Campionato di calcio 1969 / 1970
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Il Campionato di Serie A 1969-70 fu il sessantottesimo campionato di calcio italiano, il trentottesimo giocato a girone unico.
Fu il campionato dell’incredibile trionfo del Cagliari che, a soli sei anni dall’approdo in Serie A, portò per la prima volta dopo decenni lo scudetto lontano dal Nord Italia, una tradizione che solo la Roma aveva spezzato nel 1942. Fu uno scudetto che secondo molti ha significati particolari, visto che approdò in Sardegna, un’isola lontana, creduta superficialmente da molti “patria di pastori e banditi” (così spiegò anni dopo l’ala Gigi Riva, uno dei principali artefici della vittoria), e che invece proprio in questi anni sbocciò, diventando ambita meta turistica: il Cagliari indiavolato (come lo definì Nereo Rocco in un’intervista) fu uno dei simboli del risveglio di questa parte d’Italia
Il trio Luigi Riva, Angelo Domenghini e Nenè divenne mito. Questo scudetto è ricordato anche per un nuovo record: durante il campionato la squadra sarda limitò i gol subiti a 11, un’impresa ancora oggi ineguagliata.
Il campionato iniziò il 14 settembre 1969; partirono bene i campioni uscenti della Fiorentina, sorpassati alla quinta giornata dal Cagliari dopo la sconfitta interna contro gli stessi rossoblù. Era il 12 ottobre e la squadra sarda, guidata dall’allenatore friulano Manlio Scopigno, iniziò la sua fuga, ottenendo subito buoni risultati: un mese dopo, i punti di vantaggio su Fiorentina e Inter furono quattro. Nel corso di dicembre, Scopigno venne squalificato per cinque mesi per aver insultato un guardalinee e tra le inseguitrici si aggiunse la temibile Juventus, in ripresa dopo una partenza stentata: comunque, i rossoblù ressero e il 28 dicembre furono campioni d’inverno con un turno d’anticipo.
Nel girone di ritorno la Juve si fece sotto; il 15 febbraio stese il Lanerossi Vicenza mentre il Cagliari, punito nel finale dall’ex Boninsegna, perse contro l’Inter. I sardi poterono vantare solamente un punto di vantaggio che la settimana dopo, quando la Juve pareggiò proprio contro l’Inter, diventarono due. Il Cagliari riuscì eroicamente a mantenere le distanze fino allo scontro diretto del 15 marzo, allo stadio Comunale di Torino, che terminò 2-2. La settimana successiva la Juventus cadde a Firenze, mollò la presa e si lasciò superare al secondo posto dall’Inter, mentre il lanciatissimo Cagliari chiuse il torneo in trionfo: il 12 aprile spedì in B il Bari e l’Amsicora e tutta l’isola poterono festeggiare lo storico scudetto con due settimane d’anticipo. Le 21 reti di Riva valsero all’attaccante il titolo di capocannoniere e la convocazione a Mexico ’70, assieme ad altri cinque giocatori della squadra rossoblù: Albertosi, Gori, Niccolai, Domenghini e Cera.
Scesero in Serie B, assieme al Bari, il Palermo e il Brescia. Per pugliesi e lombardi la permanenza in massima serie era durata appena un anno. Salvezze tranquille per Sampdoria e Verona, nettamente superiori alle loro rivali nella lotta per non retrocedere.
Campionato di Calcio 1969 / 70 – Classifica finale
Verdetti
- Cagliari Campione d’Italia 1969-1970 e qualificato in Coppa dei Campioni 1970-1971.
- Bologna vincente della Coppa Italia 1969-1970 e qualificato in Coppa delle Coppe 1970-1971. A1500
- Inter, Juventus, Fiorentina e Lazio qualificate in Coppa delle Fiere 1970-1971.
- Torino e Lanerossi qualificate in Coppa Mitropa 1970-1971.
- Brescia, Palermo e Bari retrocesse in Serie B 1970-1971.
- La classifica cannonieri è vinta da Gigi Riva (Cagliari) con 21 reti.
Classifica dei marcatori
In serie B è il Varese a vincere il campionato. In serie A salgono anche il Foggia e il Catania.
In serie C vincono il Novara, Massese e Casertana.
Testo tratto e modificato: http://it.wikipedia.org/wiki/Serie_A_1969-1970
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