La storia della vera CHRISTIANE F. – COSA FA e COME E’ oggi 40 anni dopo

Christiane F

Christiane fChristiane Vera Felscherinow, nota anche con lo pseudonimo di Christiane F. (Amburgo, 20 maggio 1962), è una scrittrice e musicista tedesca, autrice con i giornalisti Kai Hermann e Horst Rieck del libro Wir Kinder vom Bahnhof Zoo (tradotto in italiano con il titolo Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino), pubblicato per la prima volta come allegato alla rivista tedesca Stern.

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Il libro nasce da una serie di interviste che i giornalisti sostennero nel corso del 1978 per due mesi con la Felscherinow, imputata e testimone in un processo conclusosi nel giugno del 1978 con la condanna per detenzione di droga e ricettazione. Il processo si riferiva ad un procedimento d’accusa depositato presso il tribunale di Berlino nel luglio del 1977. Al termine del processo la condanna fu sospesa con la condizionale, in quanto all’epoca dei fatti l’imputata era minorenne.

Christiane f

Christiane F . la vera storia

Il racconto autobiografico, che descrive con particolare realismo il trasloco a sei anni dalla campagna di Amburgo al sobborgo berlinese di Gropiusstadt, l’infanzia difficile, la tossicodipendenza e la prostituzione iniziate fin dalla prima adolescenza, destò molto scalpore in tutto il mondo; il libro fu tradotto in molte lingue e diventò un controverso simbolo per la generazione che più di tutte fu vittima dell’eroina.

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Nel 1981 ne fu tratto il film Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (Christiane F. – Wir Kinder vom Bahnhof Zoo), con la regia di Uli Edel e la colonna sonora di David Bowie.

Il libro e il film ottennero un grande successo, rendendo Christiane famosa in Germania e in tutto il mondo occidentale.

Christiane F

Quello che è stato e cosa ha fatto Christiane F. negli anni della sua fanciullezza lo abbiamo letto nel libro o visto, in maniera molto cruda,  nel film stesso e pertanto questo articolo vorrà trattare il “cosa accadde dopo” quel tristissimo periodo a lei e ai suoi amici.

Per Christiane gli anni tra il 1978 e il 1984 sono gli anni del successo. La pubblicazione del libro e il film ispirato alla sua storia la rendono famosissima in tutto il mondo. Inoltre Christiane prende parte a due film e tenta la carriera musicale. Tuttavia, nel corso di questi anni, Christiane non è rimasta lontana dalle droghe e dall’eroina. 

Christiane non riesce ad abituarsi a quel mondo che a parere suo la trattava più come un pupazzo che come una persona. Christiane ritorna stabilmente a Berlino. Dopo gli anni del successo Christiane scompare dalla scena e dai rotocalchi e cade nuovamente nel tunnel della tossicodipendenza. Nel 1996 ha un figlio, Jan Niklas, con il quale vive a Berlino nei quartieri di Neukölln, di Spandau e in seguito si trasferiscono a Teltow, una cittadina del Brandeburgo alla periferia di Berlino. Anche in questi anni continuano ad uscire sue interviste sui quotidiani berlinesi e sulle televisioni tedesche

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Nell’apparizione televisiva del maggio 2007, Christiane afferma di seguire un piano di recupero a base di metadone, e di non assumere più eroina. Le sue condizioni fisiche non sono del tutto positive: sembra che Christiane sia affetta da una forma cronica di epatite, dovuta naturalmente ai suoi trascorsi da tossicodipendente, a causa della quale è stata anche ricoverata per lungo tempo in clinica e che accusi una serie di malesseri fisici che la costringono a controlli continui. Quanto alle droghe, dichiara di fare uso raro solo di droghe leggere e soprattutto di psicofarmaci.

Pur dichiarando di avere ancora contatti con gli amici del giro della droga (che adesso si è spostato a Kottbusser Tor), Christiane ribadisce che la scelta di allontanarsi dall’eroina sarebbe stata determinata dalla nascita di suo figlio e dalla necessità di occuparsi di lui.

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Tuttavia, a contraddire le sue dichiarazioni, è apparsa su un tabloid berlinese la notizia secondo cui le autorità berlinesi le avrebbero sottratto la custodia del figlio a causa di una sua ricaduta nella tossicodipendenza. Christiane avrebbe provato a trasferirsi per un periodo con il figlio e il suo nuovo compagno a vivere in Olanda, dove avrebbe condotto una vita da tossicomane. Al ritorno in Germania le è stata sottratta la custodia di Jan Niklas.

Nel 2013 Christiane F. ha pubblicato, con la collaborazione della giornalista Sonja Vukovic, il suo secondo libro, dal titolo Mein zweites Leben (La mia seconda vita) che narra il seguito della sua storia[18]. Il libro è stato presentato alla fiera del libro di Francoforte e ha riportato Christiane alla ribalta dei rotocalchi internazionali, facendole concedere anche una grande quantità di interviste. L’edizione italiana, curata dalla Rizzoli, è stata pubblicata il 26 febbraio 2014.

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Il libro, che non segue uno schema rigidamente cronologico, è in sostanza il racconto della vita di Christiane dagli anni ’80 fino ad oggi. Ne emerge il ritratto di una donna – che adesso vive a Berlino, ma che si trova spesso a cambiare abitazione – che ha viaggiato molto tra la Germania, la Svizzera, gli U.S.A, la Grecia, l’Olanda e che nel corso delle sue peregrinazione non è mai stata veramente distante dal mondo delle droghe e da amicizie particolarmente “alternative”.

Tuttavia, l’elemento essenziale del racconto autobiografico è rappresentato dal forte legame con il figlio. Nonostante Christiane abbia perso la potestà genitoriale, infatti, le è concesso di incontrarlo ogni settimana, e mostra di avere con lui un rapporto molto solido e dolce, al contrario dei rapporti con il resto della sua famiglia ormai del tutto assenti. Le notizie più preoccupanti invece riguardano la stato di salute di Christiane che è affetta da una serie di malattie, complicazioni dovute al suo stile di vita e al suo passato. Pur non facendo più uso di eroina, continua infatti a fare uso di metadone, di tranquillanti, di droghe leggere e di sostanze alcoliche.

E gli altri …. ?

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Detief R.

Nato il 18 maggio 1960 è il fidanzato di Christiane negli anni raccontati dal libro. Come la sua ragazza, era tossicodipendente e dedito alla prostituzione.  Detlef si sarebbe disintossicato dall’eroina dal 1980, dopo aver eseguito un trattamento in Svezia. 

Dalle ultime notizie che abbiamo trovato si evince che fino al 1995 viveva con la sua compagna a Berlino, lavorando come autista di autobus e svolgendo attività di volontariato.

Babsi

Il nome completo di Babsi era Babette Döge (Berlino, 1963 – 19 luglio 1977). Venne ricoverata per disintossicarsi a Tubinga e a Berlino a causa del fegato colpito dall’epatite e dalla dipendenza dall’eroina. La sua storia divenne famosa per essere stata la più giovane vittima per droga del mondo occidentale. Christiane aveva l’abitudine di comprare spesso il quotidiano Berliner Zeitung per leggere di eventuali morti di overdose, da quando il suo primo ragazzo, di nome Atze, era stato trovato morto con ancora la siringa nel braccio. Quando lesse della morte di Babsi, Christiane ne restò profondamente sconvolta. Babsi fu trovata morta in Brotteroder Straße nel quartiere di Marienfelde in casa di un conoscente che frequentava il giro della droga e della prostituzione, stroncata da un’overdose. Aveva appena 14 anni.

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Stella

Anche l’amica di Christiane Stella, il cui vero nome era Catherine Schabeck (1962 – maggio 2004), sopravvisse alla tossicodipendenza narrata nel libro.

Nel luglio 1977 viene arrestata e condannata ad una pena detentiva. Nel carcere dove viene condannata ha anche avuto modo di conoscere alcune militanti della RAF. Anche dalle ultime notizie che si danno di lei nel libro, risulta che Stella si trovi in prigione. Due curiosità: nel film del 1981 ispirato al libro di Christiane, Stella recita nel ruolo di una delle ragazzine che gravitano intorno al Sound , secondo alcuni, inoltre, Stella è la ragazza che appare di spalle nella copertina della versione tedesca del libro.

Stella fa una breve comparsa nello speciale di Radio Bremen del 1983 dedicato a Christiane ed è presente nello speciale dello Spiegel del 1995. Nelle interviste del 1995 appare completamente distrutta e in preda ad una fase avanzata di alcolismo. Secondo alcune testimonianze, ha fatto uso di altre sostanze stupefacenti, soprattutto di cocaina. Stando alle notizie del documentario, viveva con una pensione sociale.

Kessi 

Suzanne Kuhn (1962), compagna di gymnasium di Christiane. Già matura in epoca puberale, da ingannare sull’età il personale della discoteca Sound, aveva iniziato con Christiane l’uso di droghe leggere. Provvidenzialmente scoperta da sua madre in una delle loro sortite notturne, stando al racconto di Christiane, le fu limitata la propria libertà di movimento e di frequentazioni, al punto da poter conseguire normalmente il Diploma. Appare nel reportage del 1995 su Christiane.

Atze 

Andreas Wiczoreck, (1960-1977) primo fidanzato di Christiane, conosciuto al Sound. Eroinomane, conviveva con la sua fidanzata infermiera Simone. È il primo a suicidarsi per overdose narrato nel libro ed è l’unico citato con il cognome per intero.

Axel 

Il migliore amico di Detlef, morì nel 1977, nell’appartamento che gli aveva comprato la madre e dove viveva anche Detlef. Fu trovato morto nel suo letto da Detlef, con la siringa ancora nel braccio. Dopo la sua morte, la madre decise di vendere l’appartamento e Detlef, rimasto senza un posto dove dormire, accettò l’invito di un suo cliente. A0901

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2 Risposte a “La storia della vera CHRISTIANE F. – COSA FA e COME E’ oggi 40 anni dopo”

  1. Ho riletto il libro dopi quasi quarant’anni. Un solo commento:” pensi che la droga ti renda libero ma diventi schiavo anche della prostituzione, dei giri di spaccio, della tua pochezza… Mi dispiace Christianne hai ucciso te stessa per tutta una vita ed ora distruggi anche tuo figlio.
    Speravo tu ce l’avessi fatta.

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