Ape Piaggio
Ape Piaggio nella storia – Clicca Sopra
Il Piaggio Ape è un veicolo a tre ruote prodotto dalla Piaggio fin dal 1948. È un vero e proprio simbolo italiano unico al mondo.
Ape Piaggio – Storia
Nacque nel 1948, in un’Italia ancora stremata dalla guerra. La carenza di mezzi di trasporto era evidente, ma molti non potevano permettersi l’acquisto di un mezzo a quattro ruote.
Alla Piaggio venne l’idea di costruire un veicolo commerciale su tre ruote: un motofurgone derivato da uno scooter. Il primo modello fu costruito a partire dalla Vespa.
Le prime due serie erano quasi una Vespa a due ruote attaccata ad un rimorchio. In alcuni prospetti di vendita e in taluni mercati venne infatti pubblicizzato come VespaCar o TriVespa. Costava 170.000 lire.
Oggi l’Ape è costruito anche in India su licenza.
Uno dei suoi utilizzi più caratteristici, nella versione “Ape Calessino”, è quello di risciò motorizzato o di Tuk-tuk, mezzi di trasporto pubblico ormai desueti in Italia, ma ancora molto diffusi nel sud est asiatico.
Con due Ape TM a miscela, nel 1998, gli “Apenauti” (www.apenauti.com), l’architetto Giorgio Martino (esploratore) e il geografo Paolo Brovelli, due esploratori italiani, progettarono e portarono a termine la traversata di tutto il continente euroasiatico, da Lisbona a Pechino: 25.001 km attraverso 19 stati in 212 giorni di viaggio.
Serie Europee
- 1948-1952 – Ape A: simile a una Vespa con cassone, motore di 125 cm³, cassone in legno, mozzo della ruota anteriore a sinistra del parafango e cambio a bacchetta.
- 1952-1956 – Ape B: molto simile all’ape A, da cui differisce per il motore di 150 cm³, per il cassone in lamiera stampata, per il mozzo ruota anteriore a destra e per il cambio a fili.
- 1956-1967 – Ape C: motore sempre di 150 cm³ ma profondamente rinnovata per tutto il resto. È la prima Ape a esser dotata di cabina chiusa e portiere (inizialmente previste come optional, ma divenute standard in pochi anni). Il motore funziona con miscela al 5% di olio e trova posto in cabina, sotto il sedile del guidatore. L’avviamento è manuale, ma può essere richiesto come optional il motorino di avviamento elettrico.
- 1969 – Ape 50: motore di 50 cm³, fanale anteriore rettangolare, 33 chilometri con un litro di carburante. primo ciclomotore di questa categoria.
- 1967-1974 – Ape D: motore di 175 cm³, fanale anteriore rettangolare posto sullo scudo anziché sul parafango. Introduzione del sistema di aspirazione a valvola rotante, che consente di utilizzare miscela al solo 2% di olio. Viene introdotto anche un sistema di riscaldamento per l’abitacolo.
- 1965-1973 – Ape E: con motore di 150 cm³ e caratteristiche simili alla D.
- 1968-1978 – Ape MP: la sigla MP sta per “motore posteriore”, infatti per la prima volta il motore viene spostato dalla cabina e portato posteriormente sotto il cassone, per ridurre le vibrazioni in cabina e migliorare il comfort del guidatore.
- 1970-1978 – Ape E/400R: con motore di 175 cm³ e nuovi particolari (scritta “Piaggio Ape 400R”).
- 1979-1981 – Ape P: con motore di 175 cm³ e particolari vari.
- 1981-1993 – Ape 500: con motore di 175 cm³ e nuovo frontale con doppi fari sui lati.
- 1994- 1999 – Ape Web e Ape Cross: prendono le loro caratteristiche dall’Ape Pianale (corto e lungo) con motore di 49,8 cm³ e gruppi ottici ridisegnati e roll-bar e gruppi ottici posteriori.
- 1983-in produzione – Ape TM: con motori benzina di 218 cm³ e Diesel di 422 cm³ con ruote visibili.
- 1996-in produzione – Ape 50: con motore di 49,8 cm³ e frontale completamente ridisegnato con fari incorporati nei fanalini.
- 1996-in produzione – Ape Furgone 50: è un Ape 50 con cassone chiuso.
- 2000-in produzione – Ape Cross Country 50: restyling con look sportivo e aggressivo del precedente Ape 50.
Versioni
- Dal 1956 al 1981 motocarro con pianale fisso o ribaltabile, pianale senza cabina, furgone e calessino.
- Dal 1981 al 1993 motocarro con pianale e furgone.
- Dal 1993 (solo su Ape 50 e TM) pianale e furgone.
- Dal 1993 al 2005 venne prodotta l’Ape Poker, la versione quattro ruote dell’Ape TM con i suoi stessi motori.
Una versione speciale chiamata Pentarò venne prodotta dal 1960 al 1968 ed era una versione cabinata a nudo in funzione di trattore stradale (mototrattore secondo il Codice della strada italiano) e cui era agganciato un piccolo semirimorchio trasformandola di fatto in un motoarticolato a 5 ruote.
Dal 1948 alla fine degli anni settanta, e nel 2007 con una serie limitata, è stato commercializzato l’Ape Calepino. A1516
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Mi piacerebbe tanto che i motoarticolati tornassero in voga perché lo scopo ultimo di questo veicolo dovrebbe essere quello di poter avere un carico utile (portata) superiore a qualsiasi autocarro da 3,5 tonnellate di massa a pieno carico!
In sostanza avere un mezzo si più lento e per trasporto a corto raggio, ma più capace.