Torino
Campionato di Serie A 1975 / 1976 – Torino
Il Campionato di Serie A 1975-76 fu il settantaquattresimo campionato di calcio italiano, il quarantaquattresimo giocato a girone unico.
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Sopraffatta nel corso degli ultimi vent’anni dal potere delle due squadre milanesi, la città di Torino ritornò improvvisamente sotto i riflettori del calcio: il presidente del Torino Orfeo Pianelli optò per un concreto salto di qualità e, dopo anni di purgatorio, una squadra che con l’incredibile tragedia di Superga aveva perso tutto, ritornò altamente competitiva.
I derby torinesi tornarono, come non mai, equilibrati e appassionanti, divisero l’Italia intera e furono soprattutto decisivi per l’assegnazione dello scudetto. Nel 1976, a ben ventisette anni dall’ultimo titolo, vinsero i granata, esplosi grazie all’intesa eccezionale tra gli attaccanti Paolo Pulici (capocannoniere con 21 gol) e Francesco “Ciccio” Graziani (secondo, sempre nella classifica cannonieri, con 15 gol) e grazie all’estro di Claudio Sala, oltre che all’allenatore Luigi Radice, proveniente da Cagliari.
Il campionato iniziò il 5 ottobre: anche in quell’anno vi era una squadra all’esordio, il Perugia, mentre il Como aveva festeggiato il ritorno in Serie A dopo ventidue anni. Iniziarono bene Juventus e Napoli, le due squadre che si erano contese lo scudetto l’anno prima. Verso la decima giornata il Napoli mollò la presa e spianò la strada al Torino che, nonostante un avvio incerto (3 punti nelle prime 3 gare, con la sconfitta a Bologna all’esordio) guadagnò terreno. Alla fine fu la Juve ad arrivare prima alla fine del girone d’andata, con tre punti di vantaggio sul Toro, che diventarono 5 alla diciannovesima giornata, il 29 febbraio.
La capolista, ad un certo punto, si bloccò e perse tre partite di fila, prima a Cesena, poi nel derby giocato in casa, quando l’1-2 finale viene tramutato in 0-2 dal Giudice Sportivo perché un petardo aveva colpito il portiere granata Castellini; infine, la terza sconfitta di fila, il 4 aprile contro l’Inter, significò secondo posto per i bianconeri. Il Torino passò in testa e arrivò all’ultima giornata, il 16 maggio, con un solo punto di vantaggio sui “cugini”. Il pareggio interno contro il Cesena sarebbe potuto costare caro ai granata, ma la Juve perse a Perugia e non riuscì ad approfittarne. Per il Torino fu scudetto in un Comunale in delirio; ma anche per il Cesena, al terzo campionato in Serie A, ci sarà una meravigliosa sorpresa quando il Napoli vincerà la Coppa Italia liberando un posto ai romagnoli per una storica partecipazione alla Coppa UEFA.
Nel corso della stagione crollò inesorabilmente la Lazio, costretta a far fronte ai malumori di un Chinaglia attratto da un’offerta proveniente dagli Stati Uniti. La squadra biancoceleste si salvò solamente grazie alla differenza reti: ne fece spese l’Ascoli. Niente da fare per il Como, mentre la favola del Cagliari, che nel 1969-70 festeggiava la scudetto e ora piombava in B, era al capolinea. Si salvano invece le neopromosse Verona e Perugia, quest’ultima, al debutto in A, anche in buona posizione di classifica.
Classifica finale
Verdetti
- Torino Campione d’Italia 1975-1976 e qualificato in Coppa dei Campioni 1976-1977.
- Napoli vincente della Coppa Italia 1975-1976 e qualificato in Coppa delle Coppe 1976-1977.
- Juventus, Milan, Inter e Cesena qualificate in Coppa UEFA 1976-1977.
- Fiorentina qualificata in Coppa Mitropa 1976-1977.
- Ascoli, Como e Cagliari retrocessi in Serie B 1976-1977.
- La classifica dei cannonieri è vinta da P.Pulici (Torino) con 21 reti. ( 3gen18 )
La serie B è vinta dal Genoa seguita in serie A anche dal Catanzaro e Foggia.
Le vincitrice dei rispettivi gironi di C sonoil Monza, il Rimini e il Lecce.
Testo tratto e modificato:http://it.wikipedia.org/wiki/Serie_A_1975-1976
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