BRIONVEGA – Un marchio Un Mito – (Anni 60/70/80)

Brionvega

Brionvega televisione algol 11

Brionvega

La Brionvega è un’azienda italiana specializzata nei settori dell’elettronica di consumo e della telefonia cellulare.

Storia

L’azienda venne fondata nel 1945 a Milano da Giuseppe Brion e l’ing. Leone Pajetta con la denominazioneB.P.M. (Brion Pajetta Milano), e iniziò l’attività producendo componenti elettronici.

Nel 1950, la società cambiò ragione sociale in Vega B.P Radio, e si specializzò nella produzione diapparecchi radiofonici. Con lo sviluppo della televisione in Italia, alla fine degli anni cinquanta, l’impresa si specializzò nella produzione dei televisori, e mutò nuovamente denominazione in Radio Vega Television.

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Con l’uscita dalla società del Pajetta, nel 1963, l’azienda assunse la denominazione definitiva Brionvega.

Avvalendosi di designer di fama mondiale, come Hannes Wettstein, Sergio Asti, Mario Bellini, Richard Sapper,Marco Zanuso, i fratelli Castiglioni, Ettore Sottsass e Rodolfo Bonetto, ha prodotto modelli di apparecchi radio e televisori di successo ed esempi di design industriale italiano, plurivincitori dei più prestigiosi premi internazionali ed esposti in innumerevoli musei in tutto il mondo.

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Tra i prodotti più famosi di Brionvega, si ricordano la radio TS502 (comunemente nota come “Cubo”), la quale aveva la coppia di pannelli di comando, in zama pressofusa, il televisore portatile Algol, avente nella prima versione un tuboCRT monocromatico da 11 pollici e successivamente sostituito con uno a colori di dimensioni maggiori, il guscio in plastica ABS era disponibile nei colori bianco, nero, giallo e rosso, per ultimo, il radiofonografo RR126, ideato dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni.

Quando arriva il boom economico e negli anni ’60 la domanda di apparecchi televisivi aumenta a dismisura, consacrando il televisore a punto imprescindibile di ogni salotto la televisione diventa per Brionvega non solo oggetto di culto tecnologico, ma vero e proprio pezzo di arredo.

Sono i designer Marco Zanuso e Richard Sapper a realizzare i pezzi storici del catalogo Brionvega: il TV DONEY 14” (Zanuso-Sapper, 1962), dall’originale forma a dado arrotondato, primo televisore portatile a transistor prodotto in Europa, insignito nel 1962 del prestigioso premio “Compasso d’Oro”.

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Poi il TV ALGOL 11” (Zanuso-Sapper, 1964), caratterizzato dallo schermo inclinato (Zanuso proprio per questo lo paragonerà ad un cagnolino che guarda in su il suo padrone) e dalla maniglia in metallo estraibile, presto esposto nei più famosi musei internazionali, quali il MOMA (Museum of Modern Art) di New York.

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E ancora la radio TS 502 (Zanuso-Sapper, 1964), con il suo “guscio” costituito da due scocche cubiche, a spigoli arrotondati, incernierate in modo da aprire e chiudere l’apparecchio.

Già solo questi tre pezzi fanno entrare Brionvega nell’Olimpo del design, ma non è certo finita, tanti altri pezzi storici costituiscono oggetti di assoluto riguardo.

Non dimentichiamo infatti anche il televisore SIRIUS (Zanuso, 1964), utilizzato come monitor alla RAI nel 1966, il TV DONEY 12” (Zanuso-Sapper, 1967), evoluzione del Doney 14”, ed il TV BLACK ST 201 (Zanuso-Sapper, 1969), uno dei primi televisori di piccole dimensioni concepiti più come pezzi di arredo che come semplici portatili.

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I fratelli Castiglioni firmano poi il radiofonografo stereofonico RR 126 (1966), dalla forma antropomorfa, da comporre in tre configurazioni diverse, uno dei pezzi più ricercati dai collezionisti di modernariato.

Negli anni ’70 inizia la collaborazione con Mario Bellini che realizza altri capolavori assoluti, come il TV ASTER (1970), il MONITOR 15” (1978), lo SPOT 15” (1978), che introduceva la prima funzione di sintonia automatica a 100 canali e il TV ALTA FEDELTA’ 26” (1979), che continuava la tradizione Brionvega di unire grande design a tecnologia assoluta, con prestazioni in questo caso di alta fedeltà non solo per l’immagine ma soprattutto per il suono.

Arrivano gli anni ’80 e in Italia nasce il gruppo Memphis, continua l’uso di materiali plastici dai colori sgargianti e Brionvega si affida questa volta al grande Ettore Sottsass, ideatore della serie limitata di televisori MEMPHIS realizzati in omaggio ovviamente all’omonimo gruppo.

Brionvega è già mito: inizia la riedizione di modelli storici da parte degli stessi designer che li hanno creati: Zanuso ridisegna il TV ALGOL 11” (1989) nelle varianti bianco e blu ora completo di telecomando, Bellini progetta il TV LED 20” (1980), derivato dal modello SPOT.

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E’ la volta di Lucci e Orlandini, due designer allievi di Zanuso che progettano il CORO PANSOUND (1983) ed il SINTESI (1988), dal particolare sistema di casse orientabili e componibili in punti diversi dell’ambiente, per ottimizzare al massimo l’acustica. Ancora una volta Brionvega rimane sinomico di HI-Tech e Design.

Bellini disegna per Brionvega anche negli anni ’90 e sforna altri capolavori come il TV BEST 15” (1990), dal particolarissimo involucro triangolare posteriore, il QUADRO 25” (1992), precursore del flat-square screen che oggi ben conosciamo e lo stupendo GLASS CUBE (1992), un cubo in cristallo trasparente e riflettente, un pezzo di arredo semplicemente incredibile che diventa anche televisore una volta acceso.

            

Brionvega oggi

La famiglia Brion rimane proprietaria dell’azienda fino al 1992, quando viene acquisita dalla Sèleco, altra storica produttrice italiana di televisori, e la Brionvega ha seguito le sorti disastrose della stessa quando nel 1997 ha dichiarato fallimento, per poi passare ad una nuova proprietà.

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Brionvega è oggi in mano a due diverse aziende che hanno comprato i diritti d’uso dello storico marchio per quanto riguarda il ramo audio e quello video.

Dal 2004 SIM2 Multimedia ha acquisito il ramo d’azienda Brionvega dedicato alla produzione audio e relativa licenza di utilizzo del marchio, per realizzare e distribuire nuovi prodotti o riedizioni dei prodotti storici del brand.

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Dal 2006, l’azienda Onda Communication ha rilevato il brand per l’uso nel campo telematico, e ha iniziato a distribuire i primi modelli di cellulari e modem UMTS.

Nell’agosto 2006, il brand Brionvega è stato acquisito dalla Super//Fluo nel suo ramo dedicato alla produzione di televisori, che però nel 2009 ha subito uno stop dovuto al fallimento della stessa, ponendo ad oggi fine alla produzione di tv a marchio Brionvega.

Sim2 Multimedia, che attraverso la B.V. controlla la Brionvega per i prodotti audio, ha acquisito nel febbraio 2010 il settore tv dello storico marchio italiano. In questo modo si presume la continuazione anche di questo settore tradizionale per il marchio. A0631

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2 Risposte a “BRIONVEGA – Un marchio Un Mito – (Anni 60/70/80)”

  1. Ho una radio CUBO, che una volta era di mia madre. Poi l’hanno passata a me. E’ un bel pezzo di modernariato. Mi ricordo che con essa ascoltavamo il giornale radio quando eravamo al mare.

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