DUCATI PASO 750 / 906 / 907 i.e. – (1986/1992) – Italia

Ducati Paso

ducati paso

La Ducati Paso fu la prima moto prodotta dalla Ducati in seguito all’acquisizione del marchio da parte del gruppo Cagiva. Fu prodotta in tre versioni, con cilindrate di 750 e 900 cc. Introdotta nel 1986 con lo slogan «Il nostro passato ha un grande futuro», la Ducati Paso 750 deve il proprio nome al pilota Renzo Pasolini, detto “Paso”, tragicamente deceduto il 20 maggio 1973 in un incidente di gara sull’Autodromo di Monza durante il Gran Premio delle Nazioni.

Qui una bellissima 906 – Clicca Sopra

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Il celebre marchio bolognese, acquistato nel 1983 dal gruppo Cagiva, si lanciò in una nuova avventura per dimenticare i trascorsi oscuri della gestione IRI. La sfida consisteva nel costruire una moto con caratteristiche tecniche e d’immagine innovative in grado di combattere lo strapotere commerciale della produzione giapponese.

Per raggiungere l’ambizioso obiettivo la Ducati si affidò all’ing.Massimo Tamburini, co-fondatore della Bimota e che sarà autore di moto di grande successo come la Ducati 916 e le MV Agusta F4 e Brutale. I problemi da superare erano molti ma soprattutto era necessario utilizzare l’unico motore prodotto dalla Ducati, il famoso bicilindrico a L di 90°, serie Pantah, giunto con mille affinamenti fino ai giorni nostri e unico nel panorama mondiale ad essere dotato di distribuzione desmodromica, ma ai tempi affetto da noiosi problemi di affidabilità dovuti per lo più a lavorazioni meccaniche di modesta qualità.

Il progettista riminese vestì il motore con una carenatura integrale, presto copiata dalla concorrenza giapponese, che celava alla vista ogni componente meccanica. La moto venne dotata di dotazioni tecniche di ultima generazione: telaio in tubi quadri d’acciaio al cromo-molibdeno, forcellone posteriore in lega leggera con biellismi ad azionamento progressivo, ruote da 16 pollici con pneumatici di generosa sezione, motore con raffreddamento misto aria-olio, accensione elettronica e strumentazione completissima.

Il tutto per realizzare una moto che costituiva un’assoluta novità nella produzione Ducati di ogni tempo: non una sportiva, ma una moto con espressa vocazione sport-tourer. Nonostante le premesse il successo commerciale stentò ad arrivare poiché la moto era più cara delle concorrenti, aveva prestazioni inferiori (erano dichiarati 72,5 cv a 7.900 giri per 210 km/h di velocità) e aveva ancora qualche limite di affidabilità a causa di un impianto elettrico non troppo a punto e soprattutto di un’alimentazione affidata a un carburatore automobilistico sostanzialmente inadatto a una moto.

Ducati 906 Paso

Nel 1989 venne presentata la 906 Paso, con cilindrata di 904 cc e 88 cv a 8.000 giri per 220 km/h di velocità massima, caratterizzata da raffreddamento a liquido e cambio a 6 marce, anche se restavano invariati ciclistica, impianto elettrico e alimentazione.

Dimensioni e pesi
Ingombri(lungh.×largh.×alt.) 2.000 × 700 × 1.100 mm
Altezze Sella: 780 mm – Minima da terra: 170 mm – Pedane: 370 mm
Interasse: 1.450 mm Massa a vuoto: 205 kg Serbatoio: 22 l
Meccanica
Tipo motore: Bicilindrico a 4 tempi a V di 90° longitudinale Raffreddamento: a liquido
Cilindrata 904 cm3 (Alesaggio 92 x Corsa 68 mm)
Distribuzione: monoalbero azionato da cinghia dentata, due valvole per cilindro a comando desmodromico Alimentazione: un carburatore Weber doppio corpo 44 DCNF 116
Potenza: 88 CV a 8.000 giri/min Coppia: Rapporto di compressione: 9,2:1
Frizione: multidisco a secco Cambio: 6 marce a pedale
Accensione elettronica Marelli
Trasmissione primaria a ingranaggi a denti dritti, finale a catena
Avviamento elettrico
Ciclistica
Telaio perimetrale a doppia culla scomponibile in tubi d’acciaio
Sospensioni Anteriore: forcella teleidraulica da 42 mm con antidive / Posteriore: forcellone oscillante e monoammortizzatore progressivo (sistema “Soft Damp”)
Freni Anteriore: doppio disco Brembo da 280 mm / Posteriore: disco singolo da 270 mm
Pneumatici Michelin radiali, anteriore 130/60 VR 16; posteriore 160/60 VR 16
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 230 km/h
Fonte dei dati: Maurizio Gissi, Ducati Paso 906 nuova maxi bolognese, Motociclismo febbraio 1989, pag. 103

Ducati 907  i.e.

La maturità fu raggiunta nel 1991 con la 907 I.E. che perdette tuttavia il nome “Paso”. Il motore restava il medesimo 904 cc. della Paso 906, ma il carburatore lasciò il posto ad un modernissimo (per i tempi) impianto Weber-Marelli che integrava accensione ed iniezione elettronica risolvendo in un sol colpo i problemi di alimentazione. La potenza salì a 90 cv a 8.500 giri e la velocità a 230 km/h. Anche la parte ciclistica fu modificata con cerchi da 17″ che assecondavano una tendenza progettuale tuttora invalsa e diedero alla moto un’agilità e un equilibrio prima sconosciuti.

Dimensioni e pesi
Ingombri(lungh.×largh.×alt.) 2.090 × 700 × 1.160 mm
Altezze Sella: 780 mm
Interasse: 1.490 mm Massa a vuoto: 215 kg Serbatoio: 22 l
Meccanica
Tipo motore: Bicilindrico a 4 tempi Raffreddamento: a liquido
Cilindrata 904 cm3 (Alesaggio 92 x Corsa 68 mm)
Distribuzione: desmodromica a cinghia Alimentazione: iniezione elettronica Weber IAW P7 – Eprom 023
Potenza: 90 CV (66 kW) a 8.500 rpm Coppia: Rapporto di compressione:
Frizione: multidisco a secco (16 dischi) Cambio: sequenziale a 6 marce. Rapporti di trasmissione: 0,857 – 0,958 – 1,091 – 1,350 – 1,764 – 2,466
Accensione elettronica Weber IAW P7
Trasmissione a catena, mod. Regina 135 OR 1/4″ x 5/8″ con 108 maglie – Rapporto di trasmissione finale=2,666:1 (15/40)
Avviamento elettrico
Ciclistica
Sospensioni Anteriore: forcella teleidraulica Marzocchi M1R con steli da 41,7 mm / Posteriore: forcellone oscillante con articolazione progressiva SoftDamp e monoammortizzatore regolabile Marzocchi Duoshock
Freni Anteriore: doppio disco Brembo da 300 mm (320 mm mod.’92) / Posteriore: disco singolo Brembo da 245 mm
Pneumatici anteriore da 120/70 ZR 17″; posteriore da 170/60 ZR 17″ o 180/55 ZR 17″
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 230 km/h
Fonte dei dati: DUCATI, tutti i modelli (Ian Falloon – 2006 Giorgio Nada Editore)

La produzione cessò nel 1992

 

Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Ducati_Paso

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