi italiani

Il Giardino dei Semplici è un gruppo musicale italiano

 Il Successo

Il 21 febbraio 1975 il complesso inizia allo studio Ortophonic di Roma le registrazioni delle due canzoni del secondo 45 giri, M’innamorai/Una storia, pubblicato a fine aprile e prodotto da Giancarlo Bigazzi e Totò Savio: M’innamorai partecipa con successo al Festivalbar 1975, ed il disco ottiene grande successo fino a raggiungere il 10º posto nelle classifiche.A M’innamorai segue, nello stesso anno, Tu, ca nun chiagne , rifacimento pop-rock del brano del 1915 scritto da Libero Bovio ed Ernesto De Curtis, che viene usata dalla Rai come sigla di un ciclo di film di Francesco Rosi:

il 45 giri ottiene il disco d’oro ed il terzo posto in classifica.Il primo tour, come il primo album, è del 1976, con 176 date in tutta Italia; nello stesso anno incidono un nuovo singolo di successo, VaiNel 1977 il gruppo partecipa al Festival di Sanremo con Miele: il brano contribuisce alla vincita del prestigioso trofeo Il Telegatto di TV Sorrisi e Canzoni, a pari merito con i Matia Bazar, nella categoria Complessi. Dopo il cambio di etichetta ed il passaggio alla CGD, vi è una nuova partecipazione al Festivalbar 1978 con il brano Concerto in la minore (dedicato a lei) e poi una tournée negli Stati Uniti d’America ed in Canada.

 Autori

Fino a questo momento Il Giardino dei Semplici ha inciso canzoni scritte da Bigazzi e Savio, più qualche rifacimento di melodie classiche napoletane: a partire dal 1979 decidono invece di diventare anche autori, ed il primo risultato è l’album B/N, interamente in vernacolo e composto per lo più da Caliendo, Averardi, Arcella, Liguori; una canzone tratta da questo disco, Silvie, ha una grande diffusione e vendita in Scandinavia nel 1980 e viene cantato anche da Katri Helena in finlandese con il titolo Helsingin helle.

Nello stesso anno avviene il primo cambio nella formazione del Giardino dei Semplici, con il batterista Tommy Esposito che subentra a Gianni Averardi. Nel 2012 a Gianfranco Caliendo subentra il chitarrista e vocalist Savio Arato. Il gruppo pubblica il suo undicesimo disco di inediti dal titolo “Argento vivo”, che si rivela un successo di critica e pubblico e darà vita a cinque videoclips.

45 giri

  •                       29 aprile 1975: M’innamorai/Una storia (CBS, 3261)
  •                       5 novembre 1975: Tu, ca nun chiagne/Una storia (CBS, 3821)
  •                       31 maggio 1976: Vai/Tamburino (CBS, 4387)
  • VIDEO   24 febbraio 1977: Miele/Angela (CBS, 5070)
  •                     1978: Concerto in la minore (dedicato a lei)/Dopo un rock’n’roll )
  •                     1979: Tu tu tu/Tira a campà (Wea, T 18110)
  •                     1980: Carnevale da buttare/Diavoleria (Wea, T 18358)
  •                     1982: E amiamoci/Poeta (F1 Team, P 611)
  •                     1983: Giallo/Gli angeli della domenica (F1 Team, P 7305)
  •                   1985: Un’altra canzone per Napoli/Napoli, Napoli (Panarecord)

LA BOTTEGA DELL’ARTE

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La Bottega dell’Arte è un gruppo musicale italiano.

Storia del gruppo

Il gruppo nasce nei primi anni settanta, quando i fratelli Piero Calabrese e Massimo Calabrese si uniscono a tre amici di infanzia (Fernando Ciucci, Romano Musumarra e Alberto Bartoli) per formare un complesso, sulla scia dei gruppi emergenti della musica leggera italiana, nati dopo gli exploit in classifica di band come i Pooh. Il loro stile rifletteva le tipiche tendenze musicali in voga negli anni settanta, ovvero: prevalenza di sapienti incroci di tastiere analogiche sulle chitarre, uso del flauto, melodie rarefatte, testi ispirati ad un romanticismo fiabesco. Si può dire che il loro genere fosse una sorta di “progressive rock”, espresso in chiave melodica ed italiana.

Dopo il primo singolo pubblicato nel 1974 per una piccola etichetta romana, ottengono un contratto con la EMI Italiana, ed incidono il secondo 45 giri, che si rivela un successo da classifica, infatti Come due bambini arriva nei primi 5 posti della Hit-Parade e si conferma uno dei brani più interessanti e apprezzati del 1975. Nello stesso anno, la band pubblica anche il primo 33 giri, intitolato semplicemente La Bottega dell’Arte, apprezzato da pubblico e critica, dal quale però non vengono estratti altri singoli di successo.Nel 1976 pubblicano il brano singolo Amore nei ricordi e partecipano al Festivalbar del 1976 arrivando secondi, il retro del 45, Mare Nostrum è un brano strumentale nel quale il gruppo dimostra di avere qualità compositive e strumentali che vanno ben oltre le semplici canzoni “easy” che servono solo a dare notorietà alle produzioni del gruppo.Sulla scia dei fortunati esordi,nel 1977 il gruppo pubblica il singolo Che dolce lei che ottiene buoni livelli di vendita e spiana la strada al successivo LP, intitolato Dentro, considerato da molti come il lavoro più completo che la band sia riuscita a portare all’attenzione del pubblico.

Ne segue un singolo, Bella sarai, pubblicato nel 1978, che si rivela il prodotto commerciale che porta il gruppo all’apice della popolarità. Nel 1979 pubblicano un singolo ed un LP di, intitolati entrambi L’avventura, un cambio di stile repentino e, per un gruppo passato dalle tematiche e sonorità anni settanta ad un funky e rhythm and blues che rivela ancor di più la grande abilità strumentale dei 5 componenti. Il gruppo, legato indissolubilmente ai successi iniziali, esaurisce la propria vena creativa e partecipa al Festival di Sanremo 1980 con Più di una canzone con la quale non riesce a salire sul podio dei vincitori, nell’edizione che vide il successo di Toto Cutugno. Esce una raccolta celebrativa che include il brano presentato al Festival.

Nel 1981, dopo la pubblicazione del singolo Vecchio Rock, Fernando Ciucci lascia il gruppo per motivi personali, segnando di fatto la fine di un’epoca, essendo la voce principale dei maggiori successi del gruppo. Nonostante la canzone sia passata quasi inosservata in Italia, è diventata una canzone di successo nei paesi scandinavi, uno dei pochi casi nei quali il gruppo è riuscito ad esportare la propria musica fuori dai confini italiani.                           

45 giri

  •                      1974: Addio/Notturno per noi (Tomato Record, ZZ 999)
  •                      1975: Come due bambini/Ripensare a lei (EMI Italiana, 3C 006-)
  • VIDEO  – 1976: Amore nei ricordi/Mare nostrum (EMI Italiana, 3C )
  • VIDEO  – 1977: Che dolce lei/Pastelli (EMI Italiana, 3C 006-18115)
  • VIDEO  – 1978: Bella sarai/Resta co’ li occhi chiusi (EMI Italiana, 3C 006-)
  •                      1979: L’avventura/4280 miglia (EMI Italiana, 3C 006-18379)
  •                      1980: Più di una canzone/Finisce qui (EMI Italiana, 3C 006-18464)
  •                      1981: Vecchio rock/Via del grano (EMI Italiana, 3C 006-18534)
  •                      1982: Nelle stelle, nel vento/Domani verrà (Bottega dell’Arte Rec)
  •                     1983: No stop to America/Verso est, verso il sole (RCA Italiana, PB)

GLI ALUNNI DEL SOLE

Gli Alunni del Sole sono un gruppo musicale italiano.

Storia

Il gruppo, che prende il nome dall’omonimo romanzo di Giuseppe Marotta, nacque alla fine degli anni sessanta quando due fratelli di Napoli, Paolo (pianoforte e voce) e Bruno Morelli (chitarre), provenienti da una famiglia in cui si respirava musica (il padre Ardelio, nato in Toscana, era un valente violinista e la madre apprezzata pianista), scelsero la strada della musica trasferendosi a Roma. Lì incontrarono Giulio Leofrigio (batteria) e Giampaolo Borra (basso), che si unirono al loro progetto musicale. Inizialmente faceva parte del gruppo anche Antonio Rapicavoli (sassofono), che lasciò il complesso dopo la pubblicazione dei singoli L’Aquilone e Concerto.All’epoca degli ultimi vagiti del beat italiano, mossero i primi passi grazie a Renzo Arbore partecipando come ospiti fissi alla trasmissione televisiva Speciale per voi, l’avanguardia del talk show con artisti, cantanti e complessi dell’epoca, ai quali i giovani in studio rivolgevano domande: gli Alunni del Sole accompagnavano musicalmente gli ospiti. Inusuali le performance di Paolo Morelli all’organo Hammond o al piano suonando brani di rythm ‘n’ blues.

Una partenza fulminante, col 45 giri L’aquilone. Il successo è bissato nel 1969 con Concerto, che conteneva già qualche spunto progressivo nell’accostamento dell’orchestra al complesso pop, in un accostamento ad “Epitaph” che aggiunge al capolavoro dei King Crimson la liricità tutta partenopea dell’impostazione vocale del leader, il cantautore e pianista Paolo Morelli.I primi singoli vengono incisi per la Parade fino a Fantasia, che nel 1970, anno della pubblicazione per la Liberty Records, partecipa alla rassegna Un disco per l’estate.

Il quinto album ‘A canzuncella (1977), prodotto da Gian Piero Reverberi, riscuote molto successo tra il pubblico, così come il successivo Liù (1978), primo disco per la Ricordi, col quale la ditta Morelli & C. vince il Festivalbar. Dopo un paio di episodi discografici meno significativi, il gruppo, privo di contratto discografico, continua l’attività dal vivo, per poi ritornare in sala d’incisione sporadicamente a partire dagli anni ’90. La formazione attuale comprende, oltre ai fratelli Morelli, Enrico Olivieri (proveniente dai Metamorfosi, tastiere), Ruggero Stefani (batteria), Gianfranco Coletta (chitarra) e Alessandro Saba (basso).                 

45 Giri

  •                       1968: L’aquilone/Con l’aiuto degli dei (Ulisse) (Parade PRC 5054)
  •                       1969: Concerto/Le 4-Le 5-Le 6-Le 7 (Parade PRC 5072)
  •                       1970: Fantasia/Fiori (Liberty Records LIB 9063)
  •                       1971: Ritorna fortuna/Ombre di luci (Produttori Associati PA)
  •                       1971: Isa…Isabella/Collane di conchiglie (Produttori Associati)
  •                       1971: Ombre di luci/Carezze (Produttori Associati PA/NP 3194)
  •                       1971: Un ricordo/Cosa voglio (Produttori Associati PA/NP 3195)
  •                       1972: Fantasia/Fiori (Produttori Associati PA/NP 3209)
  •                       1973: …e mi manchi tanto/I ritornelli inventati (Produttori A)
  •                      1973: Concerto/L’aquilone (Erre, RR 3063; versioni del catalogo)
  •                      1974: Un’altra poesia/I ritornelli infantili (Produttori Associati PA)
  •                      1974: Concerto/Fantasia (Produttori Associati PA/NP 3227)
  • VIDEO  – 1974: Jenny/Canzoni d’amore (Produttori Associati PA/NP 3231)
  •                       29 novembre 1974: I tuoi silenzi/Poesia d’ottobre (Produttori )
  •                       26 agosto 1975: Pagliaccio/I mendicanti dell’amore (Produttori )
  •                      1976: Guardi me, guardi lui/Le maschere infuocate (Produttori )
  • VIDEO  – 1977: ‘A canzuncella/Scusa (Produttori Associati PA/NP 3266)
  • VIDEO  –  1978: Liù/Se hai peccato (Dischi Ricordi, SRL 10870)
  •                       1979: Taranté/Giocattolo (Dischi Ricordi, SRL 10898)
  •                       1980: Cantilena/Non è vero (Dischi Ricordi, SRL 10920)
  •                       1981: Carezze/Il giorno che verrà (RCA Italiana PB 6531)

SANTO CALIFORNIA

santo california gruppi italiani

I Santo California sono un gruppo vocale e strumentale di origine campana (area agro nocerino sarnese).

Nascono artisticamente nel 1975 con il loro primo grande successo internazionale intitolato Tornerò. Con questa canzone si impongono come uno dei capisaldi della musica melodica degli anni settanta. Oltre a vendere più di 11 milioni di copie Tornerò viene prodotta in quasi tutte le lingue del mondo.

Nonostante l’apprezzamento del gruppo anche all’estero, in Italia i Santo California vengono snobbati dalle principali manifestazioni televisive. Partecipano però nel 1977 al Festival di Sanremo con il brano Monica piazzandosi al terzo posto. Agli esordi, nel 1975, pubblicarono la canzone Tornerò, che fu cantata da Pupo nel 1999. Il loro ultimo album risale al 1991. Da allora più nulla di significativo.

Discografia

  • VIDEO  – Se Davvero Mi Vuoi Bene… Tornerò (1975)
  •                       Un Angelo (1975–1976
  • VIDEO – Dolce amore mio (Estate 1976)
  •                      Hits in the World (1976)
  •                      Venus Serenade (1979)
  •                      Ti Perdono Amore Mio (1980)
  •                      I Successi De… (1980)
  •                      I Santo California… Tornerò (1991)

I PROFETI

I Profeti sono stati un noto gruppo musicale di musica beat milanese, spostatosi in seguito verso il pop melodico.  

Storia del gruppo

Il gruppo si forma a Milano nel 1964; dopo le prime esibizioni nella loro città, entrano in contatto con la CBS, che propone loro un contratto: viene così pubblicato nel 1966 il loro primo 45 giri, Bambina sola, che riscuote un discreto successo (la canzone sul retro, Le ombre della sera, è scritta da Lucio Battisti).Il secondo 45 giri contiene la canzone Rubacuori, cover di Ruby Tuesday dei Rolling Stones, con testo di Mogol; sul retro Sole nero, cover di Call my name dei Them; dopo questo disco si ha il primo di una lunga serie di avvicendamenti nel gruppo (dovuti al servizio militare di alcuni componenti). Durante la registrazione del primo album infatti avviene l’ingresso di R. Margaria e R. Favero.L’album risulta molto interessante per gli inediti come Asciuga le tue lacrime (altro brano di Battisti), Per fare un uomo di Francesco Guccini ed una cover di The Bells of Rhymney di Pete Seeger (con l’arrangiamento simile a quello realizzato dai The Byrds).Anche nel look i Profeti cercano di trovare una strada originale, e sulla copertina dell’album si fanno fotografare vestiti con tuniche orientali e caffettani

.Il biennio 1969-1970, dopo la pubblicazione dei singoli La Tua Voce e La mi Vita Con Te, segna una crisi per il gruppo; la casa discografica decide di puntare sul leader, Renato Brioschi, che partecipa da solista a Un disco per l’estate del 1970 con Lady Barbara, vincendolo: convinto da questo successo, Renato lascia il gruppo. Nel 1969 entra Maurizio Bellini all’organo Hammond in sostituzione di Roberto Margaria che lascia il gruppo per continuare gli studi in Medicina diventando un famoso cardiologo e dietologo autore di numerosi libri sul colesterolo.I Profeti tornano in hit parade nel 1971 con Non Si Muore Per Amore e nel 1972 con Era bella, cover di Nothing Rhymed, bella canzone di Gilbert O’Sullivan, con la quale partecipano al Cantagiro; nel 1973 pubblicano il singolo Prima notte senza lei e, l’anno successivo, a Un disco per l’estate presentano Io perché, io per chi, che rimane il loro ultimo grande successo.Nel 1972, per divergenze musicali, se ne va il batterista Osvaldo Bernasconi, il quale rientrerà nel 1974, e subentra Claudio Belloli.Tornano ancora a Saint Vincent nel 1975 con Dimmi papà, mentre l’anno successivo partecipano con Cercati un’anima al Festival di Sanremo 1976.Dopo quest’ultimo 45 giri, i Profeti si sciolgono nel 1977

45 giri

  • 1966: Bambina sola/Le ombre della sera (CBS, 1892)
  • 1967: Mirell/Asciuga le tue Lacrime (CBS, I-1002) (Formato più Piccolo di un 45 Giri)
  • 1967: Rubacuori/Sole nero (CBS, 2650)
  •                        1967: Era uno come noi/Per fare un uomo (CBS, 2849)
  •                       1968: Ho difeso il mio amore/Una rondine va (CBS, 3340)
  • VIDEO – 1968: Gli occhi verdi dell’amore/L’amore ha il tuo volto (CBS, 3761)
  •                      1969: La tua voce/Lontano dal mondo (CBS, 4113)
  •                      1969: La mia vita con te/Ci vuole un cuore (CBS, 4577)
  •                      1970: Non si muore per amore/Odissea d’amore (CBS, 5224)
  • VIDEO – 1971: Era bella/Caldo amore (CBS, 7178)
  •                      1972: Prima notte senza lei/Ventiquattr’ore (CBS, 7721)
  •                      1972: L’amore mi aiuterà/Un perdigiorno (CBS, 1092)
  • VIDEO  – 1973: Io perché, io per chi/Mai e poi mai (CBS, 1382)
  •                     1974: Quando te ne andrai/Ma perché non sei più mia (CBS, 2229)
  •                     1975: Dimmi papà/Se ti perdessi morirei (CBS, 3248)
  •                     1976: Cercati un’anima/Chiuahua (CBS, 4041)
  •                     1977: Pagine d’amore/Soli sulla collina (CBS, 5208)

DANIEL SANTACRUZ ENSEMBLE

VIDEO  – Allah Allah – Clicca  

I Daniel Sentacruz Ensemble sono stati un gruppo vocale e strumentale fondato nel 1974.

I componenti erano Bruno Santori (tastiere), Angelo Santori (tastiere), Ciro Dammicco (voce), Mara Cubeddu (voce), Rosanna Barbieri, già conosciuta come Linda Lee (voce), Stefano Dammicco (tastiere), Gianni Calabria (batteria), Savino Grieco (basso) e Gianni Minuti Muffolini (chitarre e vox). Uno dei loro primi singoli, Soleado, ha un successo internazionale. Seguono Un sospero e Aguador. Il gruppo si sciolse nel 1979.

   Festival di Sanremo

  • Festival di Sanremo 1976: Linda bella Linda
  • Festival di Sanremo 1977: Allah! Allah! (ospiti)
  • Festival di Sanremo 1978: ½ notte

Discografia

Tra parentesi la posizione raggiunta nella hit parade

  • 1974: Video – Soleado (2°)/Per Elisa (EMI/Odeon, 3C 006-17962)
  • 1975: Aguador (21°)/Para bailar, para cantar (EMI, 3C 006-18088)
  • 1975: Un Sospero (16°)/Ea-rio (EMI/Odeon, 3C 006-18051)
  • 1975: Christmas carol/Lullaby (EMI, 3C 006-18114)
  • 1976:  Video – Linda bella Linda (3°)/Scaramouche (EMI, 3C 006-18148)
  • 1977: Video – Allah Allah (36°)/Bella mia (EMI, 3C 006-18247)
  • 1978: 1/2 notte (38°)/E tu su di me (EMI, 3C006-18316)
  • 1978: Uffà domani è lunedì (18°)/Barabam (EMI, 3C 006-18321)
  • 1979: Io, tu, noi/Giapponesi e americani (EMI, 3C 006-18438)
  • 1980: Pepper/Onda blu (EMI, 3C 006-18483)
  • 1980: Nel cielo/Donna (EMI, 3C 006-18484)
  • 1981: Oceano blu/Canto corale (Harmony, H-6086) A0313
  • 1982: Per una volta ancora insieme/Voglio stare con te (Pretty Cat’s Records, PCR 8201)

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34 Risposte a “Gli anni d’oro di: I GRUPPI ITALIANI ANNI 70”

  1. C’è UNA CANZONE (CREDO ANNI 70) CHE NON RIESCO A TROVARE,IL RITORNELLO FACEVA COSì:- QUANDO UN AMORE RIMANE DA SOLO,UNA STELLA SI SPEGNE NEL CIELO,ANCHE LA LUNA RIMANE UN MOMENTO CON LA SCUSA CHE STAVA DORMENDO,SCUSAMI,BAMBINA MIA è SOLO UN PO’ DI NOSTALGIA(QUALCUNO DI VOI SA CHI LA CANTAVA?)

  2. Cerco da tempo una canzone anni 60/70 che pressapoco fa così : “no, non era il sole che bruciava gli occhi, ora lo so, era il vento di quando mi baciavi”. Un grazie a chi mi aiuterà a trovare il titolo e chi l’ha cantava.

  3. Mi dite qualcosa su quei COMPUTERS che nel 71 pubblicarono “Maena” (è su YouTube), bella musica e parole di Mogol ???

  4. mi ricordo una canzone (forse cantata da un gruppo degli anni 70) che parlava di una ragazza, Angelina, ricordo alcune parole; “angelina mia ricordi le corse nei……. e fare collane con le viole….. così ti lasci andare Angelina tra l’erba già tagliata l’odor di fieno e di….. ” era una melodia molto bella, se la ricorda qualcuno ??
    Roberto

  5. cerco una canzone anni 70 che fa: io non parlavo mai guardavo gli occhi suoi….noi due le corse per la via tu eri ancora mia..

  6. C’è una canzone di cui non ricordo né il titolo né , soprattutto , chi la cantava ( forse un complesso ) ! le parole che ricordo sono ( più o meno ) : ” Sono qui davanti a lei , alla piccola Jasmine . Solo lei mi aiuterà a capire Jasmine : ( ritornello ) la mia Jasmine amore non ha , ha un anno di vita , dimentica già l’amore fra noi ad un anno di vita ….. Ho cercato su ” Youtube ” su Internet , ma niente di niente ! Eppure non penso di essermela sognata ( ricordo benissimo il motivo musicale ) !! Vi ringrazio anticipatamente !!

    1. Non l’hai sognata ma, caspita, non ricordo nemmeno io. Intanto l’interprete si rivolge alla madre di Jasmine ” Sono quì, davanti a lei, per sua figlia Jasmine. Solo lei mi aiuterà a capire Jasmine”

      1. Grazie Mariolino , sei il primo da me incontrato , che si ricorda di questa canzone ! Hai anche dato il giusto senso ad un testo che mi sembrava poco chiaro !! Speriamo nella notizia definitiva ! Cordiali saluti !

  7. Vi chiedo di due canzoni degli anni 70/80:
    – testo #1: “… canto, mi ritorna il pianto per una notte… ecc. ecc.” (senz’altro gruppo italiano tipo Beans, il Giardino dei semplici, ecc.);
    – testo #2: “… ma poi ma poi … domani domani domani si ricomincerà …” (voce di donna, forse gruppo misto).

    Vi ringrazio anticipatamente.

  8. è tanto che mi frulla in testa una canzone degli anni 60 70 che recita:
    la notte che sei nata tu mi han detto che la luna impallidì vedendo te, nel buio della notte……un’altra luna le sembrò ecc ecc. poi cuore mio se non ti avessi accanto

  9. Salve

    Sto cercando insanamente una canzone con il testo…”ora la maestra ha cambiato testa e non insegna più e…ulisse primo della classe….

    qualcuno la conosce

  10. I VICINI DI CASA – Band facente base a Milano fondata da due «assi» dell’area musicale meneghina che la sapevano lunga in fatto di musica leggera. Si sta parlando di GILBERTO ZIGLIOLI, (chitarrista e compositore milanese, oggi settantenne) e di AUGUSTO RIGHETTI (anch’egli chitarrista). Ziglioli già nella seconda metà degli anni sessanta militava nella band del cantante Arrigo Agosti in arte “Chigo” per poi passare con il complesso dei NEW DADA. Nel decennio settanta proseguiva la sua attività in qualità di chitarrista session man nella band della cantante Dori Ghezzi, poi a fianco del marito Fabrizio De André (album Rimini) e infine al seguito di Enzo Jannacci occupandosi altresì, in qualità di compositore, della realizzazione di colonne sonore per film a lungometraggio (“La belva col mitra” di Sergio Grieco; “Italian boys” di Umberto Smaila). Nel 1977 entrava nell’Orchestra Ritmica della RAI dove rimaneva fino al 1995 per poi organizzare un suo ensemble (Tequila band) al seguito della cantante Luisa Corna. Righetti, invece, cominciava la sua carriera professionale di chitarrista sin da giovanissimo con il complesso Le Ombre, band «ospite fissa» al Charly Max di Milano, dove egli ebbe modo di incontrare i Beatles nel loro tour italiano (era il 1965) partecipando anche al concerto dei “favolosi 4” nella città lombarda. Nel 1966, dopo l’esperienza beatlesiana, con la complicità di Mogol, Giorgio Calabrese e Luciano Beretta (tre autori di testi tra i più accreditati di quel tempo) incideva un intero Long Playng per la Carosello con cover dei Beatles dal titolo “Righetti al Charly Max canta i Beatles in italiano”. Dopo l’esperienza de I Vicini Di Casa Righetti fondava l’Orchestra “i Bravo”, grande band milanese composta da 9 elementi con un repertorio vastissimo nazionale e internazionale con la quale suonerà negli anni a venire nei più prestigiosi locali italiani.

    1. Bella disamina del gruppo ….. Ne ha anche di altri gruppi dell’epoca ? Se si me le puoi inviare che ci faccio, magari, qualche articolo indicando la tua fonte di provenienza ? Grazie.

  11. da anni vorrei conoscere il titolo di questa canzone e chi la canta forse fine sessanta inizio settanta:se mi chiederà di restar con lei sempre così amici e niente io le dirò non mi ami non mi vuoi o no no no io le dirò…. ed inutile ormai pensarci su io le dirò……
    grazie

  12. Vorrei sapere il titolo della canzone e il gruppo che la canta con queste uniche parole del testo che conosco: Non so più se mi manca di più.. quella carezza della sera.. o quella voglia di avventura… Se mi potete aiutare Ve ne sarei grato. Buona giornata

  13. un gruppo negli anni 70/80 cantava:
    ricordo mia madre con un bimbo appeso al suo seno
    ricordo i mille colori dell’ arcobaleno
    questo è l’ amore che immagino io questo è l’amore che voglio io.

    sapete dirmi chi era il gruppo in questione, ve ne sarei molto grato

    1. Sai che non ricordo…. ho provato anche con i motori di ricerca testo e non mi da risultati ! Vediamo se a qualcuno viene in mente qualche canzone .

    2. mi ricordo anche la seconda strofa se può essere d’aiuto
      ricordo mio padre che arava la terra bruna profumo d’amore e messe sicura , questo è l’amore che immagino io , questo è l’ amore che voglio io
      di più non so .
      grazie per l’aiuto.

  14. Buongiorno sono luciano liguori cantante bassista attualmente in attivita’ del gruppo il giardino dei semplici.Vi scrivo per richiedere una correzione nella bio da voi compilata sulla storia del gruppo:
    1,il giardino dei semplici nasce nel 1974 ed il suo primo singolo viene pubblicato ne 1975 al Festivalbar dello stesso annO M’INNAMORAI di Bigazzi -Savio e con gliu alti e bassi non ha mai avuto niente a che fare.Questo era un gruppo in cui precedente al GdS vi faceva parte il solo Gianni nostro primo batterista.Pel l’album Bianco/Nero-wea,non e’ esatto che il contenuto dell’album e’ stato scritto interamente da Gianfranco Caliendo,visto che ci sono brani firmati in coppia con altri autori non mensionati:AVERARDI,ARCELLA,LIGUORI.Se non e’ per voi un problema sarebbe il caso di fare queste piccole correzioni,grazie buon lavoro.

    1. Ti ringrazio molto delle precisazioni di cui ho preso buona nota correggendo la parte di articolo interessato. Chiaramente avevo tratto quelle informazioni errate proprio on-line quindi…diciamo…che sono, anche se parzialmente, scusato.Fa piacere che anche i “diretti interessati” possano partecipare a questo mio/nostro salto nel passato sperando che anche voi possiate trovare spunti e articoli interessanti inerenti quel bel periodo. Resta inteso che sono disponibilissimo a pubblicare un articolo completo su “Il giardino dei semplici” qualora lo riteniate interessante e per il quale dovreste, però, mandarmi materiale interessante….che, purtroppo, non ho trovato in rete.
      Spero di risentirti…e ti saluto. Franco.

    2. Scusa Luciano forse mi puoi aiutare
      negli anni 70/80 un complesso cantava una canzone con queste parole :

      Ricordo mio padre che arava la terra bruna,
      profumo d’amore e messe sicura,
      questo è ………..che io questo è …………. che voglio io.
      Ricordo mia madre col bimbo appeso al suo seno ,
      ricordi i mille colori dell’ arcobaleno,
      questo è l’amore che immagino io
      questo è l’amore che voglio io.

      i puntini li ho messi perché non mi ricordo le parole grazie ancora per l’atetnzione

  15. Ho redatto delle schede biografiche sui complessi musicali degli anni settanta; le offro (gratuitamente) alla vostra redazione affinché – se lo riterrete opportuno – possa pubblicarle. Attendo istruzioni (l’indirizzo di posta elettronica al quale indirizzarle).
    Cordiali saluti.

    1. Non so se poi hai mai ricevuto la mia mail…..ma sarei lusingato di ricevere le tue schede. Sono infatti in facimento diversi post su altri gruppi targati anni 60 e 70 e volentieri inserirei ed integrerei con le tue schede. Ti ringrazio….anche perchè sei stato il primo ad avere questo pensiero gentile e cioè quello di un aiuto.
      Spero di avere presto tue notizie.
      Franco.

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